Travolgente accoglienza per Cristina Caboni che mercoledì scorso, presso la Bookstore Mondadori di Milazzo, di
fronte ad un nutrito pubblico di lettori, in un’atmosfera calda e
accogliente, ha
presentato il suo ultimo successo editoriale dal titolo La casa degli
specchi, pubblicato da Garzanti.
A dialogare con lei la libraia Angelica Furnari, che in poche semplici domande ha portato in luce le tematiche profonde dell’opera.
La casa degli specchi è un’opera che contiene tanti spunti
da poter essere facilmente considerata uno spin-off per altre
storie. Tra le sue pagine c’è l’amore, l’arte
manifatturiera, l’atmosfera calda e avvolgente di Positano. Ed è proprio a Positano che si
svolge la storia. La grande villa di Positano è l’unico posto che Milena riesca
a chiamare casa. È cresciuta lì, insieme al nonno Michele, e ne conosce ogni
angolo, a partire dal maestoso ingresso rivestito da dodici specchi con cornici
d’argento intarsiate.
Specchi che sembrano capaci di mettere a nudo la sua anima.
Milena li ha sfiorati mille volte alla ricerca di risposte, ma un giorno trova
qualcosa di inaspettato: un gancio che apre il passaggio a una stanza segreta.
All’interno le pareti sono tappezzate di locandine di vecchi film. Quando
Milena legge il nome di una delle interpreti non riesce a crederci. È un nome
proibito in quella casa. È il nome di sua nonna che, tanti anni prima, è
fuggita in America senza lasciare traccia.
Frugando tra le sue carte, Milena scopre cose che non avrebbe mai immaginato. Che era un’attrice nella Roma della dolce vita. Che ha lottato per farsi strada in un mondo affascinante, ma dominato dagli uomini. Che i loro sogni sono molto simili. Anche lei vuole calcare le scene, ma ha paura di mettersi in gioco.
Fino a quando non si imbatte in alcuni indizi che suggeriscono qualcosa di misterioso e non può fare a meno di chiedersi perché nessuno le abbia mai parlato di sua nonna. C’è solo una persona che può darle spiegazioni, ma Michele è restio ad affrontare l’argomento. Milena è convinta che gli specchi luccicanti che decorano l’atrio della villa abbiano assistito a eventi terribili, che nella storia della sua famiglia ci sia un segreto che nessuno vuole riportare a galla, mentre per lei è vitale far emergere la verità per capire a fondo il presente.
Anche se a volte è meglio che ciò che è stato sepolto dal
passare degli anni resti tale.
La storia è un continuo alternarsi tra presente e passato. Cosi
come per le altre storie, tutto ruota attorno ad una figura femminile, Milena,
che diversamente dalle altre opere, non è la sola protagonista. Al suo fianco
però questa volta troviamo Michele, suo nonno, una figura maschile che non
sarà, come al solito, una presenza marginale ma al contrario
accompagnerà il lettore per tutta la narrazione.
Un’altra novità di questo romanzo è il mistero che avvolge tutta l’opera, un
mistero che ruota intorno alla figura della nonna; una figura dimenticata e, al
contempo, alquanto discussa.
Nel corso della serata della serata la Caboni ha illustrato
ai presenti le dinamiche che hanno portato alla
nascita del romanzo dando al pubblico l’illusione di vedere Milena aggirarsi tra gli scaffali
della libreria, illusione che continuerà tra le pagine di un romanzo che saprà rapire sin dalle prime battute.