La notizia dei funerali “pubblici” ed apparentemente molto affollati di Rosario Sparacio, fratello del boss di Giostra Luigi Sparacio, non ha tardato a scatenare polemiche e denunce.
Il funerale, avvenuto sabato scorso, avrebbe visto la partecipazione di una quarantina di persone. Le stesse avrebbero poi accompagnato il feretro al cimitero.
Le polemiche della Commissione regionale antimafia
“Mentre in Italia non si celebrano pubblicamente funerali né matrimoni, com’è stato possibile che a Messina in cento abbiano accompagnato al cimitero il feretro del fratello di un capomafia? Dietro la bara di Rosario Sparacio, fratello del boss Luigi, c’erano auto, moto, amici.“
Lo afferma il Presidente della Commissione Regionale Antimafia Claudio Fava, commentando la notizia dei funerali “pubblici” di Rosario Sparacio.
“Dal sindaco Cateno De Luca sempre pronto a rumoreggiare – conclude Fava – stavolta è venuto solo il silenzio.”
D’Angelo (M5S): Sul corteo funebre del fratello del boss è necessario fare chiarezza
“La politica non sta facendo alcuna speculazione ai danni di Messina e del primo cittadino. Vogliamo, anzi, che la comunità venga tutelata e messa a conoscenza di questi fatti che, se confermati, rappresenterebbero una pagina bruttissima per la città”, dichiara la senatrice Grazia D’Angelo (M5S).
La procura di Messina ha aperto un’indagine conoscitiva sul funerale del fratello del boss
La procura di Messina ha intanto avviato un’indagine cosiddetta “conoscitiva”, al fine di valutare si siano effettivamente violate le disposizioni per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.