Tragedia nella caserma di corso Calatafimi a Palermo, dove un carabiniere di 43 anni, Giovanni Lo Faro, si è tolto la vita impiccandosi.
Il militare faceva parte del nucleo Radiomobile. Ieri pomeriggio, sabato 26 ottobre, a trovare il corpo, senza vita, sono stati i suoi compagni e colleghi. Quando è intervenuto il personale del 118 non ha potuto fare altro che constatarne il decesso.
Lo Faro era un giovane Appuntato scelto dell’Arma, prima di arrivare a Palermo aveva prestato servizio nel 13° Reggimento Friuli Venezia Giulia di Gorizia. Secondo le prime informazioni pervenute, Giovanni aveva una compagna e una figlia, di soli 17 mesi. Sembra che nulla avesse fatto pensare a questo tragico gesto che ha sconvolto, ancora una volta, le Forze dell’ordine.
Antonella Cortese, criminologa e vice presidente dell’Osservatorio nazionale dei diritti e della salute dei militari e forze dell’ordine, ha così commentato la terribile notizia “Ormai sembra che indossare una divisa sia l’equivalente di mettersi addosso una pesante armatura con un soffocante elmo che limita lo sguardo attorno a noi e partire per una solitaria battaglia con la consapevolezza di non farcela già in partenza”.
Cortese ha poi aggiunto “Da tempo seguo attraverso l’Osservatorio il preoccupante fenomeno dei suicidi nelle forze armate. Almeno un caso a settimana, a volte di più. Una strage silenziosa delle divise che va fatta conoscere il più possibile”.
Ed è solo di qualche giorno fa la circolare del capo della Polizia, Franco Gabrielli, che ha chiesto agli agenti di non dogliarsi via chat e di stare attenti all’uso che si fa dei social. I poliziotti cinque giorni fa sono scesi in strada per chiedere rispetto “Sosteneteci da vivi, non da morti”.
Fonte: http://ilgiornale.it/