Il pomeriggio del 3 Dicembre a piazza Cairoli, gazebi e palco, tende e striscioni, musiche e luci per la Giornata Internazionale delle Persone con Disabilità.
L’evento è stato patrocinato e promosso dalla Caritas Diocesana di Messina, diretta da Don Tanino Tripodo, ed ha fatto convergere nella bella piazza cittadina alcune associazioni di volontariato in favore dei disabili.
Gli stand, predisposti dal Nucleo di Protezione Civile della Caritas, sono stati occupati dalle Associazioni “Senza Barriere”, “Club Arietta”, “Croce Rossa Italiana”, “Cooperativa Don Orione Faro 85”, “Associazione Mirko Piskeo”, “Movimento Apostolico Ciechi” ed “A.N.F.A.S.S.”. Una folla di disabili, assistita dai volontari del “Ce.S.V. – Centro Servizi Volontariato”, si è incontrata a Piazza Cairoli, ha fatto festa ed ha richiamato a se tanti cittadini incuriositi, a passeggio per negozi nel centro cittadino.
La “scaletta” predisposta dagli organizzatori (si vorrebbe citare fra di loro Nino Morabito di “Senza Barriere”, Francesca e Nino Alessandro del “Club Arietta”) ha alternato momenti di svago a momenti di testimonianza civile. Fra i primi la musica di Simone, alle tastiere, e la voce di Gianna ; i clown dell’Associazione VIP – Vivere In Positivo ; i comici del gruppo Diversamente Giovani ; due asinelli messi a disposizione per la gioia dei più piccini dal sig. Molonia. Si è sentita musica e cabaret, si è fatto il karaoke, si è danzato, si è fatto il rituale “trenino” di ballerini. Ed i protagonisti principali sono stati loro, i disabili, come era giusto che fosse nell’occasione della giornata a loro dedicata dall’O.N.U. per le signore, invece, gara di torte e di frittelle dolci, senza vincitore alcuno se non la gioia di divorarle tutti insieme.
Ogni tanto un momento più difficile, quello della testimonianza di chi è costretto ad una quotidiana lotta per ricercare il rispetto della propria persona e l’integrazione nella società. Si sono alternati al microfono Nino Fiannacca, Lucia Cardillo e Tiziana De Maria, che, anche con proiezione di diapositive, hanno rappresentato le infinite barriere, architettoniche e culturali, contro le quali i disabili si scontrano sistematicamente. Barriere che, invece di diminuire, si vedono aumentare di numero sempre di più. Si vedono realizzare marciapiedi dove non passerà mai alcun disabile su ruote (provate a passare dal porto in costruzione) ; si vedono aprire uffici postali accessibili solamente ad una utenza di atleti e di equilibristi (provate a ritirare una raccomandata ai nuovi uffici di via Olimpia) ; si vedono costruire linee tranviarie che isolano intere porzioni di territorio (provate a raggiungere su una sedia a rotelle la passeggiata a mare) ; sorgono come funghi palazzi in zone dove il rispetto dello standard per i parcheggi pubblici di 2,5 mq per abitante è solamente un pio desiderio, con il risultato di assoluta inaccessibilità agli spazi pubblici esterni per i disabili su ruote a causa di automobili malamente parcheggiate (questa larga possibilità edificatoria, non dobbiamo tacerlo, trova linfa nell’operato della lobby degli operatori economici delle costruzioni, la quale sa come esercitare la sua influenza e non è usa ringraziare con un fiore quanti la favoriscono).
Nel corso della serata le Istituzioni, invece, era assenti. D’altra parte, in occasione del recente seminario sull’abbattimento delle barriere architettoniche presso l’Auditorium Mons. Fasola esse si sono equamente divise in due categorie : quelle che non hanno accettato l’invito a partecipare e quelle che, pur avendo partecipato all’incontro, non hanno dato alcun seguito alle promesse profuse al pubblico presente. Alle Istituzioni, nella nostra comunità, purtroppo, sovente accade di essere “in tutt’altre faccende affaccendate” ed evitano accuratamente di porre al centro della loro attenzione e dei loro pensieri il cittadino/persona. Ed allora, in queste epoche buie pienamente assimilabili a quelle dell’Alto Medio Evo e delle invasioni barbariche, resta un unico solo “faro”, un’unica sola Istituzione su cui fare affidamento : la Chiesa di Roma. I cittadini si rasserenano a vedere girare in mezzo a loro Don Tanino Tripodo.
A fine serata Don Tanino ha dato appuntamento al prossimo anno per un festeggiamento ancor più allegro ed importante. Sarà interessante vedere se, nel corso di un anno, la situazione di emarginazione e di discriminazione dei disabili nella nostra comunità si sarà in qualche modo attenuata.