Randagismo, animali selvatici in circolazione e pascolo brado incontrollato. Tavolo di coordinamento provinciale in Prefettura.
Presso la Sala della Biblioteca del Palazzo del Governo, si è svolta una riunione finalizzata alla disamina delle iniziative e delle misure operative da attuare, in questo ambito provinciale, per arginare il fenomeno degli animali selvatici in circolazione, del randagismo e del pascolo brado incontrollato.
All’incontro, presieduto dal Prefetto di Messina, dr.ssa Maria Carmela Librizzi, hanno partecipato, oltre ai responsabili delle Forze di Polizia, anche l’Assessore alla Protezione Civile e il Dirigente del Dipartimento di Protezione Civile del Comune di Messina, i Sindaci di Antillo e Castelmola designati da ANCI Sicilia in rappresentanza dei Comuni dell’area ionica, tirrenica, nebroidea e insulare di questa provincia, il Comandante della Polizia Metropolitana, il Dirigente del Servizio Sviluppo Rurale di Messina, il rappresentante del locale Ispettorato Ripartimentale delle Foreste, il Direttore del Dipartimento Veterinario di Prevenzione dell’Azienda Sanitaria Provinciale e il rappresentante dell’Ente Parco dei Nebrodi.
Nell’occasione, il Prefetto ha preliminarmente evidenziato l’imprescindibile necessità che tutti i soggetti chiamati a concorrere alla migliore gestione delle problematiche in esame assicurino, oltre alla puntuale esecuzione delle attività di rispettiva competenza, anche una rafforzata cooperazione interistituzionale.
Ha poi sottolineato, con riferimento alla questione della sempre più numerosa presenza di cinghiali sul territorio provinciale, l’importanza di svolgere una preliminare e puntuale ricognizione degli animali in circolazione, assicurando la capillare informazione ai cacciatori circa la necessità di attivare le preventive, opportune verifiche di competenza dell’Azienda Sanitaria Provinciale a tutela della salute umana.
A tale riguardo il Dirigente del Servizio Sviluppo Rurale di Messina ha comunicato che è già stato conferito incarico ad un apposito Istituto di ricerca di procedere alla mappatura delle zone che registrano la presenza di cinghiali, i cui risultati saranno disponibili prevedibilmente entro il prossimo mese di ottobre.
Il Prefetto ha poi evidenziato la necessità, in caso di avvistamento di tali animali in zone vicine al centro abitato, della tempestiva adozione, a garanzia della pubblica e privata incolumità, di apposite ordinanze sindacali dalle quali si possono conseguire gli interventi da parte degli organi competenti
In tale sede è stata anche affrontata la questione della presenza, all’interno del Parco dei Nebrodi, di numerosi maiali selvatici, appartenenti alla specie del suino nero, il cui numero è ín continuo aumento. Al riguardo si è condivisa l’opportunità di procedere alla cattura degli animali, avvalendosi del supporto delle Guardie zoofile del Parco e dei Forestali, ai fini dello svolgimento del prescritto controllo sanitario propedeutico o all’abbattimento dell’esemplare, se affetto da patologie, o alla consegna al privato richiedente, se ritenuto sano.
Nell’ipotesi di segnalazione e di successivo rintraccio di bovini non identificati, si è invece convenuto sulla necessità di procedere, d’intesa con l’Azienda Sanitaria Provinciale, all’immediato abbattimento degli animali al fine dí prevenire possibili rischi correlati al consumo o commercio di carne infetta.
Particolare attenzione è stata dedicata dal Consesso anche al tema del randagismo e alla connessa questione della presenza, in questo ambito provinciale, di un unico rifugio sanitario pubblico. In proposito il Prefetto si è riservato di convocare, a breve, una riunione ristretta con la partecipazione anche di rappresentanti dell’Assessorato regionale della Sanità e di ALACI Sicilia al fine, tra l’altro, di acquisire notizie sull’esistenza di finanziamenti pubblici da erogare ai Comuni maggiormente interessati ad aprire, sul proprio territorio, strutture deputate al ricovero di cani e gatti.
In conclusione, il Prefetto ha fatto riferimento allo strumento del consorzio tra Comuni che consente di superare le croniche carenze di risorse umane e strumentali che affliggono la maggior parte degli Enti Locali della provincia.
Al riguardo ha auspicato la previsione, nei bilanci comunali, di adeguate risorse economiche per avviare, di volta in volta, gli interventi che, ai sensi delle vigenti disposizioni normative, rientrano nella esclusiva sfera di competenza del Sindaco.