Ancora legato alla propria attività lavorativa, Placido Amico vive a Camaro e ogni mattina si avvia ad aprire la bottega di calzolaio in viale Europa
Messina – Festeggiamenti per i cento anni di Placido D’Amico nel quartiere di Camaro. Il più anziano della III circoscrizione, calzolaio per una vita e ancora oggi legato alla sua attività tanto da recarvisi ogni giorno accompagnato dal badante. Tra i clienti eccellenti a cavallo tra gli anni sessanta e ottanta personaggi come l’on. Fusco, il generale Lentini, il prof. Barresi, gente di spessore che si affidava alle capacità del tenace ciabbattino.
Classe 1912, vedovo e padre di un figlio che oggi vive a Roma, apprezzato per l’operosità e l’abilità, Placido Amico inizia negli anni ’30 la propria attività, nel 1934 si trasferisce presso un laboratorio di Milano, dove a seguito di un artigiano meneghino si specializza, acquistando professionalità e inventiva. “Creava scarpe di raso – affermano le signore del quartiere – con il tulle delle spose”. Continua a vivere le sue giornate come se dovesse ancora aprire e chiudere la propria attività, dimostrando un approccio alla vita fortemente protesa ad un invecchiamento attivo che nei fatti gli ha garantito salute e longevità.
E proprio per queste attitudini al lavoro, intese come elemento di valorizzazione del vissuto di una persona, che il Movimento Cristiano Lavoratori di Messina ha consegnato lo scorso 16 luglio presso i locali di “Villa Elisa” una targa di merito al valore sociale con la seguente motivazione:
“La Presidenza provinciale del Movimento Cristiano Lavoratori di Messina,tenuto conto dei valori profusi nell’arco della propria vita,adducendo tali motivazioni come elementi meritevoli di encomio,in risposta ai valori etici del lavoro, quale elemento di realizzazione integrale della Persona,esprime stima e felicitazione per questo giubileo”.
“Per noi è motivo di orgoglio – afferma Giuseppe Bottaro, presidente del Movimento – dare questo riconoscimento al sig. D’Amico, in quanto queste persone ci testimoniano come l’operosità lavorativa sia parte essenziale della costruzione di una vita dignitosa”. “Gli stessi insegnamenti della Chiesa – continua Bottaro – ci parlano dell’Uomo come colui che coopera alla creazione di Dio e che realizzandosi nel lavoro celebra il primato della Persona”. “Compito della società, di noi stessi – conclude Bottaro – è quello di umanizzare l’operato delle persone, perché il lavoratore è un agente sociale che partendo dalla propria condizione umana e lavorativa, migliora la comunità, perché il lavoro è una parte importante dell’Uomo, senza la quale non c’è giustizia sociale, sviluppo e progresso”.
MCL ha voluto anche ricordare, inserendo il relativo logo nella targa consegnata, come il 2012 sia stato proclamato dall’Unione Europea “Anno europeo dell’invecchiamento attivo e delle solidarietà tra le generazioni”, il cui obiettivo è proprio la promozione di una cultura dell’invecchiamento attivo che valorizzi l’utile contributo degli anziani alla società e all’economia, favorendo opportune condizioni di lavoro, di partecipazione alla vita sociale e di vita sana ed indipendente.
L’occasione è stata anche utile per avviare le attività del nuovo Circolo MCL di Camaro intitolato a “Mons. Giuseppe Malgioglio”, un circolo nato proprio sul solco del quarantesimo dello stesso MCL e contestualmente all’anniversario dell’erezione a Parrocchia della Chiesa che fu voluta dal venerabile Mons. Malgioglio proprio nel lontano 1972.