Gramigna, per parlare di una adolescenza rubata

Reggio, “Gramigna” il 17 giugno al “Cilea” per parlare di Anna Maria Scarfò e di violenza sulle donne
Il 17 giugno alle ore 20.30 presso il Teatro Cilea di Reggio Calabria verrà messa in scena l’opera teatrale “Gramigna” della Compagnia dei Pagliacci Clandestini con la regia di Santo Nicito. L’evento nasce dalla collaborazione con la Collettiva AutonoMIA Reggio Calabria.
“L’intenzione – affermano Collettiva AutonoMIA e Pagliacci Clandestini – è quella di portare sulle “scene” il tema della violenza sulle donne e soprattutto fare in modo che la Calabria tutta conosca e RIconosca il valore della testimonianza di Anna Maria Scarfò che, come Collettiva AutonoMIA, seguiamo da anni nelle sue vicende processuali e umane.
Lo spettacolo, su cui il regista ha lavorato per oltre due anni, è ispirato ai fatti di cronaca che la riguardano. Come humus della violenza sessuale di gruppo da lei subita, vari aspetti sociali e culturali: la mentalità omertosa, la ‘ndrangheta ed il complice silenzio della Chiesa locale.
La storia di una figlia di questa nostra terra che, anziché sostenerla, l’ha rigettata. Anna Maria infatti per il suo paese, San Martino di Taurianova (RC), è stata colei che ha tradito e calunniato, denunciando gli aguzzini che l’hanno violentata in gruppo per tre lunghi anni, ha sconvolto il “sistema” rompendo il silenzio in cui molte donne sono costrette a subire schiacciate dalla paura e da una condizione culturale patriarcale e mafiosa.
Grazie alla sensibilità e all’impegno di Giovanni Muraca, Assessore alla legalità del Comune di Reggio Calabria, di cui l’evento ha il patrocinio gratuito, verrà “idealmente” consegnato ad Anna Maria, che vive sotto scorta e in località protetta a causa delle persecuzioni subite dopo le denunce, un riconoscimento per le sue coraggiose scelte e per la determinazione dimostrata in questo lungo e ancora non concluso percorso processuale e personale.
Lo spettacolo GRAMIGNA prodotto dalla Compagnia dei Pagliacci Clandestini, per la regia di Santo Nicito, ha come protagoniste Cristina Merenda e Angela Ieracitano. Le coreografie sono di Annarita Lamari, scenografia Francesco Marino, disegno luci Guillermo Laurin, musiche Koralira – Raffaele Silipo, fotografia Pietro Politi, web e grafica Marco Benincasa, audio- luce Matteo Music Service.
Il ricavato, al netto delle spese, sarà impiegato per finanziare dei corsi gratuiti di autodifesa per le donne, in cui verrà curata, oltre alla parte pratica, quella informativa su consapevolezza e sugli indicatori di violenza.
Sostenete questo progetto con la vostra partecipazione.
“No, non sarà una passeggiata, sarà un pugno nello stomaco, ma sarà anche liberatorio, perché vogliamo far sentire quel No, perché vogliamo far sentire quel senso di libertà anche se solo lontanamente simile al suo. Vogliamo urlare, partendo da ogni singolo angolo della nostra Calabria, la nostra appartenenza, il coraggio di una donna che ha sfidato non solo la legge del branco ma anche la legge della ‘ndrangheta, della mentalità mafiosa. Lei è vittima di questo sistema, figlia di questa terra, e noi ne abbiamo in comune le radici”.

BIGLIETTI/INVITI: cell3479713602 – Email: [email protected] , [email protected]
– Rotamundu Spazio di CreAzione condiviso via Muratori 2/C – Reggio Calabria
– Ortopedia “Mele” via Torrione 101 (alle spalle del Teatro Cilea) – Reggio Calabria.