“Tutto in Tasca” non è solo un opuscolo con informazioni utili ai turisti e ai cittadini, distribuito gratuitamente per promuovere lo splendido arcipelago pugliese delle Isole Tremiti, ma è anche il marchio conteso dall’ideatore Robeto Attanasio e un grande colosso multinazionale, la Vodafone.
Attanasio decide nel 2004 di riversare il suo amore per le splendide isole in una guida utile ai suoi visitatori, amore tramandato dal padre e dal nonno originari isolani; e a novembre presenta domanda di registrazione per il marchio Tutto in Tasca al Ministero dello sviluppo economico italiano.
La domanda viene accolta, concedendo così l’uso esclusivo per le classi di appartenenza al marchio figurativo e verbale depositato.
Un’idea vincente che ha raggiunto un numeroso successo, tanto che a oggi il tascabile è sbarcato a Milano e Varese, con opuscoli dedicati alle città di Legnano, Parabiago, Castellanza, determinando la nascita di WeGoo dedicato ai locali della movida dell’hinterland milanese.
Attualmente l’opuscolo Tutto in Tasca è distribuito in 7 regioni italiane, ed è presente alle fiere internazionali del turismo di Milano e Rimini e conta 500.000 copie stampate, prevalentemente su carta ecologica certificata.
Nel gennaio 2013 però anche il colosso Vodafone deposita una domanda per lo stesso marchio “TuttoInTasca“, creando così, di fatto, confusione nei consumatori del web, si sa spesso frenetici nella ricerca d’informazioni e ostacolando l’espansione del progetto di Attanasio che ha deciso di rimandare, per il momento, il lancio di un’applicazione mobile.
Intervistiamo Roberto Attanasio:
“Non ti nego che in un primo momento ero lusingato dall’idea che un’azienda prestigiosa volesse usare un marchio identico verbalmente al mio. Tuttavia non potevo permettere che la Vodafone oscurasse il marchio originale, ho deciso quindi di scrivere una lettera di diffida alla multinazionale e di presentare opposizione al Ministero dello sviluppo economico”.
Cosa ti è stato risposto?
“La mia opposizione non è mai arrivata ai giudici del Ministero, poiché per errore avrei spuntato una casella che non andava sbarrata, questo ha autorizzato la persona che ha visionato la pratica, di poterla cestinare senza alcuna cura. Ho pagato per registrare il marchio, per fare opposizione e mi sono sentito dire che se voglio fare ricorso devo pagare ancora. Mi aspettavo più tutela e volontà di valorizzare la creatività di una piccola azienda italiana. Nelle note esplicative della classe 35 per cui il mio marchio è protetto dalla registrazione, viene espressamente indicato che si è tutelati anche per i mezzi elettronici, ad esempio i siti web. Io contesto questo!”
Il Golia olandese sconfigge il Davide italiano, senza neppure giocare la partita.
Cosa hai intenzione di fare adesso?
“Nella creazione di questo marchio ho investito tempo, denaro e piccoli grandi sogni. Tutto in Tasca” registrato per primo, comunque continuerà la sua divulgazione”.
Il marchio originale, che si occupa di divulgare opuscoli informativi cartacei e sfogliabili anche on-line ha visto rigettata la sua richiesta, ma nonostante questo ha deciso di continuare il suo lavoro e sfidare il grande colosso olandese.
Nessuna novità invece sul fronte della domanda Vodafone, ancora ferma al palo da gennaio 2013 dopo che Attanasio si era prontamente opposto per tutelare il rischio di confusione, in particolare per la promozione via web dei suoi opuscoli.
O meglio una novità c’è… è da poco disponibile Vodafone Wallet, un servizio che permette all’utente di raccogliere tutte le proprie carte di pagamento, quelle d’identità e molto altro, in un’unica sim. In pratica, un modo alternativo per avere il proprio archivio personale, si potrebbe dire, “Tutto in Tasca”! Che il “Wallet” sia un naming di ripiego per non aver ancora ottenuto il marchio “Tutto in Tasca”?
Magari il nostro Davide italiano può ancora prendersi una rivincita!