Prende forma la piattaforma welfare di Crocetta. Gli Assessori Nelli Scialabra (Formazione) ed Ester Bonafede (Famiglia, Lavoro, Politiche sociali) hanno presentato in queste settimane i rispettivi piani straordinari pensati per superare la diatriba Regione-Enti di formazione da un lato e dall’altro, dare risposte sul piano occupazionale ai cosiddetti Neet, coloro che – acronimo a parte – sono in uno status di “individui che non stanno ricevendo un’istruzione, non hanno un impiego o altre attività assimilabili”.
Sul versante della formazione professionale lo scorso 23 maggio è stato registrato presso la Corte dei Conti il decreto di finanziamento del “Piano straordinario per il lavoro in Sicilia”, e ora – con la circolare firmata anche dal dirigente generale del dipartimento formazione, Anna Rosa Corsello – sarà attivato il punto 3 del piano, la “Formazione giovani” (For.Gio.). A partire dall’annualità 2013/2014, l’offerta formativa sarà rivolta a «percorsi formativi realmente rispondenti – si legge nel documento della Regione – alle esigenze del mercato del lavoro in Sicilia, rilevate attraverso processi di confronto col sostrato socio economico integrati dai dati statistici Censis e Istat, che hanno consentito di effettuare una analisi accurata dei profili professionali e delle filiere produttive cui è riconducibile la domanda di lavoro in Sicilia». Un intervento complessivo di oltre 450 milioni, derivati dalla riduzione del cofinanziamento nazionale del PO FSE Sicilia 2007-2013. E’ stato stimato un coinvolgimento di almeno 50mila giovani nelle nuove misure occupazionali. I soldi derivano dal cosiddetto “Piano di coesione”. Un ramo di finanziamenti europei finalizzato soprattutto all’occupazione. E che segue, nella sostanza, i metodi del Fondo sociale europeo. Cinque i punti sui quali si basa il nuovo piano: la riedizione di una parte dei corsi presenti, la pubblicazione dell’Albo dei lavoratori della formazione professionale, la pubblicazione del nuovo sistema di accreditamento, la pubblicazione del nuovo avviso per la formazione siciliana e riforma delle procedure amministrative.
Il piano è stato presentato nei giorni scorsi dall’assessore Scilabra ai sindacati e alle associazioni degli enti, e successivamente alla commissione Ars di riferimento. Il bando con la riedizione dei pacchetti formativi, così come è stato predisposto dalla Regione, mette a rischio circa 3 mila posti di lavoro, e intanto i lavoratori non percepiscono da oltre un anno lo stipendio sono stanchi e pronti a manifestare ancora un disagio che va avanti da troppo tempo. Siamo d’accordo con la riforma del settore, ma non con questi tempi e modi, piuttosto ribadiamo la priorità della giusta salvaguardia di tutto il personale che cosi non viene garantito”.
Così il governo regionale prova a sopperire alla scelta di “chiudere anticipatamente” l’Avviso 20 e salvare così la Formazione siciliana. Il Piano è stato individuato, infatti, dal governo regionale come la soluzione del problema-Formazione, dopo la scelta di chiudere con due anni di anticipo la storia del mega-bando che portava la firma dell’ex Assessore al ramo Mario Centorrino. Ecco, insomma, l’ormai famoso “Piano giovani” che integra e sostituisce il precedente disegno proposto dall’ex dirigente generale della Formazione Professionale della Regione Siciliana, Ludovico Albert.
Secondo i rappresentanti dei lavoratori della formazione professionale non è andata a genio la forma di concertazione sul nuovo scheletro del “testo-base” della Formazione siciliana. Dopo i sindacati, anche le associazioni degli Enti denunciano, in un comunicato congiunto, l’atteggiamento unilaterale assunto dal Governo regionale in barba alla concertazione quale percorso collaborativo e condiviso con le Istituzioni. Cgil Cisl e Uil fanno sapere “scriveremo ai due Ministeri per rendere chiaro che sulle misure di revisione della spesa del Piano giovani predisposte dall’assessorato alla Formazione, non c’è il consenso dei principali sindacati rappresentativi dei lavoratori”.
