Come ai tempi di Buzzanca e Miloro

E’ Luigi Beninati, componente della Direzione Provinciale del PD e cofondatore nazionale del Laboratorio Democratico, a ricordare l’ex Sindaco di Messina ed il suo assessore al Bilancio per puntare il dito su una presunta allegra gestione del bilancio consuntivo 2014 da parte della Giunta Accorinti.

Al centro del comunicato stampa di Beninati un tesoretto di 17 milioni di euro a cui si dovrebbero aggiungere impegni finanziari per altri 20 milioni destinati a pagare i debiti fuori bilancio. “ A questo punto, come LabDem Messina ci domandiamo perché queste somme non siano state spese durante il 2014. Fino a qualche giorno fa c’erano lavoratori delle partecipate e delle cooperative dei servizi sociali in stato di agitazione per gli stipendi non pagati.”

Anche con riferimento al consuntivo del 2014 il Vicesindaco Signorino ha fatto trapelare la notizia sussurrata nei corridoi di Palazzo Zanca di un avanzo di cassa a due cifre ma memore della disavventura del consuntivo 2013, dove aveva parlato di un attivo di 6 milioni di euro poi trasformatosi in un passivo di 2 milioni e 400 mila euro, questa volta non ha voluto dare i numeri.

“Vorremmo anche capire, continua Luigi Beninati, se queste somme, teoricamente residuali, siano davvero reali, liquide e pronta cassa. Se così fosse, sarebbe gravissimo non averle già utilizzate nel 2014.

Dal resoconto della Tesoreria emerge una costante esposizione debitoria del Comune (come attesta la magistratura contabile) e siamo davvero curiosi di capire quale sia il reale stato di salute dei conti del Comune di Messina.

Che ancora una volta appaiono contraddittori, rappresentando una realtà parziale della situazione contabile dell’Ente, al quale continuano a mancare una corretta contabilità delle partecipate, una seria analisi e un progetto sul costo dei servizi e del personale impiegato”.

E per finire il rappresentante di LabDem lancia il suo affondo politico con un raffronto tra la vecchiapolitica e la nuovapolitica ed ancora un accenno all’intervento della magistratura che rapportato alle procedure penali aperte sui Bilanci Comunali del passato non può non essere inteso che come un richiamo a fare chiarezza sui numeri e sui conti.

“Sembra di essere tornati all’epoca Buzzanca-Miloro, quando ci dicevano che tutto andava per il meglio, con buona pace dei messinesi e di tutti i creditori dell’Ente

In sintesi, attendiamo di entrare nei dettagli non appena sarà disponibile il Conto Consuntivo per effettuare valutazioni più approfondite.

A questo punto ci si chiede cosa farà la magistratura che da tempo ha sotto controllo la situazione dei conti messinesi.”

(PG)