Riportiamo dal web un’ interessante articolo di Alessio Palleschi, blogger appassionato di cinofilia, che sul suo blog ha trattato una tematica il cui esito spesso drammatico merita una riflessione approfondita: “i cani mordono”.
I Cani mordono e finiscono in cronaca nera
La notizia
E’ di qualche giorno fa la notizia apparsa sul Corriere Della Sera riguardo l’aggressione mortale, l’ennesima, di un cane di grossa taglia (60Kg) ai danni di un bambino, il suo “padroncino” di appena otto mesi. Ma, tralasciando il caso specifico, spesso sentiamo che i cani mordono….
Cani di casa che feriscono o uccidono un membro familiare che vengono ritenuti cattivi e gli unici responsabili della tragedia. Si grida al cane killer!! Ma è davvero solo colpa del cane? E’ possibile che “dal nulla” sia partito un attacco? Il cane considerato imprevedibile? Cani e bambini è un’associazione impossibile e pericolosa?
Voglio avere uno sfogo d’impulso, anche se non condiviso da tutti (non me lo aspetto…anzi, attacco proprio i più saccenti) su quelle che sono le colpe dell’umano e non del cane. Ma nell’ottica, come sempre, di voler essere anche costruttivi, proseguiremo insieme in altri articoli quali sono alcune precauzioni ed alcuni comportamenti corretti che i genitori debbano avere.
Negli approfondimenti scopriremo e faremo sì che che i bambini, sempre supervisionati, vengano presentati ai propri cani ed eruditi sulla lettura del linguaggio canino ed i giusti modi su come trattare e rispettare il proprio cane.
Ci dispiace e ci si spezza il cuore per tutti i bambini che hanno dovuto pagare le conseguenze di tutta una serie di avvenimenti che credo per la maggior parte delle volte si sarebbero potuti evitare.
Perchè i cani mordono?
Voglio esprimermi su quelle situazioni in cui il cane morde, attacca e ferisce (o peggio) un’appartenente al nucleo familiare. C’è da tenere in considerazione che spessissimo la maggior parte delle aggressioni non fa notizia, perché il cane in questione è talmente piccolo da non infliggere danni così rilevanti da far scalpore o portare a conseguenze gravi. Ma i cani mordono, mordono dolcemente per prendere le cose e mordono anche in maniera più decisa o se vogliamo violenta. In quest’ultimo caso ricordiamo che:
- I cani mordono per istinto predatorio;
- I cani mordono per “punire” un gregario del loro branco/famiglia;
- Mordono per difendersi se non possono scappare;
- Mordono in preda al panico o alla paura;
- Possono essere non ben socializzati ed avere una forte aggressività inter e/o intraspecifica.
Lo sfogo del cinofilo
Il dato di fatto è lì presente davanti agli occhi di un conoscitore della cinofilia e del linguaggio dei cani, ma totalmente nascosto agli occhi di una persona accecata da quell’amore che solo chi ha un cane in casa conosce. Occhi incapaci di interpretare i chiari segnali del linguaggio canino. Oppure è una persona che lo antropomorfizza eccessivamente. Potrebbe essere una persona che peccando di eccessiva sicurezza non si è mai curata di capire veramente il linguaggio dei cani. O, ancora, siccome ha avuto cani remissivi e pacati per vent’anni aveva quella visione del loro comportamento e poi gli è capitato un cane che ha dimostrato un carattere diverso ed ha appreso nella pratica che i cani possono mordere.
Parlando di cani e bambini spesso troviamo proprietari che confondono il termine figli umani con figli canini, trattandoli allo steso modo. No, puoi volergli bene come un figlio… ma lo devi rispettare come cane. E’ un cane.
Le giustificazioni per i cani che mordono
Se il proprietario o la proprietaria che ama il proprio cane, accecata da quell’amore non obiettivo, nonostante il cane mostri aggressività nei confronti dei componenti del nucleo familiare quando ha il suo giochino tra le zampe, o l’osso, continua con pericolosa saccenza a dire:
- <No, ma lui è sempre stato così da piccolo, è il suo modo di esprimersi> ;
- <No. Ma lui è buonissimo, sta solo giocando> ;
- <Beh! Ma è giusto che protegga le sue cose>;
- < E’ normale che non voglia essere disturbato mentre mangia/dorme>.
Ecco quella persona sta solo prendendosi in giro. Non è giusto che il cane ringhi, non è il comportamento corretto da tollerare, non è la sua “creatività” ad esprimersi…
Spesso vediamo questi comportamenti trasferirsi in altre aree del rapporto. Così come quando il cane protegge e pretende il posto migliore sul divano o del letto, o ringhia e morde nel momento in cui viene svegliato o mangia.
Il proprietario/a che giustifica questi atteggiamenti sta solo fomentando ciò che quando sfocia in violenza nei confronti di uno di famiglia, viene inteso come un comportamento assurdo, spuntato fuori dal nulla, quando il cane non ha fatto altro che esprimerlo per mesi o forse anni ed era certo di essere capito su come lui pensasse stessero le cose. Sarebbe stata cura dell’umano rimettere a posto “i paletti” e “dire” al cane come comportarsi e quali limiti e rispettosi atteggiamenti mantenere! Questo non esclude l’essere un proprietario amorevole.
