Il 10 febbraio 1952 in Piazza San Babila a Milano veniva installata la prima cabina telefonica pubblica, per decenni sarebbe diventata il fulcro della comunicazione pubblica, presenza rassicurante delle nostre città come rimarcato da una campagna pubblicitaria della Sip di fine anni ’70 “Non sei mai solo quando sei vicino a un telefono”. Oggi l’invasione delle cabine- biblioteche, dopo New York e Berlino, sta invadendo la penisola italiana ed approda anche a Messina. Non più gettoni ma libri, non più una comunicazione su filo ma piuttosto uno scambio nel segno della cultura e della lettura. Acquistano nuova vita così questi simboli cult della nostra società contemporanea, tra scaffali e segni d’arte. Il progetto, nato su idea e proposta di Luciano Marabello, è stato realizzato grazie all’estro dei ragazzi di pittura ed architettura coordinati dai professori Guglielmo Bambino e Cosimo Bevacqua dell’Istituto d’arte Ernesto Basile.
All’inaugurazione di mercoledì 15 Marzo, presenti l’Istituto Basile, il neo assessore alla Cultura del comune di Messina Federico Alagna , la quarta circoscrizione con Francesco Palano Quero e la Telecom che nel novembre 2015 donò al comune due cabine ormai dismesse; le biblio-cabine vanno ad arricchire l’intrattenimento di due spazi cittadini la villetta Sinopoli sul torrente Trapani e piazza del Popolo.
“Un traguardo apparentemente piccolo ma grande anche perché raggiunto grazie al lavoro e al contributo di tanti; l’esempio di un metodo da riprodurre anche su processi ben più complessi, per la città” così il presidente della circoscrizione durante l’inaugurazione .
Insomma, piuttosto che prestarsi schede telefoniche per telefonare, nell’era della condivisione online, il bookcrossing permette di scambiarsi e donarsi libri attraverso la lettura e la condivisione, e finisce per diventare anche momento non solo di solitario rapimento dentro la lettura ma anche di condivisione di opinioni e preferenze.
Ora sta ai cittadini condividere i libri, scambiarseli e fare buon uso di questi spazi culturali lontano dalle grinfie del vandalo di turno che ha per esempio già fatto mambassa del punto book-sharing di piazza Cairoli, sorto nel 2015 su iniziativa di alcuni studenti universitari messinesi .
Giuseppe Finocchio