Il comune di Barcellona taglia 63 posti in dotazione organica e assume due nuovi dirigenti.

28 giugno ’10 – L’Amministrazione Comunale di Barcellona P.G., ha proceduto alla rideterminazione della dotazione organica dell’Ente e nonostante sia mancato l’accordo con Organizzazione Sindacali e la RSU dell’Ente, ha provveduto anche all’approvazione del Piano Programmatico delle Assunzioni senza il confronto con i Sindacati, come previsto dal vigente art. 6 del D.L. 165/2001.

“Il mancato accordo delle Organizzazioni Sindacali – spiega il segretario provinciale della Cisl Fp, Calogero Emanuele – è motivato dal fatto che l’Ente non ha voluto mantenere i posti di in organico, per riservarli al personale precario. Anzi, paradossalmente da un lato taglia 63 posti per contenere la spesa ma, contestualmente e pur permanendo lo sforamento del patto di stabilità, crea due nuovi posti di Dirigenti”.

Per la Cisl Fp i posti devono essere mantenuti, giustificandoli dalla volontà del Governo Regionale e Nazionale a trovare “deroghe” percorribili per la stabilizzazione definitiva del personale precario.

“L’Ente – continua Emanuele – per i due nuovi Dirigenti spenderà oltre 200.000 euro annui, continuando a sperperare denaro pubblico, affidando doppi incarichi ai dirigenti e esternalizzando servizi. Tutto in linea con la “Riforma Brunetta che detta regole per contenere sprechi, sperperi, consulenze, incarichi, collaborazioni e prebende per amici politici”.

La Cisl Fp ritiene che tenendo conto della spesa del personale in  quiescenza (circa 200.000 euro) e della spesa per i due nuovi dirigenti (oltre 200.000 euro) oltre 203.000 euro per premialità relativa alle misure di stabilizzazioni poste in essere dal 2001 al 2008, il Comune di Barcellona disporrebbe delle somme necessarie per la stabilizzazione. La spesa per i lavoratori precari a carico del bilancio comunale, detratta del finanziamento della Regione ammonterebbe infatti a circa 700.000.

“Il Comune di Barcellona – sottolinea il segretario provinciale della Cisl Fp -, insomma, avrebbe tutte le somme necessarie per la stabilizzazione definitiva del personale precario in servizio utilizzato a qualunque titolo, compresi gli ASU”.

La Cisl Funzione Pubblica attiverà tutte le iniziative utili finalizzate a riconsiderare le determinazioni assunte dall’Ente e chiede di sospendere immediatamente gli atti ed in particolare l’atto relativo al Piano Programmatico delle Assunzioni.