Consigliere Comunale disposta a pulire i locali di Palazzo Zanca.

Il manuale Cencelli contro il no-muos e l’ufficio di Gabinetto.

Prima di procedere a spiegare come sia stato possibile che due Consiglieri Comunali, un’ Assessore ed un intero ufficio di Gabinetto siano stati costretti a “guerreggiare”, politicamente parlando, affinché domani Sabato 12. 10. 2013 alle ore 17:00 si potesse tenere a Palazzo Zanca la “Notte Bianca Nomuos- per la Pace e per il Disarmo” dobbiamo dire cos’è il manuale Cencelli e che cosa è il Muos.

Il Muos, che paradossalmente è di più semplice spiegazione, è quel sistema satellitare di comunicazione che attraverso quattro mega antenne posizionate in punti strategici del mondo, tra cui quello in fase di realizzazione a Niscemi – un piccolo comune di circa 30.000 abitanti in provincia di Caltanissetta-, consentirà alle forze armate degli Stati Uniti d’America di coordinare, connettere, collegare e unire in tempo reale tutti i soldati americani, tutti gli aerei, tutti i carrarmati, tutti i missili e tutti i droni (gli aerei senza pilota umano) nello stesso istante. Della serie quando la realtà supera la fantascienza.

Invece, per manuale Cencelli s’intende una formula algebrico-deterministica per regolare la spartizione delle cariche pubbliche in base al peso elettorale di ogni singolo partito o corrente politica. È attribuito a Massimiliano Cencelli, un funzionario della Democrazia Cristiana (Wikipedia). In altri termini Il manuale Cencelli fungeva da “norma regolatrice”, così che nessuno dovesse avere da recriminare.

Detto questo iniziamo la nostra storia con l’antefatto. Il 25 Settembre 2013 l’Assessore Filippo Cucinotta con delega alle Politiche Giovanili chiede la concessione del Salone delle Bandiere per il 12 Ottobre dalle 15,00 fino a sera inoltrata per una manifestazione riguardante i temi della Pace-. Giorno 8 Ottobre mattina, analoga ed identica richiesta viene presentata dal Consigliere Comunale Ivana Ristiano di Cambiamo Messina dal basso.

Ed è a questo punto che inizia la “guerra” e a raccontarcela è il Consigliere Comunale Giuseppe Trischitta: “ l’amministrazione non poteva, utilizzando il palazzo principale, organizzare questa festa ( la manifestazione riguardante i temi della Pace). Praticamente il problema è nato nella riunione del Consiglio Comunale di giorno 8 Ottobre, dove molti Consiglieri hanno contestato tale situazione in merito all’uso del palazzo principale da parte di una sola forza politica e senza mai aver informato il Consiglio Comunale, che ha appresso la notizia dalla Stampa. Per altro essendo incompatibile lo svolgimento di quella manifestazione in un’unica sala, il Salone delle Bandiere. Proprio perché è l’unica sala che può essere utilizzata…dunque se saranno utilizzati androne e corridoi sarà illegittimo anche per l’impegno di personale, pulizia ed altro. La collega Risitano, invece, si è alzata ed ha detto che la proposta era stata fatta dal Movimento Accorinti cambiamo Messina dal Basso e quindi la proposta era stata fatta dal Movimento e non dalla Giunta. Io ieri sono andato all’ufficio prenotazioni e incredibilmente e scorrettamente da parte della collega Risitano ho trovato due proposte (quelle di cui sopra)…che ha presentato la domanda dopo il Consiglio Comunale per dimostrare che l’aveva richiesto lei. Io ho avuto queste copie con molta difficoltà perché il Vicesegretario Generale (il Dott. Bruno che anche il Dirigente che affianca l’ufficio di Gabinetto nella firma in linea tecnica degli atti amministrativi) non intendeva rilasciarmeli subito perché diceva che li doveva studiare. Cioè si doveva “studiare” due parole di richiesta…due righe…un documento che si vista e si dà subito e solo quando gli ho detto che avrei riferito in Consiglio mi ha risposto: che fa, lei mi minaccia ? …finalmente sono venuto in possesso dei documenti e preciso che nel momento in cui si verificavano questi fatti lui (il dott. Bruno) era in compagnia del collega Risitano che discutevano di questo fatto…quindi è la Giunta che richiedeva la sala e non è vero che l’aveva richiesta il Movimento Cambiamo Messina dal Basso…comunque domani vedremo se tutta la manifestazione si svolgerà nel salone delle Bandiere o se il concerto Jazz… e mi domando: se si fa un concerto Jazz viene pagata la Siae ? C’è l’ordine pubblico ? Il controllo ? Qua ci sono feste, festeggiamenti ed altro…per queste manifestazioni che fa il gruppo Pinelli ed altro non valgono le regole che volgono per tutti gli esercenti commerciali e per gli altri…di avere le autorizzazioni Siae e della Questura ? Io ho chiesto ma non ho avuto risposta. E continuando: “ un conto è se la richiesta viene dalla Giunta e un conto è se viene da un movimento politico…perché con la scusa del movimento politico non si paga la tassa d’uso del Salone delle Bandiere (circa 200 Euro). Un’altra cosa è se è la Giunta che utilizza il Palazzo Municipale su argomenti politici non condivisi con il Consiglio Comunale e per fini personali violando tutte le regole Non è che viene dato Palazzo Zanca per una festa, non è che se il Pdl chiede la festa della Libertà viene dato il Salone delle Bandiere”.

