Anche il fratello di totò riina, gaetano, chiede di uscire dal carcere. I suoi legali, gli avvocati Giuseppe Valerio La Barbera e Pietro Riggi, hanno avanzato un’istanza di rinvio dell’esecuzione della pena al Tribunale di sorveglianza di Torino, città dove Gaetano Riina è detenuto. In alternativa chiedono che gli vengano concessi i domiciliari.
La difesa ha allegato all’istanza una relazione medica in base alla quale il detenuto, 87 anni, è affetto da cardiopatia ischemica cronica e in passato è stato sottoposto ad angioplastica coronarica. Inoltre sarebbe affetto da broncopneumopatia cronica.
I legali si appellano all’emergenza sanitaria, ricordando che il Coronavirus mette a rischio la vita degli anziani e di coloro che soffrono delle patologie di riina, a cui restano da scontare poco meno di quattro anni di carcere. E ricordano nell’istanza che da notizie di cronaca risulta che nel carcere di Torino ci sono decine di casi di contagio.
Un anno fa anche gaetano riina, come i familiari, è stato raggiunto da un provvedimento di confisca dei beni. gaetano non ha mai avuto lo spessore criminale del fratello sanguinario, ma lo ha sostituito alla guida della famiglia mafiosa di Corleone, divenendo un punto di riferimento per i mafiosi di Mazara del Vallo, città in cui si era trasferito a vivere.
I legali, nulla intendono dire “perché c’è un magistrato che deve prendere una decisione. E sarebbe irrispettoso nei confronti dell’attività giurisdizionale che il magistrato è chiamato a svolgere nel caso concreto a tutela della vita del nostro assistito”. In passato la sua richiesta di scarcerazione è stata respinta, ora ci riprova alla luce dell’emergenza Coronavirus.