I Nebrodi si liberano dal cancro delle “famiglie”

Parole di grande soddisfazione si registrano fra gli inquirenti e le forze dell’Ordine, gli arresti eseguiti su mandato della Procura della DDA di Enna sciolgono ogni dubbio sugli apparati mafiosi dei Nebrodi, gente spietata e “ammanicata”, mafiosi consapevoli di ricevere la sottomissione di armentisti e proprietari terrieri.

Ma è chiaro che il loro dominio fatto di truffe allo Stato (spesso compiacente), truffe alla Comunità Europea, estorsioni, furti, accaparramento di terreni con modalità mafiose (spesso assecondate da chi la Legge dovrebbe difenderla) hanno raggiunto l’apice e da qui la corsa al fondo delle carceri è un passo breve

Su Cesarò avevamo due clan dominanti: Il clan dei pruiti e i foti belligambi. Oggi abbiamo pruiti giuseppe all’ergastolo per l’omicidio Pulici, pruiti giovanni; dentro per mafia, condannato con sentenza di primo grado in cui si evidenziavano reati di estorsione con aggravanti (tagliavano le orecchie a proprietari terrieri per convincerli e cedere i terreni), nei giorni scorsi è stata arrestata pruiti federica, e quindi i pruiti sono furi gioco. A questi vanni aggiunti i “fratelli “ foti belligamba, in pratica è stata annullata la mafia di Cesarò

Abbiamo quindi ritenuto opportuno sentire         Giuseppe Antoci

Buongiorno Giuseppe, il tempo ti da ragione?
Non c’è dubbio, no?
Questa è una attività che mette in chiara luce gli effetti dirompenti del Protocollo di Legalità. Questa attività oltre a assicurare alla Giustizia anche personaggi che erano indagati per il mio attentato e altro, i 14 che erano attenzionati dalla Procura dimostra in maniera chiara che il metodo utilizzato, non solo la Sicilia ma dall’intero Paese, adottasse il Protocollo di Legalità e le norme di Legge da esso scaturite. Questi “giochetti” emergono grazie al Protocollo, per 15 anni questo non è accaduto, ognuno si è fatto i fatti suoi e questi spadroneggiavano, sono diventati milionari, hanno finanziato le famiglie mafiose non solo della Sicilia, utilizzando questo metodo che era emerso in maniera tranquilla dalle attività della DDA di Caltanissetta e in parte dalla DDA di Messina quando è stato archiviato la prima parte del procedimento. Il deposito degli atti dimostra come tutto sia conseguenziale alla manovra che abbiamo posto in essere .

Sono contento, questo dimostra che stiamo percorrendo la strada giusta per interrompere questa vergogna che per anni ha devastato la Sicilia e non solo.

Non è servito a nulla toglierti l’incarico di Presidente del parco dei Nebrodi?
Assolutamente no! Come hanno dimostrato i recenti fatti, indipendentemente dalle scelte di altri “gli Antoci passano, le norme di Legge restano”, la lungimiranza che abbiamo avuto, in relazione del fatto che ci riteniamo solamente umili servitori dello Stato, è stata data dalle considerazioni che le persone che ricoprono ruoli istituzionali, se oneste, sono tenute a dare esempi tangibili che proseguano l’operato anche dopo di loro, e noi abbiamo prodotto qualcosa di devastante per le organizzazioni mafiose. D’altronde grandi giuristi hanno definito le nostre norme potenti al pari della legge La Torre per quanto riguarda l’aggressione al patrimonio delle Mafie. L’indagine lo ha messo chiaramente in luce.

Noi abbiamo completamente desertificato le cosche che agivano sul territorio di Cesarò e dintorni, con questo nuovo arresto sono tutti in galera; i pruiti, i foti belligambi: donne e uomini, più contento di così non immagino altro.

Questo ti da forza di continuare il tuo operato?
Il mio operato consiste nel vigilare che anche nelle altre Regioni il nuovo codice antimafia venga applicato
Questa operazione conferma la veridicità sul tuo attentato, che molti hanno tentato di minimizzare
E’ un giochetto che non si regge più, dopo tutto quello che è stato ricostruito e scritto dalla Magistratura

Resta ancora l’amaro dubbio che i due onesti Poliziotti possano essere morti per cause misteriose degne di ulteriori accertamenti?
Io non lo so! Aspetto che la Magistratura renda chiara questa vicenda. Intanto resta l’amarezza di non averli con noi e di non poter usufruire della loro grandissima preparazione, da l punto di vista tecnico, scientifico e giuridico, questa è l’amarezza. Se a questo si dovesse aggiungere anche il dubbio che possa esserci altro mi auguro possano dirlo con chiarezza. Io li ho nel cuore per quello che hanno dato al Paese in quanto Servitori dello Stato, ma so di sicuro che sono nel cuore di tanti cittadini non solo Siciliani, prova ne è anche la Laurea che è stata a loro conferita.

C’è qualcosa che ti sta a cuore e che vorresti vedere risolto?
Io aspetto con ansia che vengano assicurati alla Giustizia tutti gli esecutori del nostro attentato e i mandanti. La mia speranza è sempre questa, anche se è chiaro che le operazioni sono complesse. In fondo tutto ciò mi rende anche soddisfatto, mi fa capire che abbiamo scritto una bella pagina di antimafia, quella praticata, che dalla Sicilia sta invadendo il Paese e che sta dando frutti piacevoli da raccontare ogni volta che incontreremo studenti di ogni regione.

Raccogliamo anche la soddisfazione del vice Questore Davide Manganaro che all’epoca dei fatti rischiò la vita insieme ai suoi colleghi