Lo scalo luogo naturale per il libro
già venduto in 25 paesi. Incontro lunedì 14 ottobre nell’area di imbarco
B nell’ambito di “Lìbrati”, iniziativa di Aeroporti di Roma con
l’Associazione Mecenate 90, il sostegno del Centro per il libro e la lettura
del Ministero dei beni culturali e la collaborazione di Michela Monferrini
Tutto comincia con un viaggio.
Ida che arriva a Messina. Per la precisione la protagonista di “Addio fantasmi” torna nella sua città natale. E dentro un luogo sinonimo di viaggio, l’aeroporto Leonardo da Vinci di Fiumicino, Nadia Terranova conversa sul suo romanzo, pubblicato da Einaudi e finalista al Premio Strega, con Roberto Ippolito, scrittore, organizzatore culturale e giornalista.
L’incontro si svolge alle 16.30 di lunedì 14 ottobre 2019 nell’area di imbarco B nell’ambito di “Lìbrati”, iniziativa di Aeroporti di Roma con l’Associazione Mecenate 90, il sostegno del Centro per il libro e la lettura del Ministero dei beni culturali e la collaborazione di Michela Monferrini. Si tratta del luogo naturale per il libro già venduto in 25 paesi.
Ai passeggeri in attesa del volo a Fiumicinio viene dunque offerto il dialogo di Nadia Terranova con Roberto Ippolito mirato a mettere in luce i diversi aspetti di “Addio fantasmi”, vincitore del Premio Alassio Centolibri e del Subiaco Città del libro. Nadia Terranova ha esordito con “Gli anni al contrario”, ugualmente con Einaudi, per il quale ha ottenuto molti riconoscimenti, fra gli altri il Brancati e il Bagutta Opera Prima.
È autrice per i ragazzi di “Bruno il bambino che imparò a volare (Orecchio Acerbo). A marzo ha pubblicato con Bompiani “Omero è stato qui”, con il racconto di miti e leggende dello Stretto e le illustrazioni di Vanna Vinci. Traduttrice, collabora ai quotidiani “la Repubblica” e “Il Foglio”.
“Addio ai fantasmi” – Ida è appena sbarcata a Messina, la sua città natale: la madre l’ha richiamata in vista della ristrutturazione dell’appartamento di famiglia, che vuole mettere in vendita. Circondata di nuovo dagli oggetti di sempre, di fronte ai quali deve scegliere cosa tenere e cosa buttare, è costretta a fare i conti con il trauma che l’ha segnata quando era solo una ragazzina. Ventitré anni prima suo padre è scomparso.
Non è morto: semplicemente una mattina è andato via e non è più tornato. Sulla mancanza di quel padre si sono imperniati i silenzi feroci con la madre, il senso di un’identità fondata sull’anomalia, persino il rapporto con il marito, salvezza e naufragio insieme. Specchiandosi nell’assenza del corpo paterno, Ida è diventata donna nel dominio della paura e nel sospetto verso ogni forma di desiderio.
Ma ora che la casa d’infanzia la assedia con i suoi fantasmi, lei deve trovare un modo per spezzare il sortilegio e far uscire il padre di scena.