Inizia il conto alla rovescia, complice anche il tepore che ci ha accompagnato in questi ultimi giorni, pare sia finalmente ufficiale: l’estate è alle porte.
Il miraggio invernale di spiagge assolate, ombrelloni colorati e stabilimenti balneari affollati, è ormai una realtà più che prossima.
Da qui a poco, potremo finalmente smettere i pesanti e grigi tessuti invernali, per lasciar spazio a più striminziti, leggeri e fluttuanti abiti dai toni sgargianti e floreali.
In realtà però, in questa bellissima stagione non è solo l’abbigliamento a mutare, in estate infatti, gran parte delle nostre abitudini vengono stravolte. Cambiano le temperature, cambiano i ritmi, gli orari e cambia il modo di mangiare. Aumentano anche i pasti consumati fuori casa, i quali spesso, possono nascondere parecchie insidie, tanto che talvolta, soluzioni che apparentemente ci sembrano consone alla stagione, a conti fatti, si rivelano poi, decisamente sbagliate e poco adatte al concorrimento della nostra salute. La bella stagione inoltre, è anche il periodo dell’anno in cui maggiormente si incappa, in diete last-minute: della mela, dell’anguria, del peperone, dell’acqua, dell’amica, cugina o sorella, ed in bruschi sbalzi legati all’attività motoria nonché cardio ritmica: persone che durante tutto il periodo invernale si muovevano solo per raggiungere l’auto al parcheggio, e che invece, in questo frangente affollano i diversi corsi di fitness dandoci dentro fino allo sfinimento, ed inondano le sale attrezzi delle palestre al punto da dover prendere il numerino per poter fare 4 passi sul tapis roulant. Beh… credo sia superfluo sottolineare quanto tutto ciò possa risultare traumatico e nocivo per il nostro organismo.
Ma allora che fare? Come rimediare alle spiacevoli conseguenze dei letarghi e delle abbuffate invernali? Come riuscire a far si che i caldi raggi del sole ci bacino, senza far luce sugli inestetismi derivanti da mesi di stravizi?
Partiamo dal presupposto che, in virtù di quanto abbiamo accumulato nel corso della stagione fredda, potremo conseguenzialmente riparare nel poco tempo che intercorre tra “oggi” ed il primo bikini. In teoria infatti, ma anche in pratica, la cosa migliore sarebbe stata quella di prestare attenzione sia alla nostra alimentazione sia all’attività motoria tutto l’anno, piuttosto che, arrivare a dover adottare soluzioni estreme ed insalubri, che peraltro, il più delle volte non mantengono ciò che promettono. A questo punto purtroppo, ben pochi sono i rimedi che possono essere adottati e, attraverso i quali, è possibile ottenere risultati che non siano fittizi e nocivi al tempo stesso. Ciò che invece si può fare, è mantenersi in salute limitando i danni derivanti dal cambio di stagione. Non escludendo chiaramente, la possibilità di poter da ciò trarre vantaggi anche a favore della forma fisica. In estate infatti, il clima ci invoglia sia a mangiare cibi più freschi e leggeri, sia a fare escursioni a piedi piuttosto che prendere l’auto anche per spostarsi di 10 metri. Il tutto chiaramente si traduce anche in un piacevole e graduale -com’è giusto che sia-, abbassamento di livello dell’ago della bilancia. Ma a parte ciò, se vogliamo dirla tutta, l’estate non è soltanto una questione di forma fisica, al contrario, in tal periodo ciò che diviene ancora più importante, è tutelarsi dai non pochi danni che questa magnifica stagione potrebbe procurare a carico del nostro organismo.
Quando fa caldo è facile perdere l’ appetito, o peggio, mangiare e bere quello che prima capita sotto tiro e consumare dei cibi che pur contenendo parecchie calorie, presentono scarse percentuali di quelle che sono le preziose sostanze nutritive necessarie al nostro organismo. Un errore tanto frequente quanto grave, e non soltanto per il fatto che scegliere i cibi giusti aiuta in modo determinante a difendersi meglio dal caldo, ma anche perché, così facendo, si rischia di compromettere la linea spesso conquistata a fatica per la prova costume, o ancora peggio, di accentuare i preesistenti rotolini, manigliette dell’amore, cellulite, buccia d’arancia, e tutta una vasta serie di inestetismi che, se in inverno potevano essere sapientemente mascherati da collant ed abiti imbottiti, avvolgenti e coprenti, in estate, visto il caldo torrido non più.
Ma allora, cosa mettere in tavola per voi e per i vostri bambini quando il termometro sale? Come difendersi dall’afa partendo dall’alimentazione? E, cosa mangiare quando si è in spiaggia o in viaggio? A tal proposito, ecco una sorta di vademecum di consigli dietetici per stare bene ed in salute d’estate.
