Messina – Da pochi giorni su Viale Giostra, nei pressi delle scuole Majorana e Antonello, sono apparsi in città dei cartelloni pubblicitari con la scritta “Nuove bocce al bowling di Messina… gioca, festeggia e divertiti” ed un’immagine di un busto di donna con un corpetto dal quale vengono messe in evidenza delle bocce di colore rosso.
Naturale è il coro di indignazione che si è sollevato a causa di un tale uso discriminatorio, volgare ed illegittimo del corpo femminile che, ancora oggi, viene usato per pubblicizzare qualsivoglia oggetto o attività. “Non è la prima volta che accade e che siamo costretti a rivolgerci al Ministero delle Pari Opportunità e agli organi competenti per far ritirare la pubblicità offensiva e discriminatoria “ così Dino Sturiale ci spiega che ha intenzione di adire le autorità competenti per far rimuovere questi diseducativi cartelloni pubblicitari. Il Dipartimento per le Pari Opportunità (DPO) e lo IAP (istituto di autodisciplina pubblicitaria) hanno siglato un protocollo che mira a rendere più efficace la collaborazione tra le due Istituzioni nel controllo delle pubblicità ritenute lesive della dignità della donna. Obiettivo principale dell’accordo è infatti quello di rafforzare l’applicazione del divieto di utilizzo in pubblicità dell’immagine della donna in modo offensivo o discriminatorio, accelerando anche i tempi del procedimento di ingiunzione di desistenza, di cui all’art. 39 del Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale, nei casi di maggiore gravità.
Il Protocollo si basa sul riconoscimento da parte del DPO che le norme del Codice di Autodisciplina hanno consentito e consentono di attivare un controllo efficace della comunicazione commerciale e che in particolare gli articoli 9 e 10 sono specificatamente preordinati ad impedire che venga offesa la dignità delle donne. Grazie a tale accordo il Dipartimento per le Pari Opportunità può chiedere il ritiro di una pubblicità – anche su segnalazione dei cittadini – che svilisce l’immagine della donna o che contiene immagini o rappresentazioni di violenza contro le donne o che incitano ad atti di violenza sulle donne.
Le segnalazioni possono essere inviate tramite email all’Ufficio relazioni con il pubblico del Dipartimento per le Pari Opportunità, all’indirizzo [email protected].