Cosa pensano le donne del partito della gnocca?

L’Italia sta cadendo sempre più in basso. E se neanche stavolta ci si deciderà a far cambiare le cose allora vuol dire che non abbiamo più alcuna speranza.

“Il partito della gnocca”, questa è l’ultima trovata strategica del nostro Premier. Rilanciare un partito, “Il popolo delle libertà”, e restituire ad esso il vigore originario rinnovando la sua identità: quale idea migliore se non quella dell’unico chiodo fisso che sembra avere il nostro Presidente?
Quest’ossessione quasi maniacale di Berlusconi sembra suggerire uno schema difensivo, una paura, probabilmente giovanile, di essere catalogato come omosessuale, paura evidenziata anche dalla sua dichiarazione “meglio apprezzare le belle ragazze che essere gay”.  Come superare allora questo trauma adolescenziale? Esaltando nella maniera più esplicita e volgare la sua virilità. Stavolta non avrà esagerato caro Presidente?

“Il partito della gnocca è un’idea del cazzo” anche la Santanchè, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e fedelissima alleata di Berlusconi, ha poco apprezzato la sua idea sicuramente molto originale, e con queste parole l’ha commentata durante il programma “L’ultima parola” di Gianluigi Paragone.

Ma se neanche i suoi alleati riescono più a ridere alle sua battute, sicuramente poco felici, cosa ne penseranno gli italiani?

Mi sento offesa, offesa da un Presidente che invece di salvaguardare i nostri diritti, di difenderli, di battersi per essi, è troppo concentrato a esaltare la sua virilità senza rendersi conto che l’unica cosa che sta ottenendo è la pubblica umiliazione”con queste parole Cristina, così la chiameremo, commenta la battuta del nostro Presidente. Lei la conosciamo già. Tempo fa ci aveva raccontato la sua storia, una storia uguale a quella di molte altre ragazze che sono state vittime di violenze fisiche.

Cosa si prova ad essere rappresentati da una persona come Silvio Berlusconi, Cristina?

Cosa si prova? Beh di certo non sono felice che sia il mio Presidente, ma di uomini come lui ce ne sono tanti, anche se non sono la maggioranza per fortuna.
Sono d’accordo con te quando sostieni che il suo comportamento derivi da un trauma infantile, non si potrebbe spiegare diversamente una tale ossessione. Ma penso anche che ad una certa età tutti i traumi si possano superare, e come sappiamo bene il Premier non è più un ragazzino. Io, come tante altre donne che hanno subito la mia stessa esperienza, mi sono impegnata a crescere, a mettere da parte un pezzo della mia vita. Non credo che queste siano cose possibili da dimenticare, però si può andare avanti, si può crescere e trarre beneficio da ogni momento della propria vita.

Pensi quindi che questo comportamento non sia giustificabile?

Comprensibile forse, ma non giustificabile. Fare dell’ironia sulla vita è un dono, ma lui l’ha trasformato in un terribile difetto. Il suo modo di scherzare è offensivo e volgare, è incapace di darsi un limite, di porre un freno a questa sua smania di mascolinità troppo accentuata. Offende me come donna, come madre, come moglie, mi offende e mi umilia con le sue trovate tristi e per nulla divertenti, calpestando la mia dignità e facendosi gioco della mia sensibilità. Non ci sono giustificazione per questo. Ogni persona ha diritto di essere rispettata che sia uomo o donna, che abbia la pelle bianca o nera, che sia eterosessuale o omosessuale, che viva in una villa a tre piani o che abbia difficoltà ad arrivare a fine mese.

Vorresti dire qualcosa al nostro Premier?

Certo. Caro Presidente, abbiamo la fortuna di vivere in una delle nazioni più belle al mondo, di essere una delle potenze mondiali, di vivere in quella parte del mondo in cui ognuno è libero di esprimere i propri pensieri, non sviliamo tutto concentrandoci  solo su noi stessi e sulla nostra persona, cerchiamo di pensare a crescere insieme e uscire da questa crisi che da anni devasta la nostra bella Italia.

Grazie Cristina, speriamo che le tue parole possano arrivare al nostro Presidente.