Crescono le vittime dell’amianto, e i numeri vengono presentati come un bollettino di guerra.
Questa volta il Killer silenzioso ha ucciso un ex dipendente della Pirelli, Nicola Briguglia. Questo accade, mentre il comitato amianto è impegnato strenuamente nel portare avanti le problematiche della malattie professionali, come ci spiega in una nota di denuncia Salvatore Nania, che racchiude tutta l’amarezza per l’accaduto: “Mentre proseguiamo nel discutere la bozza del piano amianto a livello nazionale e a livello regionale non inizia, ancora oggi, la sorveglianza sanitaria gratuita per tutti gli ex esposti all’amianto e prodotti altamente cancerogeni, come per gli ex esposti Sacelit e siamo in attesa di una risposta da parte del Presidente della Regione, dall’Assessore alla Sanità, Ambiente e Lavoro, per lo svolgimento della prima conferenza regionale sull’amianto, dopo 20 anni dalla legge 257/92 e ancora una volta siamo tacciati come regione di non essere in possesso di una mappatura sulla presenza di Amianto e prodotti contenenti amianto nel territorio Siciliano” Due realtà quindi emergono: l’incapacità di far fronte al problema e la continuazione di una strage silenziosa.”
I colleghi ricordano intanto la grande professionalità di Nicola,morto il 28 dicembre, ex lavoratore della Società Pirelli Spa di Villafranca :”Senza paura e senza remore era sempre presente al bisogno urgente di interventi, effettuando le manutenzioni con estrema diligenza in quelli che erano i reparti, purtroppo inquinati dall’amianto e dalle altre sostanze cancerogene”.Quello che desta ancora più preoccupazione nel comitato è l’assoluto silenzio delle istituzioni che non vengono incontro ai lavoratori e a tutti coloro che sono esposti all’asbesto, -come sottolinea ancora Nania:“siamo abbandonati dalle Istituzioni che sin dal 1992 dovevano monitorare la nostra Sorveglianza Sanitaria e che dal 10 settembre 2010, come affermato per iscritto la ASP5 di Messina doveva iniziare per tutti gli ex esposti della provincia”.
L’auspicio del presidente del comitato amianto è che dopo vent’anni le istituzioni regionali guardino a queste problematiche con “una grande e speciale umanità”, anche se attualmente, aggiungiamo noi, pochi sembrano interessarsene.
Purtroppo però la fibra killer continua a mietere vittime in tutta Italia.