“50 euro per alcune foto osè? come posso rifiutare”. A parlare è una 13enne,”adescata” su uno di quelli che era tra i social networks più frequentati,prima dell’avvento di Facebook, ossia Netlog. Alla ragazzina era stato chiesto se fosse giusto vendere delle foto che la ritraevano nuda o semi-nuda. L’idea di “intervistare” alcuni membri di questo social network nasce dopo la visione di uno sconvolgente servizio mandato in onda durante il programma televisivo “Le Iene” il 20 Gennaio. Il servizio in discussione mostrava un ragazzo che dopo aver piazzato una telecamera nascosta, aveva invitato in casa una “baby prostituta” 17enne, la quale in cambio di prestazioni sessuali accettava ricariche telefoniche, capi di abbigliamento anche usati o piccole somme in denaro. Durante il dialogo la ragazza ammetteva di non essere contenta di quello che faceva, ma di averne bisogno poichè la sua famiglia, in condizioni economiche precarie, non le poteva assicurare beni che la 17enne riteneva primari: “L’ I-Phone ce l’hanno tutti, non posso non averlo anche io”.Nasce così l’intenzione di effettuare una piccola ricerca sul web con l’intento di capire quanto sia diffuso questo fenomeno. I risultati sono sconcertanti, sono numerose infatti le ragazze che in cambio di ricariche telefoniche,postepay e bancomat non solo “vendono” il loro corpo,ma anche proprie foto e video che le ritraggono in atteggiamenti intimi,o addirittura spogliarelli e “prestazioni virtuali” in web cam. Il primo passo è stato quello di iscriversi su Netlog, sotto il falso nome di “Lillo”. Ho scelto questo social network poichè rispetto agli altri consente di trovare e contattare più facilmente un determinato target di persone. Effettuata l’iscrizione, nel motore di ricerca del social network scrivo le parole ” mi spoglio in cambio di ricariche “. Basta questo per trovare i profili di molte ragazze pronte a questo “scambio”. Nei primi momenti poche di queste ragazze risultano on-line per effettuare una conversazione, ma nella homepage trovo il nickname di una 13enne che lascia poco spazio all’immaginazione (nickname e nomi delle “intervistate” non saranno pubblicati per ovvi motivi di privacy) e con delle foto pubblicate sul proprio profilo che la ritraggono in biancheria intima. E’ lei la prima a rispondere alla richiesta d’amicizia ed a rispondere nella chat:
Lillo: ciao
S**: ciao, piacere s**
Lillo: piacere lillo,posso chiederti alcune cose?
S**: si
Lillo: io qui vedo molte ragazze della tua età
che chiedono ricariche in cambio di foto o altro…
conosci ragazze che lo fanno? tu sei contraria al comportamento di queste ragazze?
S**: dipende da qnt sn le ricarike e cm le xsone vojono le foto
si ne conosco la vita è loro se capiterà a me deciderò..
Lillo: cioè se ti proponessi una ricarica in cambio di tue foto osè…tu accetteresti?
S**: penso di si
Lillo: e se uno ti offre soldi per incontrarti dal vivo??
S**: boh dipende da qnt mi piace se è giovane
Lillo: lo trovo assurdo…
e invece le foto le daresti a tutti in cambio di soldi??
S**: ma come posso rifiutare 50 o 100 euro per delle foto..
Una ragazza di 13 anni sarebbe disposta per “grandi somme” ad incontrare dei ragazzi, o ad inviargli delle foto con contenuto erotico per delle somme “importanti”. Meno convinta riguardo allo scambio delle foto con delle ricariche telefoniche, ma non sembra comunque scartare l’ipotesi.
Successivamente in chat entra anche una ragazza trovata grazie alle parole scritte precedentemente nel motore di ricerca del social network. Una 19enne che nel proprio profilo mostra nel dettaglio anche il “listino dei prezzi”.
Lillo: ciao
M**: ciao,hai msn?
Lillo: aspetta prima volevo chiederti delle cose
ho letto il tuo profilo…
vuoi ricariche?
M**: si
Lillo: e in cambio cosa dai?
M**¬¬: video e foto,ricarica anke da 5 euro
Lillo: foto e video di che tipo?
M**: video mentre mi masturbo cn vibratori
foto di tt i tipi
Lillo: qnt anni hai?
M**: 19
Lillo: e da quanto fai queste cose?
M**: 3 anni,cmq le vuoi?
Lillo: e sono cose giuste e belle da fare secondo te? sei contenta di quello che fai?
M**: sisi.. ma ke vuoi?
Lillo: sapere alcune cose prima di decidere
M**: okok
Lillo: guadagni molto? ci sn tante persone ke accettano?
M**: nn sn fatti tui
Lillo: e chi mi assicura che sono foto tue e non prese dal web?
M**: nn le trovi sul web…puoi cercare
Lillo: ma te le chiedono sempre persone nuove o hai una cerchia di persone con cui fai questa cosa frequentemente?
