CALLIGARIS: IL COMANDANTE DI TUTTI

Morti in un incidente aereo il comandante dell’aviazione dell’esercito, Generale Giangiacomo Calligaris e il tenente Paolo Lozzi venticinquenne.

L’elicottero militare Agusta Bell AB206 era scomparso dai radar  da qualche ora e, precipitato in un torrente nella zona di Monte Marta, vicino a Viterbo, non ha lasciato scampo ai due militari.

Giangiacomo Calligaris – un Comandante che ho avuto la fortuna di conoscere  aveva assunto dal 1º marzo del 2013 l’incarico di comandante dell’Aviazione dell’Esercito.

Nel 1994 diviene Comandante del 49º Gruppo elicotteri d’attacco presso il 5º Corpo d’Armata e nel 1998 Comanda il 6º Reggimento bersaglieri in Bologna. Nel 1999 ha partecipato quale Capo delle Joint Implementation Commision all’Operazione “Joint Guardian” in Kosovo. Nel 2000 diventa Capo Ufficio Dottrina Addestramento Regolamenti e Sport dello Stato Maggiore dell’Esercito. Nel 2004 partecipa all’operazione Antica Babilonia in Irak con l’incarico di vice-comandante dell’Italian Joint Task Force IRAK. Nel 2005 assume l’incarico di comandante della Brigata aeromobile “Friuli” in Bologna e nel 2007 diventa Capo del Reparto Operazioni del Comando Operativo di vertice Interforze in Roma. Nella circostanza è stato il coordinatore delle operazioni “ISAF” in Afghanistan, in Chad (evacuazione di connazionali) ed Haiti (terremoto), nonché delle operazioni inerenti alla Primavera Araba quali l’evacuazione di connazionali dalla Tunisia, dall’Egitto e dalla Libia. Per quest’ultima ha anche pianificato l’inserimento del contingente nazionale in“Odissey Down” e successivamente in “Unified Protector”. Sul territorio nazionale ha partecipato all’Operazione Vespri Siciliani, all’Operazione “Riace”, “Calabria” e “Salento”. Ha conseguito due lauree ed un Master. Ha ottenuto importanti riconoscimenti nazionali quali la Croce d’Oro, la Croce d’Argento e la Croce di Bronzo al merito dell’Esercito e numerose onorificenze internazionali tra le quali si menzionano la medaglia “Meritorius Service Medal” degli Stati Uniti d’America e la medaglia “Military Cooperation Consolidation Medal” della Federazione Russa.

Dopo tutte le missioni all’estero, morire nella tua patria, a bordo di quello che consideravi il “tuo mezzo di locomozione” è davvero incredibile. Giacomo Casanova diceva: “La morte è un mostro che caccia dal gran teatro uno spettatore attento prima della fine di una rappresentazione che lo interessa infinitamente”. E’ cosi che voglio ricordarti. Eri uno spettatore attento,  ma soprattutto eri  un Comandante che ha lasciato qualcosa che vale: preparazione,  impegno, tenacia e soprattutto umiltà.

Le doti del vero Comandante.