Contrariamente a quanto si possa pensare il Consigliere Trischitta ha le sue ragioni. Tutto dipende da un atto amministrativo del Commissario Croce che, con l’intento di mettere un freno alle “spese” e non svolgendo attività politica, stabili che l’uso del salone delle Bandiere da parte di associazioni e quant’altri dovesse comportare il pagamento di una “tassa” d’uso. Ovviamente essendo Palazzo Zanca il cuore e l’anima della politica cittadina esclusi dalla tassazione erano proprio i partiti politici tradizionali, una sorta di regola Cencelli locale. In questo senso molti Assessori della passata amministrazione usavano aggirare le opposizioni che i loro colleghi della Giunta, appartenetti ad altri partiti, avessero potuto porre in merito all’uso del Salone delle Bandiere esplicando la propria attività politica di partito ricorrendo alla struttura della Chiesa di Santa Maria Alemanna e richiedendo tramite l’ufficio di Gabinetto il Patrocinio oneroso del Comune che veniva riconosciuto dal Sindaco. Ovviamente il Salone delle Bandiere era, è rimane, nella disponibilità assoluta del Sindaco ed era per questo che allora non veniva richiesta nessuna tassazione essendo le manifestazioni autorizzate direttamente dal Sindaco tramite l’ufficio di Gabinetto. A tal fine rammento a me stesso che il primo atto formale d’insediamento di un Sindaco è la consegna da parte del Ragioniere Generale e alla presenza del Segretario dei libri contabili e della cassa comunale, cioè del patrimonio mobiliare e immobiliare del Comune. Per assurdo il Sindaco nel Salone delle Bandiere potrebbe decidere anche di organizzare una spaghettata o un agape con tutti i suoi dipendenti comunali senza che nessuno possa o debba avere niente da ridire.

Detto questo sentiamo il Consigliere Ivana Risitano in merito agli stessi fatti e al solo fine di precisare lo strano ruolo che oggi, con la rivoluzione Accorinti, gli Assessori si trovano a ricoprire.

“la Giunta può chiedere il Salone delle Bandiere per una sua azione politica, può prendere un’azione politica insieme al Movimento cambiamo Messina dal Basso ed effettivamente l’Assessore Cucinotta ha presentato la richiesta per la Notte Bianca ma dopo una chiacchierata all’interno del movimento, abbiamo deciso che fosse più opportuno che fosse il movimento in prima persona a muoversi anche per dimostrare che siamo autonomi”

A questo punto, secondo l’idea rivoluzionaria d’Accorinti che non ha voluto l’etichetta o l’imprimatur dei Partiti nel suo movimento cambiamo Messina dal Basso, ho chiesto ingenuamente di quale Giunta stessimo parlando… il discorso è scivolato su questi toni sino a quando…”i Dirigenti mi hanno comunicato che nel momento in cui noi abbiamo scelto di promuovere questa iniziativa come movimento la domanda pervenuta successivamente sarebbe stata quella valida. Quindi la procedura formale, cioè la richiesta di Ivana Risitano, sarebbe stata quella valida. Cioè quella che i Dirigenti ritengono quella effettiva e valida. Per cui io ho firmato l’assunzione di responsabilità per quanto riguarda la pulizia dei locali e tutto quanto….è una delibera del Commissario Croce che dice che se noi come movimento politico garantiamo la pulizia dei locali e quant’altro possiamo regolarmente usufruirne. “

Quindi pulirete voi il locali ? E’ la prima volta che succede.

“Si. Del resto è quello che abbiamo fatto durante tutta la campagna elettorale quando abbiamo usato le piazze ed il cittadino sa benissimo che i volantini che ha trovato in terra non erano quelli di Cambiamo Messina dal basso.”

