Il 24 gennaio 2014, a Milano apre il primo Museo dei Bambini, fortemente voluto dall’amministrazione comunale e per questo situato in una delle zone principali, alla Rotonda di via Besana.
“Un traguardo importante – come lo definisce il sindaco Giuliano Pisapia –, il Muba è una proposta culturale per i bambini della nostra città”.
Come spiega la direttrice Mariella Bottino: “Siamo riusciti a portare avanti un progetto pensato da ben 20 anni finalmente appoggiato dall’attuale amministrazione cosa che non è avvenuta con quelle precedenti. Il mio augurio e che diventi presto un modello da asportare in tutta Italia”.
Al Muba i bambini imparano giocando e riescono a far emergere la loro personalità e creatività attraverso l’interattività e l’ambiente ludico messo a loro disposizione.
“Il nostro punto forte sarà la non mobilità, non ci sarà un allestimento permanente così come è stata sempre nostra tradizione. Manteniamo il nostra aspetto creativo, ogni volta lo spazio sarà ricreato e reinventato. I bambini si potranno così confrontare di volta in volta con mondi nuovi, creati e pensati per loro. Questo rende il Muba unico nel suo genere”, continua la direttrice.
Una delle attività principali del museo è rappresentata da mostre-gioco interattive, affiancate da attività laboratori ali.
Le mostre-gioco interattive sono costituite da installazioni realizzate con il contributo di artisti e permettono ai bambini di trovare situazioni particolarmente stimolanti che li portano ad apprendere e sperimentare attraverso il gioco e l’esperienza diretta gli argomenti che vengono trattati e che costituiscono il tema centrale della mostra.
I bambini sono accompagnati da educatori specializzati che facilitano e sostengono il pensiero progettuale creativo e i processi cognitivi che si attivano durante l’esperienza di gioco. Le mostre gioco sono organizzate in turni, con orari diversi per scuole e famiglie.
MUBA ha deciso di proporre a Milano il progetto REMIDA che inaugura alla Triennale Bovisa, grazie ad un finanziamento della Provincia di Milano, il 14 febbraio 2010.
Il centro REMIDA per il riuso dei materiali di scarto, a giugno 2010, si era trasferito all’Idroscalo di Milano dove svolgeva le attività fino ad ottobre 2013 e da gennaio 2014 ha trovato la sua sede permanente alla Rotonda di Via Besana.
REMIDA, ideato a Reggio Emilia nel 1996, è un progetto dell’Istituzione Nidi e Scuole d’Infanzia del Comune di Reggio Emilia e di Iren Emilia, gestito dalla Fondazione Reggio Children Centro Loris Malaguzzi. Intorno a questa esperienza è nata la rete dei REMIDA che oggi si compone di 18 centri nel mondo di cui REMIDA Milano è parte.
È un progetto culturale che rappresenta un modo propositivo di vivere l’ambiente e di “costruire il cambiamento”, è un luogo dove i materiali scartati dalla produzione industriale ed artigianale si trasformano, come gli oggetti toccati dal mitico Re Mida, in “preziose risorse creative”.
Al Centro REMIDA i materiali non strutturati e di recupero delle più svariate tipologie (carta, cartone, ceramica, stoffe, cordame, plastica, cuoio, gomma, legno, metallo ecc…) si raccolgono e si espongono per reinventarne uso e significato e da anni collabora con l’Università degli Studi di Milano Bicocca con progetti di ricerca, tesi e tirocini.
REMIDA come il Muba è un luogo in perenne rinnovamento, che propone attività e laboratori creativi per bambini e adulti, anche attraverso l’avvicinamento all’arte contemporanea.
Bambini e genitori sono invitati a giocare con un ricco tappeto tattile che consente l’esplorazione dei diversi materiali mediante il tatto, non solo con le mani ma con tutto il corpo.
Tutti e cinque i sensi vengono coinvolti in una sperimentazione del materiale che porta all’individuazione di stimoli sonori, delle caratteristiche cromatiche e strutturali più evidenti. È possibile inoltre per i più grandi usufruire dell’area dedicata ai travestimenti utilizzando stoffe di diverse forme, dimensioni e colori.
Il laboratorio si propone di sviluppare il pensiero progettuale creativo attraverso l’utilizzo di materiali di scarto industriale per dare origine a forme non convenzionali e inaspettate.
Le famiglie hanno la possibilità di giocare con una grande varietà di materiali per creare delle strutture e dei percorsi creativi in equilibrio e sempre diversi.
Uno spazio insomma quello del Muba tutto pensato per creare un innovativo spazio ludico e di cultura per le nuove generazioni, che fa leva sulla convinzione che tutte le fasi dell’apprendimento dei bambini debbano essere accompagnate dal gioco e dalla creatività, all’insegna dell’ecosostenibilità.