Pub e teatro. Due ambienti l’uno il contrario dell’altro. Il teatro, mondo della finzione, in cui indossare una maschera è azione fulcro della rappresentazione. Il pub è il luogo in cui, di quella maschera, ci si libera.
Due mondi, due contesti, due atmosfere diverse ma accomunate, fuse. E’ quanto accade in ‘Due’, versione italiana di Serena Zampolli dell’opera del 1989 ‘Two’, di Jim Cartwright, in scena sabato 18 febbraio alle ore 20:45 e domenica 19 alle ore 18:30, al Teatro dei 3 Mestieri di Messina.
La stagione teatrale ‘Buona la prima’ si arricchisce così di una rappresentazione che, con la regia di Massimo Mesciulam, porta in scena storie di vita vissuta, intrecciate tra loro da una cornice comune costituita da un pub di provincia.
In questo luogo di aspirazioni fallite e vite complicate, si definiscono i rapporti tra i due gestori, una coppia affiatata, ma cristallizzata in un rancore irrisolto. Su uno sfondo che è al contempo secondo e primo piano, gli avventori del pub entrano ed escono, litigano e si amano, mettono a nudo la propria solitudine, cercando di affondare nell’alcool le proprie disillusioni. Spaccati di realtà la cui intimità viene denudata. Il luogo ‘rifugio’ per eccellenza, in cui la riservatezza acquista quasi un tono mistico e una sacralità inviolabile, è alla portata di un pubblico che spia inconsapevolmente. Vive storie altrui.
Ciò che arricchisce di originalità e movimento la rappresentazione, è il modo in cui il tutto viene presentato. I personaggi che si avvicendano sulla scena sono sempre impersonati dalla coppia proprietaria che, cambiando abiti , modo di parlare, di muoversi ed agire, riesce a vestire in modo assolutamente credibile 14 personalità diverse. Sarà proprio in questo intreccio di vite e situazioni che i coniugi riusciranno, finalmente, a parlarsi e a conoscersi. 14 maschere che permettono così di svelare cosa in verità si cela dietro di esse.
Una gran prova d’attore, mirabilmente affrontata dalla coppia Ciaburri e Mancini, e ben accolta dalla critica. Così come la regia, segnalata per essere riuscita a conferire alla rappresentazione una naturalezza tale da rendere il tutto pienamente credibile e veritiero.
“Davvero bravi, i due attori, nella restituzione spesso comica dei personaggi”
RESI ROMEO, Repubblica
“Mesciulam, come sempre, riesce a dare ai suoi attori quell’imprinting di naturalezza che è un valore aggiunto nella recitazione di oggi. Nessuna caricatura, solo verità, per questo ancora una volta il suo lavoro si dimostra attuale e ben riuscito”
Francesca Camponero
GS Trischitta
DUE
di Jim Cartwright (versione italiana Serena Zampolli)
Regia Massimo Mesciulam
Con Angela Ciaburri e Davide Mancini
Produzione Compagnia Randevù