Ogni stagione offre alimenti diversi, in particolare ortaggi e frutta, che contribuiscono a fornire all’organismo nutrienti preziosi. Con l’arrivo del caldo e dell’afa, bisogna anzitutto aumentare l’assunzione di acqua al fine di reintegrare i liquidi persi attraverso la sudorazione, inoltre, le scelte alimentari dovrebbero modificarsi, optando per prodotti di stagione (ad esempio preferire i legumi freschi a quelli secchi, poiché meno grassi e di conseguenza meno calorici e più leggeri) e dando la preferenza a piatti a basso contenuto di grassi e di conseguenza più digeribili, questo anche in virtù del fatto che, in estate la digestione è rallentata. Una regola fondamentale che vale sia per gli adulti che per i bambini (che andrebbe rispettata non solo in questo periodo, ma durante tutto l’anno), è quella di cercare di non saltare mai i tre pasti principali (colazione, pranzo e cena), i due spuntini (a metà mattinata e nel pomeriggio), e rispettare i relativi orari facendo particolarmente attenzione alla prima colazione, in quanto la stessa rappresenta un importante fonte d’energia che ci servirà poi nel corso dell’intera giornata, ed in più, evitando “l’effetto eco” nel nostro stomaco, ci preserverà dall’ingurgitare calorie in eccesso nei pasti successivi. In cucina, date libero sfogo alla vostra fantasia durante la preparazione dei piatti, utilizzando prodotti di stagione colorati, che vi consentiranno di confezionare pietanze che risulteranno accattivanti alla vista, ed appetitosi al palato non solo per voi adulti ma anche per i più piccoli.
Non saltare mai i pasti è dunque fondamentale sempre -nel contesto di una corretta alimentazione- tuttavia d’estate diviene ancora più importante, poiché se l’organismo è a corto di energia vitamine e di minerali, ci fa sentire ancora più spossati e intolleranti al clima torrido, inoltre quando le giornate sono più lunghe e intense, si fa più movimento e si dorme di meno. Risultato? Anche se non ce ne accorgiamo aumenta il fabbisogno calorico e soprattutto quello dei micronutrienti (vitamine e sali minerali). A complicare il quadro, si aggiunge anche l’ abbondante sudorazione che, se da una parte ci aiuta ad abbassare la temperatura interna, dall’altra, priva l’organismo di grandi quantità di sali minerali, che devono essere dunque reintegrati costantemente per evitare bruschi cali di pressione e malesseri tipici del caldo. Ecco perché, anche se non si fa un pasto completo, è comunque importante non farsi mai mancare i vegetali freschi, ricchi di liquidi vitamine e potassio.
In estate inoltre come dicevamo prima, la digestione è più lenta ed è facile sentirsi appesantiti. Per agevolare dunque il lavoro dello stomaco e dell’ intestino, è preferibile frazionare il più possibile l’intero budget calorico della giornata in piccoli spuntini a base di frutta, verdura, yogurt, formaggi freschi, ricotta vaccina, pesce e carne magra. Da evitare invece, pasta o risotti conditi in modo troppo elaborato, formaggi stagionati e salumi particolarmente grassi. In spiaggia o in gita ad esempio è perfetto un panino con tonno al naturale e pomodoro, con verdure grigliate e crescenza, o meglio ancora ricotta vaccina, ma anche un’insalatona colorata ed arricchita con bresaola e mais. In alternativa, per la felicità dei più piccoli e non solo, va bene anche una coppa di gelato accompagnato da frutta fresca, chiaramente però non tutti i giorni. A tal proposito e bene ricordare che, per quanto ristoratori possano essere i cibi ghiacciati, al tempo stesso questi, potrebbero risultare fattori scatenati di congestioni e nausea. E bene dunque assumerli molto lentamente, affinché l’azione termoregolatrice dello stomaco non venga compromessa, tuttavia per quanto strano potrà sembrare, il miglior modo per combattere il caldo, resta sempre è comunque quello di consumare i cibi ad una temperatura vicina a quella corporea. Cosi facendo infatti, la digestione viene facilitata e non si creano scompensi a carico dell’organismo.
Oltre a queste linee generali, che come dicevamo prima, andrebbero seguite non solo d’estate, ma anche tutto il resto dell’anno, è opportuno ricordare che vi sono taluni alimenti che in particolari condizioni climatiche risultano essere più o meno indicati. Vediamo dunque quali sono.
-Via libera alle spezie. Peperoncino (chiaramente non per i più piccoli ma ok tutte le altre) e altre spezie corroboranti, sono perfette da portare in tavola d’estate perché stimolano la vasodilatazione che, a sua volta, induce a maggiore sudorazione, e quindi, all’eliminazione del calore corporeo in eccesso. Peraltro, le spezie hanno parecchi benefici sulla digestione, alcune di queste infatti, tra cui anche il peperoncino, stimolano la secrezione gastrica. Non ultimo, le stesse, sono dotate di un ottimo potere disinfettante a favore dell’intestino che, in questa stagione risulta essere l’organo più “debole”.
-No ai dolci. Non solo perché fanno ingrassare, ma anche perché la loro metabolizzazione comporta all’organismo un grosso dispendio di acqua che di conseguenza viene sottratta resto del corpo. Sete e disidratazione sono quindi in agguato. Se proprio si ha bisogno di qualcosa di zuccherino, meglio optare per frullati centrifugati e sorbetti.
-Per combattere la disidratazione è opportuno puntare su cibi “mangia e bevi”. D’estate il fabbisogno di acqua aumenta anche del 100%. Caldo e sole asciugano l’ organismo, penalizzandone il buon funzionamento e i processi di difesa. Per allontanare il rischio, oltre a bere tanta acqua, è bene privilegiare cibi che dissetano l’organismo e al contempo apportano sali. Tra la frutta, l’ anguria è quella che contiene la maggior percentuale idrica (fino a 95,3%), mentre tra le verdure, il primato spetta al cetriolo (96,5%). Entrambi presentano un’elevata concentrazione d’acqua biologicamente viva che, ha il potere di entrare nelle cellule del nostro organismo e nutrirle .
Questi due cucurbitacei rappresentano, i migliori dissetanti da mangiare, seguiti a ruota dal melone e dalle zucchine.
Inoltre, anguria e cetriolo presentano anche altre peculiarità degne di nota.
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