Catania, convegno internazionale di antropologia

Dal 14 al 17 dicembre prossimo si terrà a Catania il V Convegno Nazionale della Società Italiana di Antropologia Applicata (SIAA), organizzato in collaborazione con l’Università di Catania, l’Associazione Nazionale Professionale Italiana di Antropologia (ANPIA) e varie istituzioni e organizzazioni del territorio. Quest’anno il Convegno sarà dedicato al tema “Collaborazione e Mutualismo. Pratiche trasformative in tempi di crisi”. Per testimoniare l’apertura verso un confronto vivo con la società, le giornate di incontri, laboratori, dibattiti transiteranno dai locali dell’Università ai luoghi pubblici della città, attraversando aule universitarie, quartieri e diversi spazi culturali e associativi di Catania. Così, In linea con una ricerca antropologica che sempre più vuole mettersi in gioco nello spazio pubblico, antropologi provenienti da tutta Italia (e non solo) mostreranno quale può essere il contributo applicativo e trasformativo della ricerca antropologica per affrontare le sfide impellenti di un mondo purtroppo dominato da crisi e conflitti che richiedono uno sforzo congiunto di comprensione e azione.

Suddiviso in 14 sessioni tematiche, 9 laboratori pratici, 2 tavole rotonde, diversi momenti di scambio e dibattito, il Convegno proporrà un ricco ventaglio di contesti di ricerca e questioni: dalla progettazione urbana partecipata alle migrazioni transnazionali, dalle nuove forme di lavoro alle pratiche di cooperazione e sviluppo, dai disastri ambientali al cambiamento climatico, dall’educazione alla cittadinanza alle nuove forme di famiglia… Di particolare rilevo anche gli interventi in plenaria tenuti da antropologi nazionali e internazionali di chiara fama. Il 14 mattina apre il Convegno Antonino Colajanni con un intervento su “L’altra faccia dello sviluppo. Solidarietà e mutualismo nella cooperazione internazionale contemporanea”, mentre nel pomeriggio dello stesso giorno Ana Maria Gomes parlerà delle sue esperienze di antropologia dell’educazione con i popoli indigeni in Brasile. Il 15 dicembre sarà invece Alessandro Duranti ad affrontare i risvolti problematici della cooperazione in un intervento su musica e oralità dal titolo “Beyond Intentions: Glitches in Musical and Verbal Cooperation” e infine, sabato 16, Melissa Checker affronterà il tema della ricerca pubblica in antropologia con una relazione intitolata “Anthropological Superheroes(?): Promises, Pitfalls and Paradoxes of Activist Anthropology”.

Insieme proveremo a capire quali sono le ricadute virtuose del lavoro cooperativo, ma anche le sue criticità e le difficoltà che si frappongono nel percorso. E ancora, fino a che punto approcci di ricerca basati sulla collaborazione e la maieutica reciproca possono effettivamente dar luogo a relazioni di lavoro meno gerarchiche e competitive, a modi, tempi e luoghi della partecipazione e comunicazione pubblica meno asfittici. In che modo, insomma, facendo ricorso alla collaborazione, possiamo supportare al meglio le comunità con cui interagiamo sul campo e delle quali facciamo parte.

Il palinsesto del convegno offrirà inoltre una serie di iniziative trasversali, rivolte alla cittadinanza, con presentazioni di libri e riviste ed eventi culturali che si apriranno il pomeriggio del 14 con un bel momento di scambio organizzato dal gruppo di ricerca sul post-sisma del Centro Italia “Emidio di Treviri”: un’occasione per parlare di mutualismo scientifico e antropologia pubblica in contesti di crisi. In serata, sempre il 14, il convegno si sposterà invece nella sede dell’associazione Trame di quartiere, a San Berillo, per un World Cafè sul tema Come resistere all’invisibilità? Prostituzione, sessualità e sfera pubblica nel quartiere di San Berillo a Catania.

 Le occasioni di intrattenimento proseguiranno il 15 sera con il concerto del gruppo jazz Musica ex Machina presso il Centro ZO-Culture Contemporanee.

Per info, contatti e programma:

Mara Benadusi; [email protected]