Ci risiamo! Si riparla di Santoro…Il suo programma è stato sospeso per 10 giorni, anche se stasera, non si capisce bene perché, andrà in onda. Allora tutti uniti per difendere “l’informazione pubblica”, giustissimo! Perché noi paghiamo un canone e abbiamo il diritto di usufruire di tutti i servizi che offre (rido), compresi quelli che possono risultare scomodi ad una certa categoria di persone che per ora, purtroppo, ci governa. In una democrazia che si rispetti, la libertà di parola è fondamentale e bisogna lottare con tutte le nostre forze per non perderla mai.
Ma io, stavolta, non lotterò! Michele Santoro, filosofo, giornalista, europarlamentare dimissionario di Uniti nell’ Ulivo, ma soprattutto conduttore di un programma che si proclama portavoce dei disagi della gente comune, in occasione dell’alluvione di Giampilieri, è stato totalmente ASSENTE, anzi, peggio. Ha mandato sul posto il suo inviato Luca Rosini che, per giorni e giorni, si è speso a intervistare, documentare, contattare persone del luogo, riprendere,fotografare ecc.ecc. promettendo collegamenti di qua, collegamenti di là, ma senza realizzare mai nulla di concreto.
La pretesa da parte della redazione era quella di toccare due argomenti: quella dell’abusivismo a Messina e quella di alimentare ad ogni costo la polemica sulla costruzione del Ponte sullo Stretto. E’ evidente come, in quel frangente, questi due temi fossero totalmente estranei alla popolazione di Giampilieri, già abbondantemente ferita dalle folli affermazioni di Bertolaso prima, della Prestigiacomo poi e di tanti giornalisti che hanno sposato volentieri la causa del “siete abusivi, vi meritate quello che vi è successo” (vedi articolo di Felice Cavallaro sul Corriere della sera del 6 Ottobre 2009).
Il nostro dramma aveva tutt’altro taglio, quindi non risultava interessante, non faceva “audience”. In quei giorni c’erano temi ben più importanti di cui parlare: la mafia , la bocciatura del lodo Alfano, i processi di Berlusconi, la crisi dei lavoratori, lo scudo fiscale, la vicenda Marrazzo,ecc.ecc. Per Giampilieri, neanche una parola, un accenno, un minuto di silenzio per le nostre vittime, niente di niente di niente, nonostante le segnalazioni con decine di mail inviate.
Tacendo su questo tragico evento, Michele Santoro si è reso complice di chi ha volutamente ignorato il sangue di tante vittime innocenti, e di tutti quei giornalisti che hanno pilotato sempre in un’unica direzione, quella dell’abusivismo, ogni intervento.
Per questo io, oggi, non lotterò per lui.