In questi giorni si parla molto di abusivismo . Hanno suscitato scalpore le parole del candidato pentastellato alla Regione Sicilia Cancelleri e ha destato l’opinione pubblica la visione dei morti di Casamicciola, facendo tornare a parlare di edifici abusivi ( anche se derubricare tutto ad abusivismo in questo caso è quantomeno precipitoso ) . Il dibattito esce dalle trame locali e si insinua a livello nazionale, e una regione come la nostra Sicilia ed il Mezzoggiorno in generale salgono al centro dell’attenzione mediatica .
Sicilia, terra di sole, di mare, ma che regala anche altre sorprese, dibattiti accesi e discussioni di fine estate, con annesse accuse politiche . Ci ritroviamo, come direbbe Gabbani, tra le granite e le granate . Accade che un Sindaco di una cittadina della Sicilia venga sfiduciato dal Consiglio Comunale dopo essersi esposto in prima persona facendo demolire le palazzine abusive che da tempo nessuno aveva avuto il coraggio di toccare . Invece un altro Sindaco di un altro paese in provincia di Palermo preferirebbe non demolire tutte le case abusive per tutelare chi avrebbe bisogno .Il primo è il Sindaco di Licata Angelo Cambiano, Comune facente parte del libero consorzio di Agrigento . Cambiano è stato sfiduciato tra gli altri dagli esponenti Ncd e sostenuto da uno sparuto gruppo di consiglieri delle sue liste civiche e del Pd . Proprio Alfano in persona era venuto a Licata a dire che no, questo Sindaco non lo avrebbero lasciato da solo in questa battaglia . L’altro è Patrizio Cinque, Sindaco a Cinque Stelle di Bagheria, che ha scelto una linea opposta . Alcune case abusive di Bagheria sarebbe meglio non demolirle perché ci sono persone che hanno bisogno, i cosidetti “ abusivi di necessità ” come li chiama il suo portavoce Cancelleri . Sono cittadini poveri che “ non avevano soldi e la casa se la sono fatta ad arte ” secondo Cancelleri . A questi a quanto pare anche secondo Cinque non bisogna demolire la casa . In caso di vittoria alle Regionali del M5S, il movimento sarà evidentemente morbido sulla questione . Cambiano recentemente dopo la sfiducia ha rilasciato diverse dichiarazioni, tra cui alcune proprio sulle parole del candidato 5 stelle alle Regionali
“ Sono solo slogan per avere i voti degli abusivi ” dice . L’ex Sindaco di Licata non crede agli abusi di necessità . Insomma è come sull’esistenza di Babbo Natale, c’è chi ci crede e chi no .
A scatenare una polemica con Patrizio Cinque è Angelo Bonelli, leader nazionale dei Verdi, il partito degli ambientalisti, che in un comunicato del 12 Agosto scorso sostiene che “ A Bagheria va in scena la furba ed incredibile sanatoria e blocca demolizioni del sindaco M5S, quel sindaco portato ad esempio dal candidato alla presidenza della regione Sicilia Cancellieri e da Luigi Di Maio ” . Bonelli si riferisce al regolamento approvato dal Consiglio Comunale di Bagheria “ su proposta del sindaco di Bagheria, Patrizio Cinque fatta con delibera di giunta ” che “ prevede la concessione del diritto di abitazione a chi ha commesso l’abuso o per i suoi famigliari ”.
La replica del Primo Cittadino di Bagheria non si fa attendere con un post ed una foto sul suo profilo facebook in cui si vede Bonelli con il Presidente della Regione Campania De Luca . Cinque scrive, riferendosi a Bonelli “ dovrà spiegarci perché ai tempi delle elezioni regionali in Campania sedeva accanto a De Luca che ha partorito una legge condono pro-abusivi che sana oltre 70.000 immobili a giugno 2017, la stessa legge che Borrelli, consigliere regionale dei verdi in assemblea campana, ha approvato votando in linea con De Luca ” . E’ vero infatti che Bonelli e i Verdi hanno partecipato alle Elezioni Regionali Campane in cui è stato eletto il governatore De Luca con la lista “ Davvero Verdi ”, collegata alla candidatura di De Luca . E’ anche vero però anche che questa Legge è stata votata da un consigliere dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli .
La stessa legge è citata da Bonelli nell’articolo di cui abbiamo detto . Bonelli scriveva sostenendo che i Verdi avevano “ presentato ricorso al governo che meritoriamente l’ha impugnata perché il presidente De Luca voleva bloccare le procedure di demolizioni introducendo l’abuso di necessità ” .. Cinque sostiene che il regolamento vuole conciliare la lotta all’abusivismo con il diritto all’abitazione e definisce Bonelli con alcuni epiteti che preferiamo evitare di riportare. Poi spiega di aver segnalato e fatto demolire “ un immobile di 700 mq appartenente ad un boss attualmente in attività e di aver segnalato e avviato il procedimento di revoca di una concessione falsa data alla famiglia numero 2 della mafia siciliana che adesso” vorrebbe fargli la pelle .
