Per i pazienti oncologici la Rete rappresenta una preziosa fonte di informazioni ma anche una trappola per gli innumerevoli metodi e rimedi pseudoscientifici proposti in alternativa alle terapie ufficiali. Nel mese di aprile, con l’obiettivo di tutelare i malati e le loro famiglie, la Food and Drugs Administration ha inviato una lettera di avvertimento a 14 aziende affinché rimuovano, dai loro siti web, rivendicazioni di proprietà antitumorali a prodotti che ne sono privi, non essendo stato possibile verificarlo scientificamente.
L’ente statunitense definisce tali comportamenti fraudolenti. Purtroppo questo tipo di annunci che offrono rimedi miracolosi di guarigione, speculando sulla speranza dei pazienti, si diffondono in maniera capillare, amplificati dalle piattaforme più popolari come Facebook e Instagram. I responsabili della Fda rammentano che tutti i medicinali e i dispositivi destinati alla cura del cancro, prima di essere autorizzati alla vendita, devono ottenere il via libera da parte dell’autorità governativa, l’unica in grado di verificare sicurezza ed efficacia con rigorosi controlli per l’utilizzo consentito. Compito della Fda è mettere in guardia i consumatori sul rischio di acquistare via web pillole, capsule, polveri, unguenti etc, perlopiù spacciati come naturali o integratori dietetici, considerati innocui ma potenzialmente responsabili di eventi avversi o di interferire con l’attività dei medicinali autorizzati.
Particolare attenzione va posta a diciture come “tratta tutte le forme di cancro”, “elimina miracolosamente tutte le cellule tumorali”, “riduce le masse maligne”, “più efficace della chemioterapia” e così via, espressioni definite bandierine rosse dalla Fda tanto da insospettire il consumatore. In assenza di una valutazione scientifica questi prodotti potrebbero inoltre contenere componenti nocivi per la salute. Sulla rete, infine, è sempre più attiva il commercio di rimedi veterinari antitumorali più economici di quelli ufficiali quindi allettanti per le fasce più svantaggiate della popolazione. La Fda è intenzionata a intraprendere ulteriori azioni legali verso le aziende che non si conformeranno alle disposizioni previste dalla lettera di avvertimento.
Perché interessa il farmacista:
i malati di cancro potrebbero essere incoraggiati ad aderire a una sperimentazione clinica ufficiale come valida opzione terapeutica e in alternativa ai rimedi non autorizzati e pericolosi venduti in rete