“Bagheria- Casteldaccia”: trent’anni dopo il corteo antimafia

E’ partito dalla scuola “Cirincione” di Bagheria,  il corteo antimafia che raggiungerà Casteldaccia, attraverso la strada dei Valloni, organizzato dal Centro Studi Pio La Torre, di intesa con la rete delle scuole “Bab el gherib” con il patrocinio dei Comuni di Bagheria e Casteldaccia  

    Alla manifestazione dal titolo  “Bagheria – Castedaccia, trent’anni dopo di nuovo in marcia contro la mafia – 26 febbraio ’83 – 26 febbraio 2013”,  hanno aderito le parrocchie e i sindacati locali, l’associazionismo bagherese e casteldaccese oltre alle amministrazioni comunali di Bagheria e dei paesi limitrofi.
     Insieme al  sindaco VincenzoLo Meo, al presidente del Consiglio Caterina Vigilia, e ad una nutrita rappresentanza di consiglieri comunali, presente anche il presidente della Provincia Regionale di Palermo Giovanni Avanti  che non  ha voluto mancare all’appuntamento.
La Provincia Regionale infatti porrà due targhe a ricordo del corteo, una all’ingresso della città di Bagheria e l’altra all’ingresso di Casteldaccia.

    La marcia di oggi è legata a quella del  lontano ‘83  che fu ideata dai due centri siciliani per dimostrare che esisteva una società civile che lottava e manifestava contro la mafia in un periodo in cui cosa nostra uccideva ogni giorno e con grande ferocia.
    Nell’ 83 infatti giovani studenti organizzarono la marcia tra due dei simboli del cosiddetto “triangolo della morte” per dimostrare che esisteva un’antimafia e che contro “cosa nostra” si poteva e si doveva lottare, concetti che ancora oggi le generazioni figlie di quella del 1983 vogliono ribadire con forza, rilanciando la memoria di quella manifestazione.

Il corteo di oggi,  che si è caratterizzato per i tantissimi striscioni colorati e cartelloni che i ragazzi hanno preparato per l’occasione,  raggiungerà  Piazza Madrice di Casteldaccia.
A conclusione saranno proprio gli studenti delle scuole a voler testimoniare con delle riflessioni personali sulla consapevolezza che si può vivere nella legalità combattendo il male della mafia.

Il presidente della Provincia di Palermo Giovanni Avanti a proposito : “ L’entusiasmo di oggi testimonia come ci sia stata una crescita sociale e culturale del territorio, di come ci sia una voglia di riscatto a voler confermare il principio della legalità e il riconoscimento dei valori civili e sociali”.

Il sindaco lo Meo continua: “Oggi la nostra comunità  vive nella consapevolezza che i fatti di mafia hanno deturpato la vita dei nostri centri. La marcia ha questo significato, di rendere viva e continua la lotta alla criminalità e all’illegalità.

Il presidente del Consiglio Comunale Caterina Vigilia dichiara: “Il Comune di Bagheria  ha aderito alla  marcia anche in maniera formale attraverso un Consiglio Comunale. Partecipare a questo evento non ha valore simbolico ma sostanziale.  Il sangue cosparso nelle tre città in quel  periodo  ha segnato  moltissimo lo sviluppo del nostro territorio. La crisi  profonda  che stiamo vivendo è legata a questo triste passato. Noi siamo  i figli  di una seconda guerra di mafia che hanno ereditato una storia dai segni pericolosi e funesti e oggi siamo “madri e portatrici” di valori diversi.  Quella rivoluzione sociale ed etica che ebbe inizio anche 30 anni fa, oggi più di ieri, ci deve mantenere attivi e ci serve per  promuovere percorsi di sensibilizzazione e a tenere alta la guardia  per rispettare i valori e i principi di chi ha lottato contro la mafia a favore della legalità.
La democrazia conquistata va difesa e mantenuta con tutto il vigore.”

Il centro “Pio La Torre” stasera  a conclusione della giornata  organizza nella chiesa madre di Casteldaccia un evento artistico di rilievo. Rosellina Guzzo all’arpa celtica e Stefania Bruno artista della “sand art” saranno protagoniste di “Note di sabbia” alle ore 21,00.