“Fattoria Verde è stata costituita con la finalità di dare dignità sociale a persone con esperienze di disabilità, contribuendo all’integrazione sociale attraverso lo svolgimento di un’attività operante per la difesa e promozione dei diritti umani”.
Queste sono le dichiarazioni di Valentina Pagliaia, collaboratrice della Fattoria Verde, la quale ci ha spiegato come è nata questa attività e soprattutto come a distanza di anni dall’inizio di questo progetto, l’associazione è stata costretta a fermare i propri progetti, ma prima di dirne i motivi possiamo rispondere alla domanda cos’è Fattoria Verde?
Fattoria Verde Onlus è stata fondata da Jeanette de Knegt sulla base di un progetto già conosciuto in Olanda e nel 2003, in collaborazione con l’Azienda Castel di Guido, ha iniziato la sua attività a Palidoro in provincia di Roma.
Fattoria Verde risponde a tutte le esigenze e al benessere dei partecipanti, può essere definita una CARE FARM, ovvero “fattoria protetta” in quanto nella struttura viene dato sostegno alle persone fragili e soprattutto vengono coinvolte allo scopo di integrarsi. Tutto ciò è possibile attraverso laboratori come la Pet-terapy, il bricolage, orto e frutti- coltura, con attività svolte in piccoli gruppi proprio per trasmettere loro un’atmosfera familiare.
Questa associazione il 26 luglio 2002 ha stipulato la prima convenzione che sanciva l’accordo tra Fattoria Verde, Azienda Castel di Guido e il Comune di Roma in quanto proprietario del casolare che ospita l’attività, convenzione automaticamente rinnovabile allo scadere dei cinque anni.
Nel giugno 2007, il nuovo Dirigente Dott. Angelico Esposito , non ha rinnovato il permesso senza motivarne la decisione; perciò Fattoria Verde, al fine di avere un nuovo titolo si è rivolta all’assessorato che ad ottobre 2007 ha firmato una memoria di giunta la quale stabiliva che il progetto Fattoria verde poteva continuare l’attività.
Con la nuove elezioni e l’insediamento al campidoglio della Giunta Alemanno, la Memoria di giunta non è stata convertita in delibera. Tutto questo per quale motivo? In un primo momento l’unica spiegazione è stata che non si poteva fare una nuova assegnazione per problemi burocratici tra la Regione Lazio e il Comune di Roma, nonché proprietari e gestori dei terreni e degli immobili su cui sorge la onlus.
Ma come mai ora la Fattoria Verde è stata temporaneamente costretta ad abbandonare la sua attività?
Nel settembre 2011, La Presidentessa dell’associazione è stata contattata dall’associazione Fons Perennis, la quale ha informato di un’assegnazione, da parte del Comune di Roma, per una manifestazione che si sarebbe tenuta nei locali adibiti per la terapia.
L’associazione Fons Perennis invece dopo questo evento si è appropriata degli spazi della Fattoria Verde, dichiarandosi come unica associazione beneficiaria del casolare, e che oltretutto tutti i locali dovevano essere sgomberati dalle attrezzature.
Da questo momento in poi diversi sono stati i tentativi di intimidazione della Fons Perennis, ai quali ha dovuto intervenire anche la polizia locale.
Il culmine della vicenda è arrivato il 14 aprile 2012, giorno dell’aggressione di cui riportiamo le dichiarazioni di Valentina Pagliaia:
“Oggi alle 10 sono arrivate circa 15 persone che a nostra insaputa hanno cominciato a svuotare la stalla che solitamente utilizziamo come laboratorio del legno, magazzino dei mangimi e delle attrezzature agricole. Tutti questi spazi sono solitamente utilizzati con le persone disabili che seguono il nostro centro diurno.
Appena ce ne siamo accorti abbiamo tentato di fermarli, ma essendo 2 contro 15 non abbiamo potuto fare molto. Sono dunque intervenuti i carabinieri della stazione di Passoscuro che hanno ricostruito l’accaduto.
Gli aggressori ci hanno detto che eravamo poco previdenti lasciando il nostro materiale sotto la pioggia (che avevano provveduto loro a buttare fuori dalla sede abituale…ma sembrava fosse stato chissà chi…)
Non hanno voluto aprire la stalla con il materiale di cui sopra, neanche su richiesta del maresciallo intervenuto.
Alla fine ci hanno cacciato dagli spazi che gestiamo da circa 10 anni togliendo il nostro lucchetto ed apponendo il loro.
Ora non abbiamo neanche l’accesso ai mangimi per i nostri animali, ed essendo sabato e domenica nemmeno abbiamo potuto comprarne altro (quindi sarà carestia fino a lunedì).
Il nostro materiale è stato posto in luoghi aperti e facilmente accessibili a chiunque.”
Come mai il Comune di Roma ha dato il permesso?
Forse perché Fons Perennis è un’associazione di estrema destra, e quindi compatibile con la linea politica “Alemannesca”, e i motivi potrebbero essere connessi all’ideologia politica, e a favoritismi politici.
Fons perennis non ha un curriculum che si avvicina allo spirito dell’attività che svolge la Fattoria Verde, non si occupa di disabilità bensì lo scopo dell’associazione è quello di promuovere la ricerca culturale tradizionale e l’incontro tra le persone al fine della crescita degli individui, come viene menzionato nel sito.
Finalmente dopo mesi di denunce la questione è approdata alla Camera dei Deputati, infatti il Ministero delle Politiche agricole ha decretato che entrambe le associazioni dovranno usufruire dei 7 ettari di Polidoro e dividersi equamente gli spazi per la durata di un anno, permettendo così a Fattoria Verde di continuare le sue terapie e alla Fons Perennis di procedere con le sue attività.
Veronica Coniglio