Il lavoro in tempo di crisi

Per apertura nuova gestione Bar tabacchi zona Niguarda-Zara si ricerca figura femminile di bella presenza 18-30 anni per mansione come barista-cassiera anche prima esperienza.
Come metodo sperimentale per battere la concorrenza ricerchiamo una candidata che abbia un fisico snello e con un petto di dimensioni notevoli disposta a presentarsi sul posto di lavoro con maglie attillate, scollate o con camicie leggermente sbottonate.
Si richiede anche molta serietà e un approccio non eccessivamente confidenziale con la clientela.
Può sembrare un annuncio poco serio ma purtroppo in tempo di crisi bisogna pensarle tutte…
Annuncio rivolto a persone serie, con requisiti sopra elencati e decise.

http://milano.bakeca.it/bar-ristorazione/cercasi-barista-cassiera-leggere-sh9f100106671

Questo è uno dei tanti annunci di lavoro che girando tra i portali che si occupano di ricerca del lavoro e che si trovano sempre più frequentemente.

Nulla in confronto alle migliaia di annunci fake, o che poco rispecchiano e descrivono la reale posizione lavorativa offerta.

Addetti alle vendite o addetti marketing il più delle volte significa candidarsi al servizio porta a porta.

HB Group in questo è un leader, sul web centinaia di ragazzi segnalano che l’azienda con larghi giri di parole solo dopo il secondo incontro esplicita il ruolo che si andrà a ricoprire. Con la redazione decidiamo di rispondere all’annuncio ADDETTO COMUNICAZIONE E MARKETING.

In pochissime ore veniamo contattati per un colloquio e successivamente riceviamo questa mail:

Buongiorno,

Ti confermo l’appuntamento presso HB Group. Ti ricordo di presentarti con un abbigliamento adeguato al colloquio che si svolgerà nei nostri uffici e di portare con te una copia del tuo CV.

Visto l’elevato numero di persone in cerca di lavoro nella zona di Milano, ti prego di contattarci in caso di ritardo o di qualsiasi problema.

Durante il colloquio, i nostri manager vorranno avere informazioni sul tuo background e sulle tue aspirazioni, quindi ti prego di essere pronto a discuterne. Ti verrà fatta una descrizione più dettagliata sui servizi che offriamo ai nostri clienti , e quali potrebbero essere i progetti per la tua posizione. Avrai comunque modo di confrontarti con loro e di porre tutte le domande in questa fase di colloquio.
Ti faccio le mie congratulazioni e non vediamo l’ora di incontrarti faccia a faccia!

Decidiamo di presentarci.

Raggiunto il luogo, sul citofono troviamo un’etichetta adesiva con il nome dell’azienda. Il colloquio si svolge in un lussuoso ufficio, anche se con pochissimi arredi. Nessuno dei manager di cui parlava la mail, ma un giovanissimo ragazzo dall’accento anglosassone, ma quando cominciamo a parlare in inglese, vista la sua apparente difficoltà con la lingua italiana, ci ammonisce: “No, non serve sapere l’inglese”.

Dopo la descrizione di un percorso a tappe o meglio livelli non molto chiari, ci propone, nell’eventualità del superamento della selezione, un’intera giornata formativa. Il colloquio volge al termine senza nessuna informazione sulla remunerazione di cui se ne discuterà dopo.

Accettiamo.

La sera stessa riceviamo una chiamata; abbiamo superato la selezione e il giorno successivo ci viene subito riservato un posto per la giornata formativa, ma che non si svolgerà in sede.

Nessuna aula, nessun formatore, ma solo un gruppo di tre ragazzi che senza nessuna spiegazione cominciano il giro porta a porta per la vendita di contratti di luce e gas.

In fila per quella posizione le storie dei tanti giovani, laureati, talenti italiani in cerca di quello che dovrebbe essere un loro diritto.

Approfittare di un momento di crisi e dei molti giovani che sono alla ricerca del lavoro, fa aumentare il senso di sfiducia nei tanti che stanno attraversando un periodo già non semplice. I giovani hanno bisogno di poter guardare al futuro e di poterlo fare con tutta la trasparenza che gli è dovuta, oltre che con la giusta retribuzione.