Molti di noi ancora non hanno capito che cos’è e qual è la rivoluzione “culturale” d’Accorinti e soggiogati dai vecchi schemi mentali di una vecchia Politica che ci ha conquistati con modelli sempre uguali a se stessi ci riesce difficile comprendere come un Consigliere Comunale sia disposo a pulire i locali che usa per le sue idee politiche. Ma, non avendo bisogno di martiri anche se preferiamo un Consigliere che pulisce i locali che usa per la sua attività politica a quelli che da sbriga faccende preferiscono provvedere a ritirare i certificati di famiglia per il proprio elettorato o prenotano le visite nei vari ospedali cittadini, vediamo che cosa significa nel rispetto del manuale Cencelli aver escluso i Partiti dal movimento Cambiamo Messina dal basso e lo facciamo iniziando dal Diritto Amministrativo e dalla figura del Sindaco.

Il Sindaco viene scelto direttamente dai cittadini e per far questo la gente è chiamata a valutare non soltanto le persone, cosa fondamentale, ma anche un programma amministrativo, quel programma amministrativo non può essere carta straccia, ma deve essere vangelo assoluto per chi chiede fiducia ai cittadini, e vi deve essere un costante riscontro di coerenza tra quello che si fa e quelle che sono le linee di mandato. Questo significa che se il Sindaco non è espressione dei Partiti, ed in questo senso Accorinti è stato chiaro sin dall’inizio, la Giunta e sui Assessori sono o dovrebbero essere come un corpo unico. D’altra parte anche il Diritto Amministrativo ci dice che gli Assessori esercitano le deleghe che il Sindaco gli affida. Per essere più espliciti è come, amministrativamente parlando, se ci trovassimo di fronte al famoso discorso d’Agrippa o di San Paolo dove tutte le membra erano chiamate a fare il loro dovere se volevano sopravvivere come “corpo politico” e questo vale anche per i Consiglieri Comunali. Se questo è vero, come è vero, non vi possono essere i distinguo di Rifondazione Comunista, di SEL, dell’amorfa componente cattolica o dell’altrettanto amorfa componete “Universitaria o intellettualoide”. Vi è solo il Movimento Cambiamo Messina dal Basso che non è una forza “politica partica”.

Il nostro è un dato fattuale e plasticamente visibile a tutti coloro che recandosi a Palazzo Zanca prestassero attenzione ai locali che sono destinati ai gruppi politici dei Partiti (PD,PDL, UDC, SIAMO MESSINA ecc et ecc) con una sola eccezione rappresentata dal Movimento. Per essere chiari sino in fondo nella Carta Costituzionale i Partiti sono previsti i movimenti no.

Ma la rivoluzione non si ferma alla Costituzione e per spiegare come sia per certi versi aliena ritorniamo al fatto (una manifestazione per la pace) e al manuale Cencelli. Stante le risultanze elettorali della rivoluzione politica degli Accorintiani dovremmo dedurre altrettanto chiaramente che, davanti al dato oggettivo rappresentato dalla nomina a Sindaco di Renato Accorinti, i distinguo del consigliere Trischitta decadono per vari motivi legali e formali. Ed ecco che se volessimo porre attenzione alla domanda presentata dall’Assessore Cucinotta (non essendoci Partiti e manuale Cencelli alla mano) è come se fosse lo stesso Sindaco-dominus che avesse detto ad un suo “segretario particolare” prenotami, tramite l’ufficio di gabinetto preposto, un appuntamento per la Pace da tenersi nel Salone delle Bandiere; se invece vogliamo appigliarci alla successiva e coincidente richiesta del Consigliere Ivana Risitano è come se lo stesso Sindaco-dominus avesse detto: vammi a ritirare una Raccomandata per la Pace da svolgersi nel salone delle bandiere e la delega la trovi presso gli Uffici di Gabinetto.

Come mi ha detto un altro “vecchio” Consigliere Comunale e precedente politico di razza …il provvedere a tagliare le erbacce è un compito che spetta attenzionare ai Consiglieri di quartiere, il Consigliere Comunale vola più in alto…

Non resisto… ma qualcuno dei Dirigenti a cui il Consigliere Comunale Ivana Risitano ha richiesto lumi le ha detto che comunque il Salone delle Bandiere il 14 Ottobre 2013 come tutto il Palazzo comunale, dopo l’appuntamento con la Pace, sarà pulito ? E’ come se il Sindaco e la Città di Messina pagasse profumatamente una colf e poi si debba preoccupare se qualcuno ha tirato lo sciacquone. Questo anche perché da anni circolano maestranze della Ditta a cui è affidata la pulizia degli stabili Comunali, di Palazzo Zanca e del Salone delle Bandiere anche…..

Pietro Giunta

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