Alfio Bonanno è ritornato a Messina

In questi giorni è ritornato in riva allo Stretto, dopo più di tre anni di assenza, il noto artista Alfio Bonanno, uno dei maggiori esponenti mondiali della Land Art. Ormai da più di trentʼanni l’apprezzato scultore e pittore di origini messinesi vive in Danimarca ma ogni tanto ritorna in Città dove vive la sorella e alcuni parenti.
Fin da giovane la vita di Alfio Bonanno è stata molto originale, per varie vicissitudini sempre in giro per il mondo. Nasce nel 1947 a Milo, piccolo paese sulle pendici dellʼEtna, giovanissimo emigra con la sua famiglia in Australia dove incomincerà a dipingere. Appena diciottenne, a causa dello scoppio della guerra in Vietnam, ritorna nel 1965 con i genitori e la sorella in Sicilia. In un primo momento vengono ospitati a Messina presso la casa dello zio materno Isidoro Finocchiaro nella Via Parini nel popoloso rione Muricello e poi successivamente vanno ad abitare a Salice nella Contrada Urni presso un podere di loro proprietà. In questi anni vissuti a Messina Bonanno riesce maggiormente dedicarsi alla pittura ammirando e ritraendo la natura che lo circondava. Particolarmente significativi gli spunti naturali ispirati dalla particolare bellezza della Contrada Urni, con il panorama mozzafiato di Capo Milazzo e delle Isole Eolie tra i verdi Colli San Rizzo, che gli servirono sicuramente per divenire in seguito uno dei principali protagonisti della Land Art mondiale. Ma per Alfio Bonanno, sempre alla ricerca di nuovi spunti e di nuove correnti, Messina gli sta stretta e quindi si trasferisce a Roma e poi definitivamente dal 1975 in Danimarca presso lʼisola di Langeland. In questʼisola del Nord Europa incomincia a lavorare le materie della natura dando loro forme imprevedibili, trasformandole in sculture imponenti e in ambienti fiabeschi. Un artista instancabile, sempre pronto a sperimentare nuovi materiali e nuove tecniche. Ha lavorato sul paesaggio danese sia con istallazioni di grandi dimensioni, sempre utilizzando materiali naturali, sia con opere concettuali. Questa simbiosi fra arte, natura ed ecologia è una caratteristica fondamentale della sua opera. Ispirato dagli elementi grezzi della natura, Alfio Bonanno riesce a creare straordinarie opere dʼarte. Mette insieme rocce, tronchi, rami e ne ricava chiocciole gigantesche, arche, nidi. Bonanno realizza installazioni grandiose utilizzando gli elementi della natura, dotate di luci ed ombre che danno sfogo alla fantasia. Nel suo lavoro che brucia di creatività e di energia, adotta un processo creativo complesso e laborioso e apre un dialogo con il luogo, i suoi abitanti e con il pubblico partecipante. Nel 1985 con una sua installazione dal titolo “DellʼAnno del Suono” presso il Museo Mirò a Barcellona, in Spagna, realizzata in collaborazione con il compositore danese Gunner Møller Pedersen, si guadagna la reputazione di vero innovatore nellʼarte ambientale. Oggi le sue opere si trovano in Spagna, Gran Bretagna, Norvegia, Irlanda, Germania, Francia, Danimarca, Stati Uniti, Canada, Indonesia, Giappone. Gran parte del suo lavoro lo ha realizzato in Danimarca dove ha creato opere come “West Coast Relics” a Rømø, il “Ponte sul ruscello di Humlebæk”, il “Tunnel della lumaca” e il “Labirinto delle anguille” al Museo dʼArte Moderna di Louisiana. Ha inoltre creato il parco internazionale di sculture ambientali Tickon – Tranekaer International Centre for Art and Nature di Tranekær sullʼisola di Langeland ed il parco di Himmelhøj ad Amager, Copenaghen. Qualche anno fa in occasione della mostra del gruppo “Transit”, che si è svolta nei saloni espositivi di Charlottenbor a Copenaghen, lʼartista ha esposto una installazione di 50 metri quadrati, composta da lastre bruciate dal fuoco. A Silkeborg ha creato una installazione dal titolo “Pietra Albero” composta da tronchi fossilizzati scavati in una miniera di carbone nei pressi di Hannover. Nel 2000 lʼIstituto Cinematografico Danese gli ha dedicato un intero documentario dal titolo: “Frammenti di una vita”. Bonanno inoltre ha ricevuto, fra i numerosi Riconoscimenti, il premio Friend of the Tree dal Hydro Texano. Nel 2006 in occasione della festa della Repubblica, presso la Galleria dell’Istituto Italiano di Cultura di Coopenaghen è stata inaugurata una esposizione di foto, disegni, e bozzetti dei principali progetti ed opere di Alfio Bonanno intitolata: Nota Bene. La mostra ha voluto mettere in luce il difficile ma stimolante processo di trasformazione del materiale naturale in opera d’arte. Uno spaccato del vasto ed importante panorama artistico compiuto da Bonanno negli ultimi decenni nell’ambito della corrente artistica Land Art. In questa occasione il Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha conferito ad Alfio Bonanno per i suoi ampi meriti artistici l’Ordine della Stella della Solidarietà Italiana.
Ma il nome di Alfio Bonanno è risuonato in tutto il mondo anche un anno fa quando, insieme all’architetto americano Christophe Cornubert, ha realizzato a Copenaghen in occasione della Conferenza Mondiale per l’Ambiente un’installazione che rappresenta una tonnellata di biossido di carbonio. Un grande cubo, galleggiante sulle acque del porto e che misurava 27 metri per 27 per 27, rappresentante l’impronta di carbonio mensile che ogni persona consuma in media in Europa. Grandi progetti in programma per i prossimi mesi in Australia e Danimarca ma anche a Giugno la partecipazione anche a nome della Sicilia alla prestigiosa Biennale di Venezia. Alfio Bonanno indubbiamente è uno dei massimi esponenti mondiali della Land Art le cui particolari opere si trovano in giro per il mondo ma un sogno rimane ancora nel cassetto del grande artista: realizzare una sua grande installazione in Sicilia, magari anche a Messina. Speriamo che questo sogno si possa realizzare anche per far conoscere ancor di più in Sicilia questo grande siciliano che non a mai dimenticato le sue origini.

Su MESSINAWEBTV, intervista ad Alfio Bonanno; vedi qui: http://messinaweb.tv/arancio/cultura-e-arte/alfio-bonanno-artista-siciliano-a-difesa-dell-ambiente/
 Marco Grassi