12 aprile 2010 – Le segreterie provinciali delle Federazioni della Pubblica Amministrazione e dei Medici, con una lettera inviata al Direttore Generale dell’Azienda Papardo-Piemonte, hanno richiesto un incontro urgente per individuare la definizione logistica di un modello organizzativo che non privi pazienti e operatori del nosocomio di viale Europa “dei livelli ottimali di sicurezza clinica e operativa scevra da pericoli di rischi clinici sempre incombenti nell’attività di assistenza ospedaliera”.
“L’imminenza del trasferimento di alcune Unità Operative dall’Ospedale Piemonte al Papardo, determinato dalla Legge Regionale 5 del 2009 e dal successivo piano di rimodulazione della rete ospedaliera ampiamente pubblicizzato dalla Direzione Aziendale – scrivono La Rosa, De Luca, Calapai e Capitanio – impone l’individuazione di un modello organizzativo ottimale al fine di evitare disagi all’utenza, insicurezza negli operatori e conseguentemente elevato rischio clinico. E’ infatti impensabile che il Pronto Soccorso del Piemonte, che non vedrà assolutamente compressa la richiesta di domanda, non possa contare sull’apporto delle varie figure specialistiche coinvolte nel processo di trasferimento, né possono essere sottratti posti letto dedicati all’attività di ricovero. Non vorremmo – aggiungono – pensare che il paziente che afferisce in urgenza all’Ospedale Piemonte debba, per le necessarie consulenze specialistiche, essere sistematicamente trasferito in ambulanza al Papardo, ospedale distante dal centro di una città estesa come Messina, per poi fare ritorno al Piemonte. E’ quindi indispensabile assicurare la presenza costante di attività ambulatoriali e di Emergenza –Urgenza”.