Caos V quartiere, dopo i ricorsi arrivano le denunce

Non c’è pace per il V quartiere. Da quando ci sono state le elezioni, che hanno consacrato alla presidenza il candidato del centro-sinistra Santino Morabito, è tutto un rincorrersi di notizie di ricorsi.

Alessandro Russo, che prima di Morabito siedeva alla presidenza della circoscrizione, ha annunciato sulla sua pagina Facebook che presto farà richiesta di aprire i plichi contenenti le schede e ricontare i voti ottenuti dai candidati.

«Seggi e numero di voti al V quartiere che non tornano oggi e non tornavano neppure nei giorni scorsi – ha scritto Russo – Armiamoci di pazienza e cerchiamo la via del Tar. L’assoluta incapacità con cui sono state gestite le attribuzioni dei seggi e il conteggio finale dei voti a presidente ha dell’incredibile per una città civile».

Ma a tenere banco oggi tra i corridoi di palazzo Zanca è la presunta denuncia presentata dal neoeletto presidente di quartiere alla Digos. Morabito avrebbe ricevuto delle intimidazioni non appena eletto, secondo quanto ha dichiarato alle forze dell’ordine.

Ma la verità che emerge è ben diversa, e ha del paradossale. Le “intimidazioni”, infatti, altro non sono se non il ritrovamento sulla scrivania del presidente di quartiere di una rivista sul servizio di pompe funebri.

Un giornale che, secondo fonti attendibili, si sarebbe trovato su quella scrivania ben da prima che Morabito fosse eletto,  da settembre dello scorso anno.

Senza contare un altro fatto determinante a sgonfiare definitivamente il ”caso delle intimidazioni”: quel giorno l’ufficio era ancora nelle disponibilità di Alessandro Russo: il passaggio di consegne tra l’ex presidente e il neoeletto, infatti, non è avvenuto. Dunque, se di intimidazione si trattasse, sarebbero rivolte a Russo, non a Morabito.

Quello che lascia più perplessi è la prontezza con cui il neopresidente ha sporto la denuncia, incurante dell’ilarità con cui è stata accolta negli ambienti politici. Come farà quest’uomo a governare una circoscrizione complessa come la V? Ad oggi resta un dubbio irrisolto.