M**: tt e 2
Lillo: per ricariche accetteresti anche incontri di persona?
M**: di dv sei?
Lillo: napoli (ho detto di essere napoletano dopo aver letto il profilo della ragazza,la quale diceva di essere della Campania)
M**: io sto ad avellino..se tu puoi venire..si
Lillo: hai mai incontrato altre persone in cambio di soldi o ricariche?
M**: una volta
La ragazza, stufa delle domande chiederà successivamente per l’ultima volta se ero interessato a pagare. La risposta è stata ovviamente un secco “no”. La reazione della ragazza è stata quella di eliminarmi dalla sua lista amici. A differenza della ragazza 13enne, questa ragazza è già organizzata, frequentemente da 3 anni vende proprie foto e video e dimostra di essere disponibile ad incontri reali.
L’ultima ragazza con la quale riesco ad avere una conversazione è una 25enne, che addirittura realizza un blog nel quale mostra i vari prezzi e le modalità di pagamento.
Lillo: ciao
S**: Ciao benvenuto,per sapere nel dettaglio come funziona visita il mio blog dove trovi prezzi, condizioni e foto: http://(link del blog non pubblicato per ovvi motivi di privacy)
Lillo: quindi se io ti faccio una ricarica tu ti spogli per me?
S**: ci son scritti prezzi,opzioni e metodi di pagamento sul blog
Lillo: ok..ma da quanto è che lo fai?
S**: 7 anni
Lillo: guadagni tanto?
S**: fatti miei
Lillo: ma hai sempre nuovi clienti oppure hai una clientela fedele che ti contatta frequentemente?
S**: sia l’uno che l’altro
Lillo: ma sei contenta di quello che fai?
S**: senti ma ti interessa pagare o no?
Lillo: no
S**: allora vai via perditempo
Ma non finisce qui, Netlog è solo un esempio, basta inserire le parole scritte nel motore di ricerca del social network anche in un normale motore di ricerca come Google. Vedrete come sono numerosi i blog ed i siti internet pieni di questi annunci : J***,25enne si spoglia in cam,diventa “schiava” in cambio di paypal da 20 euro o ricariche telefoniche; B***,studentessa,si esibisce insieme alle sue amiche,”esibizioniste professioniste” in web cam in cambio di paypal; un’altra studentessa si esibisce in web cam su Msn per 30 euro,e diventa “schiava” per 40 euro; una ragazza veneta si spoglia in web cam su Msn per una ricarica telefonica da 10 euro; F*** si spoglia in web cam su Msn in cambio di ricariche telefoniche o paypal da 15 euro.
Sono solo degli esempi, il mondo del web è pieno di annunci simili.
La precocità degli adolescenti della nuova generazione viene trattata in molti libri e film. Tra questi il famosissimo libro,divenuto poi una pellicola cinematografica, “Melissa P. – 100 colpi di…” ; “Ho 12 anni faccio la cubista mi chiamano Principessa” di Lombardo-Pijola-Marida; il libro di Marco Centorrino, professore di Sociologia della comunicazione presso l’Università degli studi di Messina, “Bulli,pupe e videofonini”, che si occupa specialmente di quei ragazzi nati tra il 1993 e il 1997, i “Digitali nativi”, chiamati così poichè sono cresciuti nell’epoca in cui i new media erano già affermati, e vengono abituati sin dai primi anni di nascita ad utilizzare le tecnologie digitali come i computer,Internet,cellulari e I-Pod.
Ma perchè questa generazione appare così “deviata”? E’ solo depravazione o dietro questi comportamenti c’è veramente il bisogno di accumulare denaro per potersi permettere vestiti e apparecchi tecnologici che consentano alle ragazze di rimanere al passo con la moda? E’ facile dare subito la colpa alla tv, che ci racconta quotidianamente storie riguardanti il sesso,visto anche come pedina di scambio per ottenere posti di lavoro, o che mette in mostra il corpo femminile, sempre più senza veli, convincendo le “teenagers” che il modo più conveniente per fare strada è mostrarlo o venderlo. E’ senza dubbio corretto anche sottolineare che questi fenomeni sono anche favoriti dall’affermarsi dalle nuove tecnologie, che facilitano lo scambio delle foto (mms,Msn,e-mail) e mettono in evidenza come ci siano tanti modi per fare soldi facilmente (ma non onestamente). Ad ogni modo è evidente ormai come il fenomeno della baby-prostituzione (on-line e non) sia in costante crescita, ma coloro che ne sono direttamente interessati, i genitori, forse non lo capiscono: i ragazzi spendono soldi che non si sa dove vanno a finire, le ragazze tornano a casa con soldi che non si sa da dove provengano,vestiti firmati, i-pod, i-phone mai comprati. I genitori,in tutto questo,dove sono?
Si ringrazia per la preziosa collaborazione, per le tantissime idee e per l’aiuto nelle ricerche, Maria Pagano.
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