E’ dovuta arrivare una società Svizzera, la Timerepublik SA, per riconoscere che nel bene o nel male e al netto di rilievi critici o dei disservizi che non mancano, l’amministrazione Accorinti ha un modo nuovo e innovativo di fare politica e amministrare la città.
“Vi proponiamo la Collaborazione gratuita tra TIMEREPUBLIK SA e il Comune di Messina perché siamo venuti a conoscenza del nuovo corso dell’Amministrazione Comunale, e delle antecedenti posizioni dei suoi attuali esponenti, forieri di una decisa spinta verso la cosiddetta sharing economy (economia condivisa, ma il termine più appropriato da utilizzare è condivisione che può essere di tutto, dalla casa all’automobile, dai libri di scuola alla babysitter e alla spesa), che sensibilizza l’attenzione sui beni comuni e sulla partecipazione e ne sposa la mission .”
E seppure è vero che questo Natale non avremo le luminarie natalizie ad addobbare la nostra città è altrettanto vero che potremo sperimentare un nuovo modo di fare il Natale, quello dello scambio di favori basato sulla reciprocità e sulla solidarietà. Infatti, con una apposita Delibera di Giunta, l’Amministrazione ha approvato l’Adesione del Comune alla piattaforma Digitale gratuita della Banca del Tempo Globale (timerepublik.com.) La stessa, predisposta da una SA Svizzera e cioè l’equivalente di una S.p.A. è stata fondata dall’attuale Presidente, Karim Varini, già noto manager di fondi mobiliari internazionali, il quale con una nota del 15.10.2013 confermava l’avvio di una collaborazione con il Comune di Messina.
La start-up, cioè la Timerepublik SA, che ha visto la luce on-line solo l’anno scorso, con l’apporto importante di capitali e investitori esteri è già attiva in molte realtà del Nord Italia mentre la collaborazione con il Comune di Messina, che aveva visto un primo interessamento dell’Assessore Todesco, ha trovato la sua realizzazione con la Delibera della Giunta n° 981 del 05.12.2013, la quale risulta essere anche il primo atto amministrativo del nuovo Assessore alla Cultura Antonio Maria Perna.
Conosciuta già da tempo, la filosofia della Banca del Tempo prevede uno scambio del proprio tempo/ore con prestazioni a favore di terzi e il diritto di avere la stessa parità di tempo/ore da parte di terzi. In questi anni, sparse a macchia di leopardo su tutto il territorio nazionale, erano state aperte circa 400 banche del tempo che si caratterizzavano per la loro localizzazione e la presenza di sportelli non virtuali. (Il Comune di Roma ad esempio ha uno sportello tematico per le banche del tempo in ogni sua municipalizzata –disabili- alimentare e spesa – raccolta rifiuti ecc.)
La novità della Banca del Tempo Globale è che essa è un Social network on-line e quello che si scambia non è la moneta ma i talenti. Gli utenti, una volta registrati e aver scelto il ramo di loro competenza, incominciano a scambiarsi favori. E’ la stessa Società che, nella proposta di collaborazione allegata all’atto amministrativo e rifacendosi al recente passato della città, esemplifica il rapporto con l’Amministrazione – “Un messinese aiuterà volontariamente a pulire le spiagge per tre ore- come già successo-, ed ecco che il Comune, grazie al portale e alla convenzione, potrà “restituirgli” queste tre ore.”
Ma non basta e coloro che, messinesi, vorranno partecipare all’esperienza saranno catalogati secondo i “talenti” ( se ne prevedono ben 270) stabiliti dalla piattaforma – giardiniere, cuoco, blogger, giornalista, idraulico- il prestatore d’opera potrà poi essere valutato dal richiedente sulla base delle competenze espresse durante il lavoro. E’ chiaro che ogni partecipante, in questa maniera, potrà “posizionarsi” in un modo più o meno lusinghiero nella sua area tematica-professionale di riferimento e se si tiene conto che il Social network ha un bacino d’utenza mondiale nulla esclude di poter trasformare l’esperienza della banca del Tempo in un rapporto di lavoro reale e concreto.
Ma il progetto, peraltro predisposto da tre “cervelli messine all’estero”, Primo Modica, Mariateresa Candido e Gabriele Massineo emigranti a Milano, prevede delle ricadute sul sociale che non devono essere sottovalutate. E’ previsto un aiuto del Social network agli utenti peloritani che nel rivalutare e riattivare le loro professionalità potranno allo stesso tempo riscoprire i fenomeni di solidarietà sociale; agevolare i meccanismi di inclusione sociale delle categorie cd. marginali (ed infatti il target primario delle banche del tempo sono pensionati, casalinghe e disoccupati); inserire i cittadini meno ambienti in un circuito sostenibile del dare/avere.
Se queste sono le motivazioni principali che hanno spinto l’amministrazione Accorinti ad aderire alla convenzione, che è bene ricordare non comporta alcun onere e spesa, anche legalmente l’atto amministrativo ha tutti i requisiti di legittimità. E’ previsto infatti, che gli enti locali possano non solo sostenere e promuovere le banche del tempo …ma anche aderire con esse ad accordi che prevedano scambi di tempo da destinare a prestazioni di mutuo aiuto a favore dei singoli cittadini nell’ambito della vita comunitaria – L. 53/’00.
Ne consegue che se dalle parole si passa ai fatti si potranno avere diverse ipotesi: dalla pulizia delle strade all’aiuto per l’attraversamento pedonale fuori della scuola, dalla pulizia dei muri alla manutenzione del verde cittadino, dall’assistenza ai senzatetto a quella agli anziani, e tutte queste ipotesi e molte altre ancora saranno caratterizzate dal rapporto per cui ad un’ora di prestazione corrisponde 1h su TRK.
Possiamo concludere che con l’approvazione della Delibera di Giunta, il Sindaco di Messina è diventato un Ambasciatore del Tempo essendo tale “colui che in uno specifico contesto territoriale (Comune, Provincia o Regione) diventa punto di riferimento della piattaforma”.
Pietro Giunta
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