Il diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla presenza di elevati livelli di glucosio nel sangue (iperglicemia) e dovuta a un’alterata quantità e/o funzionalità dell’insulina.
L’insulina è l’ormone, prodotto dal pancreas, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno ed il soggetto si ammala. Vi sono diverse tipologie di diabete, le principali sono 3.
-DIABETE DI TIPO 1 o giovanile, si manifesta in età infantile/giovanile, necessita la somministrazione quotidiana di insulina, non è ereditario. Tuttavia il paziente può però ereditare una -predisposizione alla malattia- attraverso la trasmissione di geni che interessano la risposta auto-immunitaria (anticorpi che attaccano le nostre stesse cellule) nonché principale fattore scatenante della su detta patologia.
-DIABETE DI TIPO 2 o senile, si manifesta in età senile, non necessita la somministrazione di insulina, è ereditario.
-DIABETE GESTAZIONALE, può insorgere nel corso di una gravidanza in soggetti predisposti al diabete di tipo 2, regredisce dopo il parto.
Le 3 tipologie su elencate, pur differenziandosi per alcuni aspetti portano con se alcune note costanti, tra cui, l’ aumentato tasso di glucosio nel sangue. Nel corso di questo trattato però, vogliamo entrare nei particolari di una sola delle 3.
DIABETE DI TIPO 1.
A causare l’insorgere della patologia, è la mancata produzione di insulina (ormone che consente l’ingresso degli zuccheri nelle cellule) da parte del pancreas, ossia una delle ghiandole del nostro organismo.
Il pancreas, sulla sua superficie presenta degli agglomerati cellulari:”Le isole di Langerhans”, costituite a loro volta da almeno 5 tipi di cellule endocrine che secernono parecchi ormoni diversi tra loro. Di questi, solo 3 sono quelli che giocano un ruolo fondamentale nel metabolismo degli zuccheri, nonché nell’insorgenza del diabete, e che per tanto, in questo caso, catturano la nostra attenzione.
CELLULE ALFA (producono glucagone,
ormone della contro regolazione antagonista dell’insulina).
CELLULE BETA (producono insulina).
CELLULE DELTA(producono somatostatina, ormone che tende ad
inibire la secrezione di insulina e glucagone).
Il fattore scatenante del diabete di tipo 1, se pur ancora non del tutto chiaro, porta con se una caratteristica costante, ossia, la presenza nel sangue di auto-anticorpi diretti contro antigeni (un antigene è una molecola riconosciuta come estranea o potenzialmente pericolosa dal sistema immunitario di un organismo che per tanto la combatte attraverso la produzione di anticorpi) localizzati a livello delle cellule che producono insulina, le quali a loro volta, vengono appunto riconosciute come sostanze nocive e dunque da distruggere. Il suddetto danno indotto dal sistema immunitario, potrebbe essere legato a fattori ambientali (tra i quali anche dietetici), oppure a fattori genetici legati al sistema immunitario (particolari tipologie di sistema HLA: la fabbrica degli anticorpi). Molto spesso infatti, il diabete di tipo 1 insorge a conseguenza di una massiccia risposta immunitaria, condizione che nell’organismo si verifica in casi di forte febbre o infezioni. Purtroppo, qualunque sia la causa, la totale distruzione di queste cellule che, in lassi di tempo più o meno breve ne deriverà, sarà irreversibile, pertanto, il paziente necessiterà della somministrazione quotidiana e perpetua di insulina.
I campanelli d’allarme da non sottovalutare nel corso della diagnosi sono parecchi
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