Quattordici lavoratori in nero su 30. A scoprirli in un acquapark a Monreale (Palermo) sono stati i carabinieri del nucleo Ispettorato del lavoro di Palermo e del Nucleo operativo del gruppo carabinieri per la tutela del lavoro. I militari hanno passato al setaccio stabilimenti balneari e luoghi di ritrovo frequentati dai vacanzieri e non solo per verificare il rispetto delle normative sulla sicurezza. Nella struttura tra i lavoratori in nero c’era anche un giovane che non aveva compiuto 18 anni al momento
dell’assunzione e che sarebbe stato impiegato senza la prevista visita medica preventiva e con orari di lavoro nettamente superiori a quanto previsto dai contratti collettivi. Le sanzioni previste in caso di impiego di lavoratori senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro variano da un minimo di 1.500 a 9.000 euro per ciascun lavoratore irregolare che non abbia superato i 30 giorni di effettivo lavoro a un massimo di 36mila euro se il lavoratore è
impiegato da oltre 60 giorni. La società controllata, inoltre, è stata diffidata alla regolarizzazione delle inosservanze riscontrate e i lavoratori dovranno essere assunti per almeno 3 mesi.
I controlli hanno riguardato anche aziende di impianti termoidraulici. In particolare, nel corso di una verifica, due operai stavano procedendo all’installazione di un condizionatore in un appartamento al secondo piano di una palazzina e uno di loro, tra l’altro in nero, era sospeso nel vuoto in piedi su una scala a forbice, senza i previsti dispositivi anti caduta. Il datore di lavoro è stato segnalato alla Procura e nei confronti dell’impresa è stato adottato il provvedimento di sospensione dell’attività imprenditoriale per impiego di manodopera in nero già revocato a seguito della regolare assunzione del lavoratore e del pagamento della sanzione aggiuntiva di 2.000 euro. Sono in corso accertamenti per vagliare eventuali responsabilità da parte dei committenti dei lavori.