ATO ME2/GESENU: UN BRACCIO DI FERRO CHE PENALIZZA SOLO LAVORATORI E CITTADINI. LA FIT CISL CHIEDE CHE, DOPO L’INCONTRO ALL’UPL, SI ATTIVI IL BANDO EUROPEO PER L’AFFIDAMENTO DEL SERVIZIO AD ALTRA SOCIETA’

“È giunto il momento di scrivere la parola fine a questa vicenda che si trascina ormai da troppo tempo”. È quanto sostiene il segretario provinciale della Fit Cisl di Messina, Enzo Testa, sul braccio di ferro in corso tra Ato Messina 2 e Gesenu. Una vicenda che vede come unici penalizzati i lavoratori e i cittadini.

“Sono proprio i cittadini e i lavoratori a chiedere che si ponga fine a questa situazione – aggiunge Testa – i primi esasperati da una pessima qualità del servizio di raccolta dei rifiuti e i lavoratori, che devono ancora percepire lo stipendio di dicembre, dalla mancanza di certezza occupazionale. Bisogna mettere fine ai tatticismi dell’azienda che dopo aver incamerato oltre 550mila euro dall’Ato2 non ha pagato gli stipendi, ma anche all’indecisione dell’Ato che, nelle more del percorso che porterà al nuovo bando di gara per l’affidamento del servizio, deve convincersi a svolgere, suo malgrado, un ruolo primario passando anche al pagamento diretto delle maestranze per assicurare continuità e regolarità al servizio, considerata la ormai insanabile frattura con la Gesenu”.

Per la Fit Cisl di Messina l’appuntamento decisivo è fissato il per il 2 febbraio.

“Bisogna far presto – conclude il segretario provinciale della Fit – e l’incontro all’Ufficio Provinciale del Lavoro convocato per discutere del licenziamento in blocco di tutto il personale della Gesenu deve rappresentare il primo passaggio formale di un percorso che deve portare nel più breve tempo possibile all’affidamento del servizio a un’altra società. Ci aspettiamo, quindi, che immediatamente dopo l’incontro del 2 febbraio si attivi immediatamente il bando di gara europeo per l’affidamento del servizio e chiudere al più presto la querelle”.