A small document – The new middle age

Wow. Più ascolto il debut degli A small document, più mi esalto.

Eppure alla base non c’è niente di profondamente innovativo: si sentono le radici blues di questo trio di Pistoia, che nel suo The new middle age dà ampio spazio a melodie orecchiabili, alternandole con dei ritmi travolgenti che escono dallo stereo imponendoti di muoverti a ritmo. Non ci credete? Basta metter su Son of Robespierre per averne una prova: c’è una qualche strana magia che ti impedisce di star fermo, di ascoltare e basta. Il sound degli A Small Document ti entra dentro, sia esso intriso della psichedelia di Shock down o di Frank has gone, o sparato a mille come in Muddling head, o ancora semplicemente “cattivo” e disilluso in ogni singola nota, come in Word’s loser, che a tratti dà l’impressione di essere una b-side dei ben più conosciuti In Utero o Vitalogy, nonostante le radici delle band in questione siano molto distanti dalle basi su cui gli A small document hanno costruito questo interessantissimo debut.

La chiave di tutto è la freschezza del sound nonostante, come detto, non proponga praticamente nulla di assolutamente nuovo: Billy boy’s trip, forse la traccia migliore dell’album, ha un gran bel giro di batteria, qualche stacco niente male e un’aria post-beatlesiana che la rende un pezzo di quelli validi, degni di palcoscenici importanti.

The new middle age, in definitiva, è sicuramente un album interessantissimo, da ascoltare più volte per cogliere tutto ciò che contiene. Personalmente, prima di riuscire a scriverne, l’ho dovuto tener su per molto tempo, dato che le sfumature -in album come questo- sono quasi più importanti dell’album stesso. La psichedelia contenuta in una traccia come la già citata Frank has gone manda da sola a casa ¾ del panorama musicale mainstream del nostro paese. Gli A Small Document (Mooar, Billy Boy e Sirjoe, rispettivamente voce, chitarra e batteria) debuttano quindi con un disco che promette tantissimo, e sono pronti a travolgere con la loro potenza tutto quello che incontrano sulla loro strada.