Qualche giorno fa è arrivata una email ad Air Panarea con la richiesta da parte di una gentilissima Signora di nazionalità russa per un sorvolo turistico sulle Eolie.
Nella fase conclusiva di ieri, 23 Luglio, le viene risposto telefonicamente, sempre da Lorenzo, che Air Panarea non effettua voli panoramici ma solo collegamenti aerei tra le isole e la terraferma.
Vogliono parlare con Lorenzo, lui non può disattendere i desideri della sedicente turista russa.
Spiegano della turista russaprotestando che non è corretto promettere un servizio e poi deludere il cliente…
Non è così; la storia è vera in parte, tranne la motivazione della fumosa equipe televisiva.
Le Iene sono tornate per la terza volta per capire come mai Lorenzo ancora vola; spiegano al numeroso gruppo che via via si stava riunendo che vogliono un incontro con Lorenzo.
L’Europa e l’Unesco, secondo loro, vietano il volo alle Eolie mentre alle Tremiti si può fare. L’elicottero è stato acquistato dalla Regione Puglia, il perché non lo sanno ma non importa, vogliono la testa di Lorenzo.
Alcuni dei Panarellesi presenti, edotti sulla questione elicotteri, spiegano che la regolamentazione sul sorvolo delle Eolie è in via di definizione, entro pochi mesi verrà promulgata.
Verranno stabiliti corridoi d’ingresso e uscita a basso impatto acustico nelle varie isole e tutto verrà compiutamente ottemperato dalle aziende elicotteristiche interessate ad operare nelle Eolie. Una volta per tutte.
Un particolare plauso va in effetti rivolto loro per la tenacia e la perseveranza dimostrata in questi anni nel farsi carico del problema.
Insorgono i fumosi reporter,protestano sull’episodio da loro filmato poche ore prima (di nascosto, in mezzo ai cespugli come i marines… ma perché non alla luce del sole?): a loro avviso l’elicottero è atterrato nell’eli-superficie del 118, ha spento il motore, ha fatto scendere i passeggeri rimanendo nell’helipad per molto tempo. Gli è stato ribadito che quella è un ‘eli-superficie privata e che quella adibita al soccorso è allocata a sud dell’isola in zona Drautto. Ma niente, non sono convinti, è del 118 e così rimane la loro convinzione.
E il falco Eleonora? Dove lo mettiamo? Gode di ottima salute e le coppie presenti a Panarea sono maggiori rispetto alle altre isole. Non ci credono, chiedete agli ornitologi. Secondo gli isolani a Panarea i falchi Eleonora stanno sterminando i gabbiani e nidificano molto vicino all’eli-superficie.
Ad un certo punto il problema ambientale glissa su altri aspetti: “ma dove abita Lorenzo, ma quanti soldi sta accumulando, ma noi siamo sicuri che Lorenzo non è lo strumento di una mano potente (non si è capito bene per quale scopo), il costo dei voli supera le aspettative di un operaio della Mirafiori e così via.”
<pclass=”msonormal” style=”background-color: rgba(255, 255, 255, 0);”> Insomma la discussione tra i residenti e la fumosa equipe alla fine degenera nel nulla perché le argomentazioni perdono di contenuto, dall’argomento ambiente si passa a quanti soldi ha Lorenzo come si passa dal caffè allo sgroppino.
La regolamentazione è in via di emanazione, Lorenzo non ha tutti i soldi che credete seppur non è affare vostro, il falco Eleonora gode di ottima salute e allora cosa siete venuti a fare.
Allora se è così vorremmo un incontro con Lorenzo per far leva sulla sua sensibilità d’interrompere i voli fintanto che la regolamentazione sarà operativa. Il più accorto gli risponde che loro stessi hanno disatteso la fiducia di Lorenzo, in altre occasioni vi siete seduti a tavolino per un dialettico confronto ma il risultato è stato mistificato per aderire alla linea vetusta del prodotto scandalistico/ mediatico. Mi dispiace, avete fatto abuso di uno strumento esplosivo, servi degli sponsor e del sistema. L’ambiente è un argomento pretestuoso.
La gente di Panarea s’insospettisce e si chiede: chi c’è dietro a così tanto accanimento?
Cala la sera, gli animi si acquietano.
Se ne vanno.
Lorenzo si può finalmente avvicinare alla sbarra che delimita l’area eliportuale con l’esterno, raccoglie il risultato della fumosa equipe, decine di sigarette spente in mezzo alla sterpaglia e pensa: ma non hanno fumato un po’ troppo questi ragazzi? E, salute a parte, con quale spirito ecologico vengono a perorare e ad imprecare un’improbabile sensibilità ambientale quando loro stessi non ne hanno.
E gli incendi?
Monelli, non si buttano le sigarette per terra.