Regole e limiti
Essere un proprietario amorevole consiste proprio nel concedere ai propri cani la possibilità di essere equilibrati. E’ proprio dando regole, limiti e barriere che si dona al proprio cane tutta una serie di strumenti atti alla sua convivenza pacifica dentro e fuori casa. E’ soddisfacendo le sue caratteristiche di animale e di razza che lo si rende appagato e non frustrato… Otterremo il suo rispetto solo fornendogli una guida sicura.
Ora… se con il piccolo cane di 3kg che dapprima ringhia e poi morde sul braccio tuo figlio, ti arrabbi, ma ci passi sopra…. se lo facesse un cane di 50kg, probabilmente resterebbero ben poche probabilità di passarci sopra.
Quello che spesso non è chiaro ai lettori di cronaca è che questi incidenti non capitano mai dal nulla, ci sono sempre le avvisaglie che il peggio sta per accadere. Il cane ti salta addosso, non rispettandoti? Non ti ascolta quando lo chiami o gli dai un comando? Dimostra di non fidarsi della tua leadership, abbaiando a tutto il mondo? Cerca di proteggerti anche quando non c’è n’è bisogno? Abbaia e ringhia anche ai componenti familiari tranne che ad uno?
No, non è carattere, non è amore nei tuoi confronti, è semplicemente la chiara dimostrazione che non hai saputo gestire il rapporto.
La cattiva gestione che porta a cani che mordono
La cattiva gestione può scaturire da tante cose, il cane può essere un insicuro dominante al quale sia mancata la leadership familiare e che dunque si sente “titolato” a difendere il SUO gioco, il SUO osso… Se i cani mordono, lo ricordiamo, c’è sempre un motivo. E spetta a noi evitarlo imparando a imporre e a gestire la nostra leadership. NOSTRA non loro.
Impariamo a dare leadership allora:
Spesso l’errato concetto di supremazia che diamo a questi cani che dominano la relazione, viene rafforzato con comportamenti errati come premiare attraverso le coccole proprio quell’atteggiamento non voluto. Ne parlavamo nel dettaglio nell’articolo qui sotto:
Potrebbe essere un cane non appagato nella sua natura di cacciatore (memoria di razza) e che con forte tendenza predatoria e,aggiungiamoci pure, accumulata energia. Tanto che si riveli un bomba (*) ad orologeria pronta ad esplodere.
(*) Bomba si, perchè magari in un mese avrà percorso in totale un paio di chilometri, sempre attorno l’isolato, oppure non è mai uscito dal giardino. E sappiamo bene che tutta quell’energia incamerata dovrà pur sfogarsi… E se quella volta, invece di “prendersela” con il mobilio o il prato se la prendesse con un familiare?
Potrebbe non essere mai stato socializzato con i bambini ed allora siccome il cane di “Giulio” con i bambini è bravo e sono la stessa razza allora anche il mio deve esserlo.
La verità è che i cani hanno un loro modo di relazionarsi, esprimersi e comportarsi, seguono delle regole che non sono propriamente solo quelle umane, hanno delle imprescindibili necessità tipiche dell’animale cane in primis e della razza in secondo tempo. La tragedia è ciò che accade quando i cani mordono e spesso è la conseguenza del nostro essere troppo sicuri di noi stessi, troppo sicuri del nostro cane. Spesso crediamo di sapere tutto e siccome <non lo ha mai fatto>, siccome <non è mai successo>… allora “caschiamo dalle nuvole”, quando il nostro cane invece ce lo diceva chiaramente già da tempo che si stava per arrivare a quel… morso.
Il linguaggio del cane ed il morso
Di seguito un esempio, non esaustivo, di un estratto di un mio articolo dove elenco una serie di segnali premonitori al ringhio ed al morso che spesso non vengono notati da chi poi dice che il morso sia arrivato all’improvviso e “dal nulla”:
- Evito lo sguardo fisso
- Tengo la bocca ben chiusa
- Mi appiattisco “scartando lateralmente” e allontanandomi col busto da te
- Tiro indietro le orecchie
- Arriccio un po’ il naso
- “Borbotto”
- Mi si allargano le pupille
- Vedi il bianco dei miei occhi
- Mostro i denti e ringhio
E sono tutti segnali ben visibili, prima che il morso parta… Ma la verità è che si sarebbe dovuto lavorare “a monte” e rendere l’ambiente casalingo un luogo di reciproco rispetto e comprensione.
Impariamo allora, studiando, qual è il linguaggio dei cani, come e cosa esprimono. E’ una forma di rispetto ed amore nei loro confronti e prevenzione nei nostri confronti e dei nostri familiari.
Conclusioni
I cani mordono da cuccioli, per esplorare il mondo, per giocare, per lenire i fastidi della dentizione. La mamma ed i fratellini insegnano loro come modulare la potenza del morso (da qui l’importanza della socializzazione dei cuccioli). Ma quando i cani crescono i loro morsi possono diventare delle armi di indiscussa potenza e come tali devono incutere rispetto e consapevolezza nelle nuove mamma, papà e fratellini… quelli umani.