Battaglia, la scienza piegata all’industria del nucleare. E alla politica.

di Marco Letizia

Ieri sera ad “Annozero” è andato in scena il teatro dell’assurdo: il professor Franco Battaglia, invitato da Santoro a partecipare alla trasmissione , ha sparato a zero sulla necessità di ritornare al nucleare sostenendo assurde ragioni e mentendo spudoratamente di fronte a milioni di italiani.

Non solo. Ha anche negato che a Chernobyl si sia verificato un disastro ambientale e umano dicendo che su quell’avvenimento “c’è stata una grossa mistificazione mediatica”. Aggiungendo: “posso dire senza timore che il numero dei morti a causa del nucleare, esclusi quelli direttamente coinvolti dall’esplosione, sono stati pari a zero”

Secondo Battaglia il ritorno al nucleare è assolutamente necessario visto anche che “le energie rinnovabili sono una truffa”. A rincarare la dose, Maurizio Lupi che da un lato ha cercato di salvare la faccia mostrandosi “grande sostenitore della green economy” e, dall’altro, ha giustificato la necesssità di tagliare gli incentivi alle stesse energie alternative, con in testa il fotovoltaico.

Ma la star della serata è il professore Battaglia: ogni parola da lui proferità è risultata di una tale assurdità da rendere quasi ridicolo il movimento pro –  nucleare.

Per Battaglia, le uniche fonti di energia valide sono il gas, il petrolio, il carbone e, ovviamente, il nucleare in quanto qualsiasi fonte di energia deve rispondere a tre necessità fondamentali: la quantità di energia che è in grado di produrre, la localizzazione delle centrali di produzione, e l’immediatà reperibilità dell’energia. Secondo la sua analisi, l’unica fonte in grado di rispondere al meglio e con più sicurezza a queste esigenze è il nucleare.

Ignorando completamente il problema dei disastri a causa di incidenti, noti e meno noti, e l’impossibilità di smaltire in tutta sicurezza le scorie del nucleare che, come spiegato da autorevolissimi studiosi ambientalisti, impiegherebbero 200 mila anni per degradarsi, il professore Battaglia ha dato la misura di come la battaglia pro-nucleare si basi su mistificazioni mediatiche e su vane promesse di sviluppo.

Ma chi è il professore Battaglia? Perchè è andato in televisione con una serie di argomentazioni cosi assurde e pretestuose?

Franco Battaglia è nato a Catania il 15.12.1953. In Italia, ha conseguito il diploma di Maturità Classica (56/60) e la laurea in Chimica (110/110 e lode). In USA, presso l’University of Rochester (Rochester, N.Y.) ha conseguito il Ph.D. in Chimica Fisica e ha svolto attività di ricerca in chimica fisica all’estero (per 7 anni) e in Italia.

E’ professore all’università di Modena dove attualmente insegna “Chimica fisica dei materiali, delle superfici e delle interfasi” alla facoltà di Ingegneria. Antesignano della teoria “Sulla necessità di abolire i referendum nei momenti di forte emotività” espressa dal presidente Berlusconi, Battaglia in passato ha partecipato a numerose trasmissioni radiofoniche, televisive e a conferenze ove ha “inteso sensibilizzare l’opinione pubblica agli aspetti scientifici delle questioni ambientali, troppo spesso affrontate con emotività da alcune associazioni ambientaliste e da alcuni organi di informazione”.

Dal 1999 Battaglia persegue un impegno ben preciso: tentare di riportare entro i binari della scienza il problema della questione ambientale ed energetica. Ma di quale scienza? Forse Battaglia pensa alla scienza che fa capo alle lobbyes del nucleare. Non a caso, dal 2000 “è collaboratore costante de Il Giornale, ove vi ha pubblicato circa 300 articoli, di cui circa 100 sono stati pubblicati in prima pagina e i rimanenti nella pagina dei Commenti” si legge sul  suo profilo sul sito Unimo.it; non solo, è stato anche nominato Coordinatore del Comitato Scientifico dell’Agenzia Nazionale Protezione Ambiente durante il Governo Berlusconi 2001-02. Durante i 14 mesi al servizio presso l’ANPA ha predisposto la pubblicazione di 2 volumi di rapporti scientifici sulle questioni ambientali di maggiore attenzione da parte dell’opinione pubblica e in particolare:  impatto ambientale degli OGM,  effetti sanitari e ambientali dei campi elettromagnetici, effetti sanitari e ambientali delle radiazioni ionizzanti , inquinamento delle matrici ambientali (acqua e suolo), inquinamento da fumo passivo, inquinamento atmosferico urbano, inquinamento degli ambienti confinati, aspetti ambientali delle fonti energetiche, contributo antropogenico ai cambiamenti climatici. Inoltre, in coerenza con il proprio negazionismo, ha pubblicato il libro Elettrosmog, un’emergenza creata ad arte (Facco editore, 2002) presentato del Prof. Umberto Veronesi. I pezzo forti però è sono il saggio “L illusione dell energia dal sole”, presentato, non a caso da Silvio Berlusconi e prefato dal Presidente onorario della Società italiana di fisica assieme a quest ultimo, il saggio “Verdi fuori, rossi dentro” (presentato da Vittorio Feltri e Renato Brunetta) e il saggio “Energia nucleare? Sì, per favore” , presentato da Antonino Zichichi e Renato Brunetta.

Insomma il profilo perfetto di scienziato che vende la propria intelligenza e si prostituisce al potere di politici e lobbyes : un esempio concreto e vivente di cosa sarà l’università italiana nel momento in cui avranno voce in capitolo i privati delle grosse compagnie imprenditorali multinazionali e non.