CMdB a Franza: No alla cultura del ricatto

Non si è fatta attendere la risposta di Cambiamo Messina dal Basso alla lettera aperta del gruppo Franza al Sindaco di Messina Renato Accorinti rispetto alla sponsorizzazione della festa della Vara, particolarmente sentita in città.

 

Tempo fa, attraverso una interrogazione in seno al Consiglio e rivolta all’assessora alla cultura Daniela Ursino, la consigliera comunale di CMdB Ivana Risitano aveva sollevato almeno due questioni: il rispetto maggiore del breve regolamento comunale sulla scelta etica degli sponsor e, semmai fosse necessario ricorrere al Gruppo Franza, chiedere allo stesso di rispettare il pagamento degli Ecopass e l’ordinanza anti-Tir.

 

All’interrogazione non fu data risposta, anche per la posizione differente di Ursino, per la quale – in un tempo di ristrettezza economica come quello attuale – diviene necessario accettare la presenza di sponsors privati.

 

Ieri sembra arrivata, inaspettata, la risposta del signor Franza che invita il Sindaco Accorinti a prendere le distanze dalle affermazioni della consigliera Risitano perché, a suo dire, “non si può essere sponsor indigeribili a convenienza”.

 

Per CMdB che sostiene l’attuale amministrazione, “l’arroganza e la volontà di controllo sulla città del più grande gruppo di potere messinese sono venute allo scoperto”. In particolare, attraverso un breve comunicato stampa, il gruppo afferma che con questa posizione “si mette sotto ricatto un’intera comunità minacciando di ritirare il finanziamento per la Vara, la tradizione più importante e più sentita dai messinesi, e facendo leva sul comune fervore religioso, a condizione di una totale e supina sottomissione politica”.

 

Ivana Risitano non accetta che sia strumentalizzato il sentire popolare accettando un compromesso o, ancor peggio, un riacatto. Ribadisce che, nel caso in cui si intendesse accettare la sponsorizzazione dei Franza, in barba al regolamento che vorrebbe che si evitassero gli affidamenti diretti, è opportuno che si chieda “al signor Franza di rispettare il pagamento degli Ecopass e l’ordinanza anti-Tir, di abbassare le erosissime tariffe per i residenti, e di attenersi al rispetto delle regolari procedure di legge”.

 

La Vara è una festa popolare, alla quale i messinesi sono tradizionalmente legati. Ed è per questo che, secondo Risitano, “farla diventare uno strumento di pressione e di coercizione politica è un atto assolutamente ignobile e antidemocratico”. La stessa consigliera ricorda che già in passato “il signor Franza aveva minacciato licenziamenti del personale”, proprio in occasione dell’emanazione dell’ordinanza anti-Tir. Oggi, la lettera di aut aut al Sindaco viene percepita da CMdB come “l’ennesimo ricatto”.

 

In un precedente comunicato stampa, base dell’interrogazione successivamente posta all’assessora Ursino, la consigliera di CMdB era stata molto ferma rispetto alla questione degli sponsors, sottolineando come “il dibattito sugli sponsor” sia un tema caldo, “soprattutto nell’attuale congiuntura socio-economica e alla luce dei buchi e dei tagli di bilancio nel settore della cultura”. La gestione delle sponsorizzazioni, per Risitano, “è una questione estremamente delicata e complessa: bisogna prestare attenzione al profilo giuridico e a quello fiscale, ma anche a quello etico”. Ecco perché adottare uno sponsor, a livello comunale, per la consigliera “significa veicolare un marchio: e scegliere a quale prodotto dare visibilità in cambio di un sostegno economico è scelta che va fatta responsabilmente” se si vuole ragionare in “un’ottica di consumo critico”.

 

Il Regolamento sulle sponsorizzazioni attualmente vigente presso il Comune di Messina, pur ridotto nella forma rispetto a quello in vigore nella capitale romana, regolamenta la gestione delle sponsorizzazioni, garantendo tramite gare pubbliche, progetti e contratti, trasparenza, e scongiura – secondo Risitano – “il rischio che si facciano privilegi e che l’accesso non sia garantito a tutti con equità”. Nel Regolamento messinese, anche se ridotto, sembra esserci di più: c’è la possibilità per l’Amministrazione di rifiutare certi sponsor per motivi di opportunità politica.

 

Per Ivana Risitano “l’ideologia è un orizzonte di senso” e “quando si incontra/scontra con la realtà, le cose si complicano”. Ecco perché “se si intendesse accettare la sponsorizzazione del gruppo Franza – afferma Risitano – che si faccia attraverso due importanti azioni: il rispetto del regolamento che non prevede l’affidamento diretto e l’invito al gruppo Franza di rispettare il pagamento degli Ecopass e l’ordinanza anti-Tir”. Se poi, conclude la consigliera, “si volesse trovare una soluzione alternativa, si potrebbe aderire alla possibilità di fare cultura dal basso, raccogliendo i fondi in modo diverso, da liberi cittadini, attraverso la metodologia del crowdfunding. Anche in questo modo è possibile fare cultura”.