Sul versante Lavoro la giunta Crocetta, su proposta dell’assessore al Lavoro e alla Famiglia Ester Bonafede, ha autorizzato i cantieri di servizio prevedendo uno stanziamento di 50 milioni di euro. I destinatari saranno i comuni che presenteranno piani di utilizzo che includano per il 70% disoccupati e inoccupati nella fascia entro i 35 anni e per il 30% ultra cinquantenni esclusi dal mercato l’Assessore al ramo Ester Bonafede. La giunta regionale ha presentato, infatti, un altro Piano straordinario, alla pari di quello della Formazione professionale, dedicato al lavoro. Il Piano interesserà circa 20.000 disoccupati siciliani, e’ stato varato dalla giunta regionale. L’esecutivo, su proposta dell’assessore al Lavoro e alla Famiglia Ester Bonafede, ha deciso di autorizzare i cantieri di servizio prevedendo uno stanziamento di 50 milioni di euro. Destinatari delle risorse saranno i Comuni che presenteranno piani di utilizzo lavorativo, che includano per il 70% giovani disoccupati e inoccupati nella fascia entro i 35 anni e per il 30% ultra cinquantenni esclusi dal mercato del lavoro.
Cosa prevede? Cinquanta milioni di euro per cantieri di servizio che occuperanno circa venti mila disoccupati siciliani. Questo il piano straordinario per l’occupazione, approvato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale al Lavoro, Ester Bonafede. L’occupazione stimata è di ventimila unità per una boccata di ossigeno di almeno tre mesi. Destinatari delle risorse saranno i Comuni che presenteranno piani di utilizzo lavorativo, che includano per il 70% giovani disoccupati e inoccupati nella fascia entro i 35 anni e per il 30% ultra cinquantenni esclusi dal mercato del lavoro. Le risorse saranno distribuite ai Comuni in proporzione agli indici di disoccupazione e inoccupazione del territorio comunale competente. Il compenso lavorativo che riceveranno i beneficiari sarà determinato in base a quello attribuito ai cantieri di servizio di cui alla legge regionale 5/2005. L’assessore al Lavoro e il presidente della Regione Rosario Crocetta hanno commentato la proposta sottolineando che “questa prima misura di intervento straordinario per la lotta contro la povertà in Sicilia, che sarà estesa con le variazioni di bilancio, darà un po’ di respiro alla crisi occupazionale”.
“Vogliamo aiutare i giovani ad autodeterminarsi nel mondo del lavoro“. Con queste parole l’assessore regionale alla Famiglia, alle Politiche Sociali e al Lavoro Ester Bonafede ha presentato questa mattina, alla Sala Alessi di Palazzo d’Orleans, il bando “CreAzioni Giovani”, con cui la Regione Siciliana intende proseguire il cammino intrapreso con “APQ Giovani Protagonisti di sé e del territorio”, che ha permesso, negli anni scorsi, di realizzare su tutto il territorio regionale iniziative e progetti dedicati alla formazione, al sostegno dell’imprenditoria, alla crescita culturale e sociale di giovani siciliani compresi tra i 14 e i 30 anni.
Il presidente della regione Rosario Crocetta e l’assessore al Lavoro e alla Famiglia affermano che “questa prima misura di intervento straordinario per la lotta contro la povertà in Sicilia, che sarà estesa con le variazioni di bilancio, darà un po’ di respiro alla crisi occupazionale, in attesa dell’imminente partenza delle zone franche urbane e di una serie di interventi produttivi previsti con lo sblocco della spesa europea”.
Il programma ha uno stanziamento di 4.912.928,11 euro, di cui 3,5 milioni sono risorse del Fondo nazionale delle politiche giovanili per l’anno 2010, mentre 1,5 milioni sono fondi regionali.