In un successivo post sul blog dei Verdi Bonelli risponde chiarendo non solo questa questione, ma rincarando la dose e tirando fuori le inchieste delle Iene che hanno svelato che proprio il Sindaco risiederebbe in una casa abusiva, su cui è in sospeso la valutazione di una sanatoria . Quindi la domanda che sorge è : lo stesso Sindaco potrebbe beneficiare del provvedimento ? Bonelli chiede al Sindaco infine di dare spiegazioni . Il M5S viene messo allo stesso piano di centrodestra e centrosinistra che hanno sostenuto sanatorie e condoni in passato e appunto il regolamento di Bagheria viene definito una sanatoria mascherata .
In un suo articolo su Huffington Post del 17 Agosto scorso Bonelli ancora attacca l’intero M5S, citando tra i tanti Cancelleri e Di Maio, criticando chi parla di questa categoria di abusivi . Per Bonelli l’abuso di necessità non esiste, perché “ Oggi chi edifica abusivamente paga non meno di 80 mila euro per realizzare uno scavo e la struttura grezza in cemento con le tamponature esterne per una superficie di 100 mq ” .
Ma cosa dice nello specifico questo regolamento ? Il Regolamento non introduce in realtà nulla di nuovo, ma disciplina ( come dice la stessa nota politica del Sindaco Cinque in risposta a Bonelli ) un principio che già esiste ed è sancito dalla Legge Regionale 17 del 1994, che istituisce con l’articolo 4 il “ diritto di abitazione ” su una casa costruita abusivamente nel caso in cui sia prima abitazione e residenza abituale dell’autore dell’abuso, e che non si abbiano altre abitazioni, ai fini di soddisfare le necessità di edilizia residenziale del Comune e da ai Sindaci la possibilità di fruire di queste azioni come alternativa alla demolizione una volta che il manufatto abusivo sarà diventato parte del patrimonio comunale . Con questo regolamento proposto dal Sindaco Cinque ed approvato dal Consiglio Comunale nel Giugno 2017, Cinque non fa altro che “ applicare ” una norma già esistente e “ disciplinare ” le forme in cui il Comune di Bagheria userà il bene dopo l’acquisizione . Il Regolamento suddivide tra edifici abusivi destinati a uso non abitativo, e quelli invece ad esso destinati . In entrambi i casi si può decidere di mantenere e non demolire l’area solo a fini di rilevanza pubblica . Nel caso in cui siano desinati a uso abitativo sarà per soddisfare le necessità dell’edilizia residenziale pubblica, nel caso di uso non abitativo, per destinarli a servizi di interesse generale e pubblico, o per esigenze di strutture a fini religiosi, assistenziali, sanitari, sociali, culturali e simili… Per la destinazione ad uso abitativo il Comune, secondo il regolamento, potrà vendere o dare in locazione con pagamento di un canone annuo il plesso abusivo all’autore dell’abuso e ai suoi familiari in linea retta che già vi vivono, oppure vendere all’asta anche a terzi . Anche se non si può parlare di sanatoria in termini strettamente giuridici, questa è una soluzione alternativa alla demolizione di un immobile abusivo per venire incontro ai cosidetti “ abusivi per necessità ”, sempre che possa essere definita l’esistenza di una specifica categoria . La Legge Regionale sancisce comunque dei limiti alla destinazione ad uso abitativo , che non deve contrastare con le finalità degli strumenti urbanistici e non deve essere concessa se l’edificio si trova in zona su cui pendono vincoli di inedificabilità assoluta . Invece deve dare il nulla osta l’autorità competente che gestisce il vincolo in caso di vincoli a tutela di beni culturali ed ambientali . In una direzione simile alla Legge Regionale 17/94 sembra andare il provvedimento approvato dalla Regione Campania che Cinque definisce un condono . Non è ben chiaro perché allora lasci questa dichiarazione .
Ma è giusto che un bene costruito abusivamente, anche se si tratta di prima e unica abitazione, non venga più demolito per venire incontro alle necessità di quello che viene stabilito come “ diritto all’abitazione ” ? Bisogna tollerare l’illegalità per non essere “ boia dei cittadini ” secondo le parole del Sindaco di Bagheria, o essere intransigenti con chi compie un abuso, come suggerisce l’esempio di Angelo Cambiano ?
Ai lettori che con molta pazienza hanno seguito questa ricostruzione, lascio la risposta .
P.S. E’ interessante leggere anche le dichiarazioni recenti di Cantone del dopo-Ischia per farsi un’idea .
Sembra che l’Autorità Anticorruzione vada nella direzione del Regolamento di Cinque, perché parla della possibilità di non abbattere tutto, ma di predisporre un “ piano straordinario ” che permetta di stabilire quali edifici abbattere e su quali invece permettere l’acquisizione al patrimonio o per quelli più modesti il riacquisto da parte dei costruttori .