Le manifestazioni conto l’elettrodotto Terna proseguono. Questa volta però si è scelto un modo più eclatante per dire “No” allo scempio ambientale. La signora Angela Bianchetti, non crede più nei proclami lanciati dalle istituzioni e vuole vedere segnali concreti impressi su carta. Oggi, ha deciso di gridarlo da un’altezza di quindici metri.
Ha annunciato lo sciopero della fame e le sue parole ricche di rammarico di delusione aspettano il cambiamento: “ Noi lottiamo da anni. Bisogna porre attenzione alle criticità. Non si sono accorti delle case vicine? Siamo pieni di inquinamento grazie alla raffineria e all’Enel. Io sono esasperata. Ho quattro figli. Il nostro territorio ha seppellito otto persone. Io non scendo da qua, ma aspetto che la gente si renda conto di quello che stiamo vivendo. Forse si pensa che ancora la Sicilia piega la testa, invece noi ci ribelliamo. Ho scalato il traliccio come un evento simbolico. Da qui si vede bene il cimitero. Così penso ai morti e a tutte quelle persone che stanno facendo la chemioterapia”.
Intanto, qualche consigliere è arrivato sul posto per esprimere la propria vicinanza agli abitanti, che da due anni e oltre, portano avanti questa battaglia. Il presidente della Regione Rosario Crocetta, come ci spiega il consigliere Valore, ha promesso nei scorsi giorni, quando è venuto a Barcellona Pozzo di Gotto, che si occuperà del problema. “Gli atti amministrativi non hanno portato a nulla.-sottolinea il consigliere del comune di Pace del Mela – Crocetta ha nominato degli ispettori per porre in atto la sospensione dei lavori. Intanto, bisogna sottolineare che è tutto è stato detto in maniera ufficiosa”. A confermare questa linea è il sindaco di San Filippo del Mela Giuseppe Cocuzza che ha dichiarato inoltre che il comune ha fatto tutto quello che era possibile, offrendo la pratica ad un legale che sta portando avanti la battaglia davanti al Tar.
Insomma, quello che bisogna fare, per vedere i risvolti è aspettare la decisione della Regione siciliana.
In allegato: Appello dei Sindaci e lettera del presidente della Regione