Accoglienza, un nuovo modello di cultura

Tavolo tecnico del turismo.  Un progetto articolato che proponga un nuovo modello di cultura dell’accoglienza da portare all’attenzione dell’Ars e che punti alla diversificazione delle strategie, scommettendo non soltanto sul turismo crocieristico, ma anche su quello culturale, religioso, sociale. E’ quanto emerso dal tavolo tecnico promosso dall’associazione Messina Progetto Arte e che si è tenuto lunedì al Sant’Elia alla presenza degli operatori di settori, delle associazioni di categoria, di alcuni consiglieri comunali e di circoscrizione, nonché di due esperti dell’amministrazione comunale.

“Messina ha fame di iniziative concrete che riescano a creare un modello di ospitalità- ha detto il presidente di Messina Progetto Arte Giuseppe Scattareggia- Ma senza sinergia tra le istituzioni e chi opera nel territorio non riusciremo a dare alcuna risposta”.

Una prima proposta è stata avanzata dall’avvocato Manuela Calbo, del Movimento Liberi Insieme, che ha invitato chi di competenza a “trasferire le opere attualmente esposte, in condizioni precarie,  nella Galleria d’arte contemporanea nel foyer del Teatro Vittorio Emanuele, per creare un unico polo nel quale godere tutti dei nostri tesori, sia i turisti che gli studenti, che i messinesi.  Chi scende dalle navi da crociera potrebbe non solo ammirare il Guttuso e le altre opere d’arte ma anche essere intrattenuto dagli orchestrali del Vittorio Emanuele”.

L’artista Alessandro Caminiti ha proposto anche l’ipotesi di spostare temporaneamente le due pale del Caravaggio, attualmente al Museo, nella chiesa di Santa Maria Alemanna, per renderle concretamente fruibili ad un più vasto pubblico.

Il consigliere della IV circoscrizione Dino Smedile si è soffermato sulla necessità di una cultura dell’accoglienza che tenga conto di tutte le preziose risorse disseminate nel territorio: “Messina è da sola una proposta turistica e la Notte della cultura è la prova di quanta fame ci sia di cultura. Ma i turisti arrivano  e si trovano davanti una stazione di pullman. Abbiamo un capitale da mettere a disposizione”.

I limiti sono tutti rappresentati da una visione ristretta del turismo, puntando al solo settore crocieristico e gli interventi del presidente del IV quartiere Francesco Palano Quero e dell’esperto al turismo per l’amministrazione Filippo Grasso, hanno sottolineato la necessità di ampliare lo spettro delle strategie.  “Dobbiamo saper distinguere gli obiettivi-ha chiarito Quero- e ricordare che abbiamo un patrimonio che non è solo il mare ma riguarda anche i Monti Peloritani. Abbiamo i Forti, la Cittadella”. L’esperto del Comune Filippo Grasso, che sarà relatore al convegno conclusivo del tavolo tecnico, in programma lunedì 25, ha sottolineato proprio questo aspetto: “Puntiamo al turismo altro, al turismo culturale, alla diversificazione dell’offerta. Stiamo pensando al percorso delle vie Franchigie, al recupero dei Forti, agli alberghi diffusi”.

Gli operatori del settore hanno evidenziato le tante difficoltà legate ad una scarsa promozione del territorio ed alla continua chiusura di attività.

Presenti i consiglieri comunali Pietro Iannello e Daniele Zuccarello. Quest’ultimo, ricordando la sua battaglia per il recupero della Galleria Vittorio Emanuele ha ricordato come gli unici punti informativi per chi scende dalle navi “sono alla Provincia, dove mancano persino le cartine della città oppure al Palacultura. Messina è una città di passaggio, dobbiamo invertire la rotta”.

Ad annunciare novità sotto questo profilo è stato Marco Bellantoni che per l’amministrazione sta curando proprio l’aspetto dell’accoglienza “Ci sono molte iniziative in cantiere, grazie anche all’apporto dei privati. Ogni anno arriva un flusso di risorse pari a 16 milioni di euro dai turisti che sbarcano. Non dobbiamo perderle”.

Il passo successivo al tavolo tecnico promosso dall’associazione Messina Progetto Arte con il patrocinio della Presidenza dell’ufficio questori dell’Ars, è il convegno del 25 maggio, organizzato dall’Associazione Sagittario e che si terrà al Sant’Elia. In quell’occasione i relatori, tra i quali lo stesso Filippo Grasso, illustreranno il progetto che sarà presentato all’Ars e con il quale verrà chiesta maggiore attenzione e risorse destinate ad un diverso modello d’accoglienza, non limitato al solo turismo da crociera.

Comunicato Stampa