Anamaria Catanoiu è una giovane professionista rumena, presidentessa dell’associazione Potpourri, che lavorerà per il Centro Servizi per il Volontariato di Messina per cinque mesi e mezzo, attraverso una borsa di studio Europea Grundtvig per l’Assistenza. Sara la prima assistente che il CESV ospiterà e la sua esperienza è pionieristica e incoraggerà nuovi assistenti a seguire i suoi passi. Il servizio Grundtvig Europeo per l’Assistenza promuove la mobilità a lungo termine e permette alle persone coinvolte nell’educazione adulta di realizzare scambi professionali per un periodo tra le 13 e le 45 settimane, per lavorare con un’organizzazione straniera in altri ambienti europei. Ecco una breve intervista per conoscere meglio Ana, il suo background professionale, ciò che si aspetta e che motiva la sua attività al CESV e la sua esperienza culturale a Messina.
Ana, prima di tutto dicci qualcosa su di te, per conoscerti meglio.
Ho 34 anni, sono sposata, non ho ancora figli e vivo in Romania in una regione chiamava Vrancea. Mi piace conoscere gente, viaggiare, vedere e imparare cose nuove, sperimentando le situazioni più avventurose della vita. Il mio motto è: non dormire mai, perché perdi tempo prezioso per vivere.
Che ci puoi dire del tuo percorso professionale, cosa fai in Romania?
Be’, faccio tante cose perché, come ho detto, mi piace conoscere un po’ di tutto nella vita. Sono laureata in Interpreti e Traduttori per Conferenze Internazionali e sono anche una traduttrice inglese e francese autorizzata dal Ministero della Giustizia rumeno. Per gli ultimi dieci anni ho svolto la mia attività personale di traduttrice, ma ho anche lavorato nella biblioteca pubblica della Contea dove ho gestito il Centro Lingue Straniera. Ho due specializzazioni in Giornalismo & Pubbliche relazioni e anche negli Studi europei e una terza in Management delle istituzioni pubbliche. Ultima cosa, ma non per importanza, sono la presidentessa dell’associazione Potpourri, che ho fondato nel 2010, coinvolta nel volontariato e nei progetti europei.
Sembri molto attiva. È stato questo dinamismo la ragione per cui hai fatto richiesta per una borsa di studio nell’ambito del Progetto Grundtvig?
Be’, ho ottenuto la borsa di studio attivandomi con la mia Associazione Potpourri. Ho lavorato nel campo dell’educazione adulta per gli ultimi tre anni e capisco molto bene le opportunità che questo programma di Apprensione di lunga durata può offrire in termini di sviluppo personale e professionale. È una cosa per ottenere formazione professionale se lo fai nel tuo Paese, ma è un caso totalmente diverso “approfittare” di un’esperienza internazionale. La gente potrebbe non capire pienamente quanto è importante, ma considera che viviamo in un ambiente europeo e dobbiamo pensare e agire insieme per rendere l’Europa unita. Se non vediamo e capiamo come lavorano, vivono, si sentono e si comportano gli altri non possiamo essere competitivi e non possiamo agire nello stesso modo. Per me questa è un’esperienza importante per lavorare con colleghi italiani che fanno in un modo diverso o magari anche più professionale le stesse cose che io faccio nella mia associazione. Imparare da loro, e far imparare loro da me, è un beneficio per tutti, per poter migliorare le nostre attività e anche lavorare insieme ai Progetti Europei.
Sono arrivata qua con alte aspettative e, fidatevi, sono molto soddisfatta di vedere che non mi sbagliavo. Ho imparato parecchie cose in un mese che sono stata qua e fino a quando il mio periodo di assistenza finirà sono sicura che imparerò ancora più cose, facendo grandi attività e progetti insieme. In più, questa esperienza è anche d’aiuto per gli altri che vorrebbero provare e hanno bisogno di un esempio. Aiutiamo anche loro a ottenere l’accesso a esperienze simili.
E riguardo l’aspetto culturale? Come ti senti tra gli italiani, lontano dalla tua famiglia?
Molte persone ritengono difficile lasciare casa e vivere da sola in qualche altro posto, e io stessa avevo qualche dubbio. Ma sai, non è difficile perché ti adatti facilmente e realizzi che stai quasi meglio di quanto non stessi a casa tua. Ho trovato grandi amici qua, una cultura bellissima, molto da scoprire, il cibo che è grandioso e adatto a me. È anche vero che le differenze culturali non siano le stesse che potrei trovare andando in Asia, per esempio, ed è per questo forse che non sento nostalgia di casa. Mi manca ovviamente la mia famiglia, ma internet aiuta molto a comunicare con il mio Paese. Dopo qualche settimana mi sono sentita come a casa qua, perché tutti mi hanno accolto molto caldamente nelle loro famiglie e questo ha colmato molto la distanza da casa. Che dire… Mi sento benissimo!
Ti piacerebbe dire qualcosa su questa esperienza, magari un messaggio ai nostri lettori?
Sì, mi piacerebbe dire a tutti voi che le borse di studio europee sono una grande opportunità di cui tutti dovrebbero approfittare al meglio, perché sono un’incredibile risorsa per imparare e vivere un miglioramento personale. Con ogni esperienza simile mi sento come se fossi una persona diversa, più arricchita, più sicura, più saggia. Impari come e cosa scegliere, cosa è meglio per te e per rendere la tua vita fruttuosa. Quindi, andate, per il Grundtvig, per il volontariato, per l’Europa!
Per avere più informazioni sulla sua attività a Messina, foto e impressioni di viaggio, andate sul sito dell’Associazione Potpourri, dove scrive un diario settimanale della sua esperienza: potpourri.ro
Per avere direttamente l’accesso al diario: http://potpourri.ro/category/proiecte/atelierul-grundtvig/asistent-grundtvig/