Attenti al furto di identità in rete. Il fenomeno delle frodi con il furto d’identità legato al credito al consumo è sempre più diffuso e in ulteriore aumento. Motivo? Da un lato lo sviluppo del credito al consumo e della criminalità; dall’altro un uso poco responsabile dei mezzi di pagamento elettronici da parte dei consumatori.
L’allarme è stato dal direttore generale dell’Abi e dall’Adiconsum che conferma i numeri forniti dall’Abi: il fenomeno delle frodi legate al “furto d’identità” vale tra 1,6 e 2 miliardi di euro l’anno da noi, mentre in Gran Bretagna, per esempio, raggiunge ormai il miliardo e mezzo di sterline. Per questo secondo Adiconsum è importante che le misure legislative allo studio vengano adottate al più presto.
Adiconsum ha chiesto che la lotta alle frodi creditizie sia condotta a 360° anche mediante la cooperazione a livello nazionale ed europeo tra Forze dell’Ordine (per la parte di prevenzione e repressione, che va sempre più rafforzata), istituzioni (per l’approvazione di norme efficaci), associazioni consumatori (per la parte di informazione), imprese (per lo sviluppo di tecnologie sempre più sicure). Intanto l’Associazione Consumatori della Cisl ricorda come difendersi dalle frodi creditizie:
• Non rispondere alle mail che chiedono di inserire i dati della carta di credito in un modulo o in una pagina web (phishing).
• Sminuzzare, in modo da rendere illegibili i propri dati, le ricevute di pagamento o qualsiasi documento da cui si possano evincere (trashing).
• Controllare i movimenti della propria carta in caso di acquisti online, in quanto le coordinate di pagamento potrebbero essere intercettate da qualche hacker (sniffing).
• Non chiamare i numeri di telefono di emergenza spediti via sms per bloccare la carta, ma solo quelli comunicati per iscritto dall’emittente al momento della sua attivazione: i numeri via sms nascondono call center fasulli adibiti a carpire i dati della carta (vishing).