Lui è angelo ventura (detto u checco). Figlio del boss titta ventura, è coinvolto (e scappò!) nella strage in cui morirono i piccoli Alessio e Simone D’Antonio.
Già arrestato (ed è a processo) per mafia, droga, estorsioni, rapine.
Stava girando a bordo di una Fiat Panda a Vittoria. Senza motivazioni valide. Senza patente, perché revocata, e con l’autovettura non assicurata. angelo ventura, 36enne, è stato fermato da una pattuglia della Guardia di Finanza e denunciato a piede libero.
ventura è attualmente sotto processo davanti al tribunale collegiale di Ragusa nell’ambito dell’Operazione Survivors condotta a settembre 2017 dalla DDA di Catania su indagini eseguite da Polizia e carabinieri. La DDA ritenne di avere individuato i componenti di una associazione mafiosa, riferibile al clan ‘stiddaro’ dei carbonaro/dominante, impostasi a Vittoria tramite un gruppo riferibile alla famiglia ventura.
L’associazione armata avrebbe avuto come finalità estorsioni, recupero crediti e controllo delle attività economiche. Anche attraverso l’intestazione fittizia dei beni. In primo grado con rito abbreviato davanti al gup di Catania sono già state condannate 6 persone a 72 anni di carcere. Due le assoluzioni. ventura, assieme ad altre 15 persone, nell’ambito della stessa operazione, è sotto processo con rito ordinario davanti al Tribunale collegiale di Ragusa.
Il suo nome si collega anche all’omicidio dei cuginetti Alessio e Simone D’Antonio falciati da un suv a luglio dello scorso anno. Ventura era stato denunciato per omissione di soccorso, con altri due soggetti che viaggiavano nell’automobile assieme al conducente. Quest’ultimo, rosario greco, dovrà rispondere invece di duplice omicidio stradale aggravato davanti al gup.