Non è piaciuto all’Assessore Nino Mantineo, con delega alla politiche sociali, il comunicato stampa con il quale il comitato provinciale di SEL, Daria Lucchesi (coordinatrice provinciale) Alessandra Minniti (Enti locali), e Giovanni Tomasello (Politiche sociali), richiedeva al Sindaco Renato Accorinti di rivedere la squadra degli assessori, “spesso non all’altezza delle sfide da affrontare”.
Che cosa ha fatto a SEL per “richiedere” le sue dimissioni ?
“ Loro seguono la corrente abbastanza virulenta, rispetto alle difficoltà che stiamo avendo come città, di voler trovare un “responsabile”. Ora, sulle politiche sociali la loro interlocuzione è stata spesso assente, forse facevano bene a cercare di comprendere le difficoltà nelle quali stiamo lavorando ma anche le cose che stiamo costruendo. Mi sembra abbastanza sbrigativo quello che loro fanno e propongono rispetto alle politiche sociali rimaste al palo.
Nel comunicato di SEL, invero, non si richiedono espressamente le dimissioni dell’Assessore Mantineo, ma avendo fatto seguire alla richiesta di rivedere la squadra degli Assessori le pecche, “in questo anno di amministrazione, i Servizi sociali non hanno registrato alcun salto di qualità, non è stato rispettato il programma e sono emerse troppe contraddizioni e ambiguità”, il risultato finale non cambia.
Ha chiuso qualche porta, Le hanno chiesto qualche partecipazione, qualche collaborazione, qualche visibilità ?
“Chi offre collaborazione trova sempre la porta aperta, continua Mantineo. Prima di preoccuparsi della loro visibilità, dovrebbero preoccuparsi di trovare una ragione per cui restare insieme. SEL, ancora l’anno scorso e almeno un anno fa era divisa tra chi sosteneva Felice Calabro e chi sosteneva Renato Accorinti,. Ancora adesso, sono divisi tra chi vuole appoggiare il tentativo di confluire ( con Renato) e chi invece vuole costruire un’alternativa. Probabilmente queste sono le ragioni politiche che portano alla richiesta di dimissioni.
Il comunicato di SEL si conclude con la richiesta “di aprire a una maggiore, e qualificata, presenza femminile in Giunta” senza dimenticare gli altri campi che hanno meritato le critiche della compagine politica.
“La programmazione nel campo delle Politiche culturali e della Protezione civile è apparsa inesistente; il conflitto d’interessi che investe l’assessore all’Urbanistica è stato ignorato e l’assessorato alla Pubblica istruzione è spesso risultato un punto debole della Giunta. Ci auguriamo inoltre che gli sforzi compiuti dall’assessore all’Ambiente, seppure tra situazioni a volte controverse, abbiano buon esito, per quanto riguarda la gestione dei rifiuti, e in termini di beni comuni e partecipazione alle scelte ancora la strada è davvero molto lunga. In questo quadro, sarebbe auspicabile che il Sindaco riconoscesse l’importanza di aprire a una maggiore, e qualificata, presenza femminile in Giunta e desse una svolta alla sua amministrazione per affrontare al meglio gli ambiziosi obiettivi. Di fronte a una crisi così devastante, come i dati del Sole 24 Ore confermano, occorre una risposta immediata anche in termini di politiche sociali e attenzione agli ultimi”.
Pietro Giunta