di Emanuele Midolo
20 OTTOBRE 2011
Alle truppe del Cnt (il Consiglio Nazionale di Transizione) sono serviti quasi due mesi di assedio per espugnare Sirte, il porto che dà il nome all’omonima provincia e città natale del Rais.
Il Consiglio Militare di Misurata, che ha coordinato le azioni degli assedianti, ha dichiarato poco fa che il Colonnello Mu’ammar Gheddafi sarebbe stato ucciso durante gli ultimi scontri per il possesso della città.
“Annunciamo al mondo che Gheddafi è morto nelle mani dei rivoluzionari”, ha detto il portavoce ufficiale del Cnt a Bengasi, Abdel Hafez Ghoga. “E’ un momento storico, la fine della tirannia e della dittatura. Gheddafi è andato incontro al suo destino”
Le dichiarazioni non sono state ancora confermate né smentite da fonti ufficiali NATO. “Gli Stati Uniti non sono in grado di confermare, al momento, le indiscrezioni che annunciano l’uccisione del Colonnello Gheddafi”, ha dichiarato un portavoce del Dipartimento di Stato americano. La notizia è stata rilanciata dalla Tv di Stato libica ed ha fatto ben presto il giro del mondo.
Gheddafi sarebbe stato catturato mentre tentava di nascondersi in un tunnel o in un canale di scolo su una strada nei pressi della città espugnata. Sopra il tunnel una scritta in arabo recita: “Il rifugio del ratto Gheddafi. Allah è grande”.
Le forze NATO hanno effettivamente dichiarato di aver bombardato questa mattina un convoglio sorpreso nel tentativo di lasciare Sirte. Ma i portavoce delle forze di coalizione non hanno precisato se Gheddafi si trovasse o meno a bordo dei mezzi colpiti dall’artiglieria internazionale.
Ferito gravemente alle gambe e forse alla testa, il Colonnello sarebbe morto poco tempo dopo. Una foto del presunto corpo di Gheddafi è stata diffusa oggi pomeriggio. La foto sarebbe tratta da un video fatto dai ribelli, e mostrerebbe il corpo sanguinante del Rais, martoriato dai colpi d’arma da fuoco.
Pochi minuti fa, la Tv Al-Jazeera ha dichiarato di possedere un video del corpo di Gheddafi, portando come prova un’altra foto del presunto cadavere.
Mu’ammar Gheddafi, 69 anni di cui 42 passati da “guida della Rivoluzione della Grande Libia”, così per il Colonnello la feroce dittatura che aveva imposto al suo paese con un colpo di stato, il primo settembre 1969.